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Pastena, lo scempio impunito delle grotte

L’incuria e il vandalismo  stanno mettendo in ginocchio  l’area pic-nic adiacente l’ingresso delle grotte di Pastena,  un grande monolocale inospitale e impraticabile per le infiltrazioni di acqua dal tetto e dal pavimento e tavoli e panche...

L’incuria e il vandalismo stanno mettendo in ginocchio l’area pic-nic adiacente l’ingresso delle grotte di Pastena, un grande monolocale inospitale e impraticabile per le infiltrazioni di acqua dal tetto e dal pavimento e tavoli e panche completamente in disuso e con macroscopici difetti strutturali che ne hanno impedito, da sempre, il loro utilizzo.

Si rischia che tutto diventi inutile e che la rivendicazione di legalità e di giustizia rimanga un grido nel deserto a testimonianza di una lotta impari e perdente contro coloro che hanno utilizzato il potere e le istituzioni per meri interessi personali.

Avremmo voluto riparare i danni, ma a causa del dissesto finanziario del comune non vi erano disponibili le somme necessarie per i lavori di manutenzione e di sistemazione dell’area né il consorzio poteva aiutarci viste le casse drammaticamente vuote.

Allora abbiamo chiesto al progettista dell’opera , al direttore dei lavori e alla ditta esecutrice le ragioni di un simile precoce, inaudito e inspiegabile degrado, ma salvo alcune eccezioni, nessuno ha voluto assumersi la responsabilità delle malefatte.

E’ iniziato lo scarica-barile, progetto buono ma esecuzione pessima, mentre la ditta appaltatrice si giustificava affermando che aveva fatto tutto secondo il piano previsto e utilizzando i materiali richiesti.

Il direttore dei lavori non ha voluto sapere nulla, dando alla fine la colpa al fuoco, ovvero ad un incendio che nell’estate del 2011 ha lambito solo in parte l’area pic-nic.

Abbiamo denunciato tutto all’autorità giudiziaria ma temiamo che per i tempi biblici e per la scarsa collaborazione delle parti in causa non si arriverà mai ad accertare la verità e qualora si scopra per gli artefici dei presunti reati potrebbe scattare la prescrizione dei termini.

Un bell’intrigo, sicuramente un sodalizio tra amministratori , impresa e tecnici che ha portato alla realizzazione di uno scempio ambientale che costituisce un freno al turismo, rappresenta uno spreco delle risorse pubbliche e la vergogna di una classe dirigente che ha pensato solo agli affari propri senza tener conto dello sviluppo del territorio. “Dobbiamo ripartire da queste piaghe e da questi obbrobri- scrive il Sindaco Gnuti- perché il paese ha bisogno di risollevarsi sia economicamente che culturalmente e le Grotte rappresentano il luogo e l’occasione per dare slancio e concretezza a questi desideri.

Avremmo voluto che chi ha visto gli abusi e gli sperperi anziché minacciare querele avesse fatto rivelazioni utili alle indagini e soprattutto dinanzi ai magistrati , - scrive ancora il Sindaco- avremmo preferito che gli ex amministratori, anziché dileguarsi nell’ombra avessero assunto un ruolo dignitoso e coraggioso e, insieme a noi, si fossero prodigati per cercare i responsabili di questa truffa ai danni della comunità”.

“Tra silenzi, omissioni e impunità,- conclude il Sindaco- si sta chiudendo un pessimo capitolo della storia di Pastena e malgrado il tentativo di arrivare fino in fondo si percepisce che gli interessi occulti sono più forti dei nostri richiami alla legalità e alla responsabilità.

Proveremo a riparare i danni, utilizzando i soldi della collettività , privandola di altri servizi, e alla fine metteremo a futura memoria, una targa che ricorderà l’anno e gli autori di simili capolavori"!

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