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Piglio, dal “funerale del 1992” alla resurrezione della 42esima Sagra dell’Uva

Tutti i pigliesi e i turisti convenuti nel 1992 a Piglio avevano assistito ad uno scherzoso funerale con il quale si impartiva il “deprofundis” ad una Sagra dell’uva nata nel 1972, fino ad allora conosciuta in tutto il Lazio. Cosa era successo ?

Tutti i pigliesi e i turisti convenuti nel 1992 a Piglio avevano assistito ad uno scherzoso funerale con il quale si impartiva il “deprofundis” ad una Sagra dell’uva nata nel 1972, fino ad allora conosciuta in tutto il Lazio. Cosa era successo ?

Il Comune di Piglio e la cantina sociale del Cesanese del Piglio fino ad allora promotori della sagra non avendo fondi avevano deciso di sopprimerla.

Quel funerale diede una scossa all’orgoglio dei pigliesi e fin dall’anno successivo, 1993, la Sagra ritornò alla grande, la prima Domenica di Ottobre.

Con il passare degli anni si è però persa la caratteristica principale della Sagra che erano i carri allegorici e le poesie dialettali, cavallo di battaglia dei poeti pigliesi come Antonio Rossi, il maresciallo Colavecchi, Scarfagna ed altri, sono state sostituite da un gran numero di stand gastronomici che hanno dato alla festa una impronta casareccia e godereccia.

Quest’anno la Sagra, giunta alla 42esima edizione è stata favorita da un generoso contributo elargito per l’organizzazione della manifestazione da parte del consigliere Regionale Mauro Brushini per cui sono state inserite nei tre giorni di festa a partire dal 2 fino a Domenica 4 Ottobre mostre collaterali a livello altamente culturale come ad esempio:

Visita guidata al Castello Medievale; Convegni a tema, Mostre fotografiche, spettacoli di falconeria, cortei di sbandieratori e spettacoli folkloristici oltre alla degustazione dei prodotti tipici locali e vino a volontà.

Piglio Sagra 1 Piglio sagra 2 Piglio Sagra 3

Giorgio Alessandro Pacetti

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