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Nord Ciociaria Piglio

Piglio, Analisi linguistica e fenomenologica del dialetto nella tesi di laurea di Federica Ingiosi  

E’ la tesi discussa sul dialetto di Piglio e difesa dalla Dott.ssa Magistrale in linguistica Federica Ingiosi di Piglio, presso l’Università La Sapienza di Roma, con voto 110 e lode.

E’ la tesi discussa sul dialetto di Piglio e difesa dalla Dott.ssa Magistrale in linguistica Federica Ingiosi di Piglio, presso l’Università La Sapienza di Roma, con voto 110 e lode.

Ciò che mi ha spinto ad analizzare questo dialetto nasce a detta di Federica dalla curiosità di studiarlo linguisticamente perché studi dettagliati su questo non erano mai stati effettuati fino ad oggi. Quindi ho cercato di creare una grammatica dialettale e la mia analisi è iniziata con interviste sul campo ai vari interlocutori ponendo loro un questionario di domande dirette e mirate seguendo un ordine ben preciso come per esempio vita sociale, cucina, giochi del tempo, sagra ecc. Ho scelto i rispettivi parenti in base all’età e alla loro padronanza dialettale. Molto utile è stato l’archivio storico privato di Giorgio Alessandro Pacetti dove ho potuto sfogliare il libro del dott. Massimo Felli su Piglio (leggenda, Storia, Tradizioni, Religione, Dialetto, Folklore), e leggere le poesie dialettali dei poeti locali di Antonio Rossi, di Alessandro Pietrangeli, di Domenico Scarfagna e di Armando Giorgi, raccolte nei vari concorsi delle sagre dell’Uva a partire dal 1972. Da qui parte la vera analisi linguistica dove emerge che il dialetto di Piglio si differenzia linguisticamente dagli altri paesi limitrofi del Nord Ciociaria. Studiare un dialetto è sempre molto interessante- dice Federica- e per molti che non lo sappiano codesto è una lingua. Il dialetto è spesso definito la lingua dell’anima e del cuore, perché quando lo utilizziamo siamo più spontanei ed è la prima espressione a venirci in mente, e così rivela le nostre origini. Il dialetto è la nostra storia e la nostra cultura, è la lingua della piccola comunità: adoperandolo ci si identifica. A partire dall’Unità d’Italia viene adoperato meno assiduamente, superato dall’Italiano Regionale. La scelta di intraprendere un progetto così articolato nasce dalla curiosità di conoscere linguisticamente il dialetto pigliese, un po’ perché prima di intraprendere gli studi linguistici e dialettolocici ho sempre avuto pregiudizi nei confronti di questo idioma, anche se nelle scuole inferiori il corpo insegnanti ha sempre sostenuto la valorizzazione di questo grande patrimonio. Posso quindi affermare-termina Federica- che lo studio di un dialetto non è molto semplice, ma richiede molto tempo, e posso dire di appartenere alla categoria dei dilettanti che si approcciano allo studio di un idioma che richiede un’analisi approfonfita. Chissà in futuro potrò approfondire lo studio dialettologico indagando sul campo mettendomi a disposizione per la ricerca anche degli altri paesi circostanti del nord ciociaria? Alla neo laureata Federica giungano gli auguri da parte della Redazione.

Tesi di Laurea

Giorgio Alessandro Pacetti

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