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Patrica,  realizzazione nuova pavimentazione largo San Rocco. Scontro Savone Belli

Lunedì 23 giugno riprendono i lavori di recupero e ristrutturazione del Centro Storico.In particolare sarà realizzata la nuova pavimentazione di Largo San Rocco.In verità i lavori di interramento prevedevano la  realizzazione di una cunetta in...

Lunedì 23 giugno riprendono i lavori di recupero e ristrutturazione del Centro Storico.In particolare sarà realizzata la nuova pavimentazione di Largo San Rocco.In verità i lavori di interramento prevedevano la realizzazione di una cunetta in lastrame di pietra; ma tale soluzione non è stata praticabile a causa dell’esiguità del sottofondo che si presenta troppo esiguo. Pertanto, con tale soluzione, ben presto, ci saremmo trovati di fronte allo sfaldamento di tutto il lastrame sollecitato dal traffico veicolare.

Pertanto al fine di: raccordare al meglio le pendenze per permettere un corretto smaltimento delle acque meteoriche,

  • migliorare la pavimentazione stradale

l’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno prevedere il rifacimento della pavimentazione di Largo San Rocco affidando i lavori a un’impresa fiduciaria, dopo aver contestato i lavori eseguiti dalla precedente ditta.

“L’amministrazione comunale è orgogliosa di questo intervento che contribuirà a restituire decoro al centro storico. Sono certa – commenta il sindaco Denise Caprara – che sia i proprietari delle abitazioni interessate dall’intervento che l’intera cittadinanza apprezzeranno i risultati di tali lavori, nonostante gli inevitabili disagi che ci sono stati e che, comunque, ora cercheremo di limitare il più possibile. Voglio precisare – conclude il sindaco Denise Caprara – che tra i Comuni del Lazio che hanno presentato richiesta per questo finanziamento, Patrica è tra i pochi che l’hanno portato a termine”.

L’amministrazione comunale, inoltre, comunica che I lavori di interramento dei cavidotti ENEL effettuati nei mesi scorsi, rientrano nel finanziamento per il rifacimento delle facciate ottenuto con il Bando del 2006. Bando dedicato al “recupero e risanamento delle abitazioni nei centri storici del Lazio”.

I lavori di rifacimento delle facciate sono iniziati nell’ottobre 2010 e si sono conclusi nel marzo del 2014. La durata dei lavori prevista non è stata rispettata a causa dei ritardi nell’erogazione dei finanziamenti da parte della Regione Lazio.

“Ci tengo a precisare – aggiunge il sindaco Caprara – che l’interramento dei cavidotti è stato realizzato a norma di legge secondo l’art. 4.3.1. norma CEI 11-17.

Infatti, nel tratto di Corso della Repubblica adiacente alle abitazioni, le murature in pietra poggiano direttamente sullo strato di roccia e pertanto non è stato possibile effettuare uno scavo oltre i 40/45 cm, mentre di norma si dovrebbe effettuare la posa del tubo corrugato a 1 metro di profondità”.

In questi casi ( molto frequenti nei centri storici ) la norma, infatti, consente “la posa dei cavidotti a profondità ridotta all’interno di tubi in materiale plastico con rivestimento protettivo in calcestruzzo con classe di resistenza C12/15 (Rck>15 N/mm2)”.

Quindi si è proceduto secondo queste modalità.

Il passaggio dei cavidotti dell’illuminazione pubblica e privata all’interno dei tubi avverrà successivamente a cura dell’ENEL su incarico dell’Amministrazione comunale.

Per ora è stata fatta una predisposizione nell’ottica di eliminare progressivamente i cavi aerei che costituiscono un grave problema tecnico oltre che estetico.

Nel frattempo l’impresa Zovini s.r.l., che ha eseguito l’interramento, consegnerà le certificazioni relative ai lavori effettuati che possono essere visionate presso gli uffici comunali.

“I lavori di rifacimento delle pavimentazioni non realizzate a regola d’arte e che, dunque, abbiamo contestato all’impresa, – conclude il sindaco Caprara - sono stati effettuati a spese dell’impresa stessa e, dunque, non gravano neppure per un centesimo sulle casse Comunali”.

BELLI: “DALLA REGIONE ASPETTIAMO FATTI CONCRETI”

Cosa succederebbe se un Comune incassasse i soldi dei cittadini senza offrire alcun servizio?

Facile immaginare la reazione.

Ebbene, devo constatare che i Comuni, malgrado le ripetute promesse, non ricevono (o ricevono solo col contagocce) quanto promesso dalla Regione.

Ma in questo caso nessuno (o pochi) si ribellano.

Perché?

Perché la politica regna sovrana e solo pochi sindaci hanno la forza di reagire al “potere romano”,

Ecco, questa anomalia va ora rettificata. Ci deve essere pari dignità tra enti locali e regionali. Nel pieno rispetto dei ruoli.

Altrimenti si rischiano situazioni di estremo disagio, come accade, ad esempio, a Frosinone: lì uno smottamento sotto il Viadotto Biondi , avvenuto oltre due anni fa, è ancora sotto gli occhi di tutti. E le promesse della Regione ancora devono concretizzarsi.

Si sono susseguiti incontri, tavoli tecnici e sopralluoghi (persino con il presidente della Regione Nicola Zingaretti). Ma del cantiere neppure l’ombra e il Viadotto è ancora (miseramente) chiuso.

Se poi ci soffermiamo a Patrica, gli esempi non mancano: qui il consigliere regionale Mauro Buschini ha recentemente garantito la messa in sicurezza della Monti Lepini (dal km 10,4

al km 11,3 , all’incirca di fronte al Ristorante ”Il Patricano”) ma di fatto è stato solo incaricato un geologo. E dalle analisi del geologo all’apertura del cantiere ce ne passa……

Ecco, bastano questi due esempi per capire quanto vada ricucito il rapporto tra Regione e territorio. Il tutto, ovviamente, in un’ottica costruttiva per evitare che, alla fine, tutte le promesse fatte si riducano ad un pugno di mosche.

Ma non è tutto: ogni Comune impegna le sue strutture tecniche per inoltrare le legittime richieste di finanziamenti alla Regione. Per cui sia le strutture tecniche che quelle economiche lavorano giorni e giorni per perfezionare le pratiche.

Ebbene: sapete cosa succede? Che tutto questo immenso lavoro, troppo spesso, viene puntualmente insabbiato.

Per essere più preciso allego solo una parte delle richieste inoltrate dal Comune di Patrica (sono ben 23 richieste per importi di grande importanza) e dalla Regione non è arrivata alcuna risposta.

Eppure, si badi bene, tutte queste richieste fanno riferimento a leggi regionali ben precise ed è un diritto-dovere dei Comuni potervi accedere.

Ecco, anche in questo caso tra rappresentanti regionali e locali va ripristinato quel rapporto di stretta collaborazione (al di là delle colorazioni politiche) per dare risposte efficaci e concrete ai cittadini.

E’ bene sottolineare che il nostro territorio partecipa in maniera congrua e puntuale a versare alle casse Regionali oneri e tasse.

Ma, di contro, in cambio, riceve poco. Troppo poco.

Potrei parlare della manutenzione delle strade (Monti Lepini per prima) così come di decine di opere pubbliche.

Ebbene, la mia sfida parte da qui. Invito i rappresentanti regionali a indicarci i tempi di attesa per tutte e opere pubbliche di cui il nostro Paese ha diritto.

Io sarò ben lieto di appuntarmi le date che mi saranno fornite. Date che, ovviamente, renderò pubbliche.

Se negli anni passati abbiamo avuto riferimenti certi e sicuri in Regione (come l’onorevole Alfredo Pallone) che seguivano, passo-passo, l’iter delle varie pratiche, ora il Governo di Centrosinistra ci dia le stesse garanzie.

E allora sì che ringrazierò la Regione per l’attenzione rivolta verso il nostro Comune. Perchè, sia ben chiaro, non mi stancherò mai di ringraziare chi, concretamente, dimostra attaccamento e rispetto verso i cittadini di Patrica, dimostrando di mettersi al servizio del Paese. Al di là dei colori politici.

Infine una riflessione: agiamo di più e strilliamo di meno. Più fatti, meno chiacchiere. Io sono pronto a collaborare attivamente, ma a condizione che si concretizzi ciò che è stato detto e che non si cerchi, in ogni occasione, lo scontro verbale e politico. Il tutto, per il bene del nostro territorio.

ANDREA SAVONE: “BELLI CONTINUA A NON AMMINISTRARE MA SOLO A FARE POLEMICA E A CRITICARE”

Torna a parlare il segretario del P.D. comunale di patrica Andrea Savone che in una nota commenta le dichiarazioni del presidente del consiglio comunale Belli. Dichiara Savone: “E’ evidente che il presidente del consiglio da qualche giorno sia già in campagna elettorale: vista la condizione precaria della giunta non ne sono sorpreso! Dopo aver tentato invano di riunire il centro destra patricano, ora si scaglia contro il governo della Regione Lazio sperando di racimolare qualche consenso facendo una polemica sterile e inutile. La cosa che fa riflettere è che ad oggi Belli ancora non si è reso conto che la politica sta cambiando e che amministrare un ente pubblico vuol dire saper gestire ciò che si ha a disposizione, non fare polemiche su promesse inventate, creando solo l’alibi per giustificare le inadempienze di un’amministrazione inesistente.

Sono venti anni che a Patrica si sprecano fondi senza apportare benefici al paese: basti pensare a palazzo Moretti, l’emblema del ventennio della gestione Belli, dove il comune tutt’ora sta pagando un mutuo trentennale a discapito dei cittadini che pagano le tasse. Tutti noi confidiamo che al più presto l’amministrazione presenti le dimissioni per far tornare a vivere il nostro comune”.

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