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Giovedì, 18 Aprile 2024
Nord Ciociaria

Pastena, L’acqua bene primario e risoluzione del contratto Acea

Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo provveduto ad inserire nello statuto dell’Ente la norma che l’acqua è un bene primario, essenziale alla vita quotidiana e quindi necessaria per il mantenimento di una adeguata qualità della vita.

Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo provveduto ad inserire nello statuto dell’Ente la norma che l’acqua è un bene primario, essenziale alla vita quotidiana e quindi necessaria per il mantenimento di una adeguata qualità della vita.

Una norma che il 28 luglio 2010 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una con una risoluzione che riconosce l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari tra i Diritti Fondamentali dell’Essere Umano e per questo considerati Diritti Universali;

Oltre al benessere e alla solidarietà tra i popoli questo principio , sprona le persone a limitare gli sprechi e i sollecita i governi ad attuare politiche efficaci e durature per abbattere i muri delle ingiustizie e delle disuguaglianze sociali.

Le amministrazioni locali devono stimolare il confronto e il dibattito attorno alle grandi tematiche che interessano il futuro della terra e il destino delle nuove generazioni e il tema della distribuzione idrica e della gestione e del controllo delle risorse energetiche avranno sicuramente un’importanza fondamentale per delineare i nuovi confini geo-politici tra lo sviluppo economico e la povertà sociale.

Abbiamo voluto con questa rettifica dello statuto comunale per stimolare i giovani e le associazioni a rompere il muro dell’isolamento culturale e a superare i campanilismi per guardare con rinnovato interesse alle iniziative politiche di integrazione sociale.

Abbiamo subito dopo votato un atto di indirizzo per la risoluzione del contratto con l’Acea a seguito degli innumerevoli e documentati disservizi che ha arrecato alla comunità di Pastena.

Non solo la carenza e l’insufficienza della distribuzione idrica durante il periodo estivo, non solo l’amara constatazione che alcune zone del nostro paese per interi mesi sono totalmente sprovviste di acqua, ma anche la bocciatura di una piano di investimenti quinquennale che riserva poche briciole al nostro paese a fronte di una rete idrica antiquata e fatiscente.

Le continue rotture che oltre a costituire uno sperpero ingiustificato, richiedono interventi di manutenzione che danneggiano il manto stradale e compromettono la sicurezza della circolazione veicolare.

Abbiamo votato la risoluzione del contratto con Acea per l’inconsistenza degli impegni assunti e per l’inefficacia degli interventi programmati soprattutto quelli relativi al funzionamento di una rete fognaria costata un milione di euro e al momento inutilizzata dalla cittadinanza.

Un capitolo indecoroso è stato quello relativo all’invio di bollette astronomiche basate su calcoli errati e su richieste inesatte.

Abbiamo concluso un iter deliberativo giusto e necessario per tutelare gli interessi della gente comune e per dare risposte concrete al malcontento e allo sdegno di quanti, per anni hanno reclamato una maggiore giustizia dalle istituzioni e una più equa distribuzione idrica.

Il voto del consiglio comunale è stato la logica conseguenza dei disservizi consumati in questi anni che hanno procurato notevoli disagi e continue lamentele della gente. La minoranza non ha sostenuto le nostre posizioni e anzi ha votato contro la risoluzione del contratto con l’Acea perché ignora quanto è accaduto in questi anni nel nostro Comune ed è disinteressata alle problematiche che riguardano lo sviluppo e la crescita del nostro territorio.

il sindaco dott Arturo Gnesi

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