Pastena,adesione del comune al coordinamento emergenza rifiuti
Il consiglio comunale ha approvato l'adesione al coordinamento per la difesa ambientale e l'emergenza rifiuti richiesta dal sindaco Sacco del comune di Roccasecca che ha il compito di monitorare le attività degli impianti di Colfelice...
Il consiglio comunale ha approvato l'adesione al coordinamento per la difesa ambientale e l'emergenza rifiuti richiesta dal sindaco Sacco del comune di Roccasecca che ha il compito di monitorare le attività degli impianti di Colfelice e di Cerreto.Un problema già conosciuto e portato alla ribalta sia dalle proteste dei cittadini e sia dall' attività dei comitati civici che hanno in continuazione richiesto garanzie e sicurezza alle autorità politiche locali e al governo regionale. Molti gli interventi messi in atto negli ultimi anni, dalla denuncia alle autorità sanitarie a quelle in Procura, dalle assemblee ai picchetti dinnanzi i cancelli dei siti preposti alla lavorazione e allo stoccaggio dei rifiuti.
Quello che si è consolidato in questi frangenti è stata una progressiva espansione dell' area geografica interessata dalla puzza che non è più contenuta nelle vicinanze degli impianti ma si è propagata per molti chilometri rendendo disagevole la vita quotidiana delle comunità locali e mettendo in pericolo sia la salute dei cittadini che lo sviluppo sociale ed economico dell' intero territorio.a questi dati oggettivi si aggiungono le preoccupazioni e le testimonianze di famiglie e operatori sanitari che percepiscono un aumento delle patologie tumorali senza peraltro avere al momento dei dati rassicuranti da parte dell' asl in quanto non esistono studi certi e casistiche aggiornate.
Il coordinamento che vede la partecipazione di una dozzina di comuni ha anche il compito di studiare e prendere coscienza di un' indagine svolta dall' Arpa sulla discarica di Cerreto che ha evindenziato molte anomalie nella gestione dei rifiuti e ha portato alla luce che in diversi punti, adiacenti i diti di lavorazione dei rifiuti, esistono valori superiori alla norma riguardo alla concentrazione di metalli pesanti.Sostanze tossiche e pericolose per la salute che possono contaminare le acque e i terreni ed entrare in tal modo nel ciclo biologico degli alimenti ed arrivare nei cibi che quotidianamente portiamo a tavola.
Una decisione presa con estrema consapevolezza dalla nostra amministrazione comunale sapendo di doverci confrontare con interessi economici molto forti che in maniera trasversale riguardano tutti i partiti sia dell' area di governo che dell' opposizione.Siamo consapevoli che una società moderna non può far sparire i rifiuti ma devono essere attuate strategie durature e concrete per potenziare al massimo la raccolta differenziata e ridurre le quantità conferite agli impianti di stoccaggio.
Nemmeno possiamo consentire di trasformare il nostro territorio in sito di discarica regionale in quanto verrebbero compromessi gli sforzi compiuti per la valorizzazione dei siti naturalistici, speleologici ed archeologici che esistono nel comprensorio.Il business degli imprenditori che investono sui rifiuti si scontra con la logica dei piccoli comuni che lottano per mantenere un adeguato livello della qualità della vita e non vogliono spegnere il futuro delle nuove generazioni.
La puzza non è un diritto, la salute invece sì, e da qui si parte per rendere il coordinamento uno strumento di crescita per il nostro territorio. Arturo Gnesi sindaco di Pastena