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Nord Ciociaria Piglio

Piglio, la città in fiore e San Rocco in erba.

  Piglio in fiore è il concorso che prevede l'abbellimento dei balconi, delle finestre e dei davanzali, sia di privati che di edifici pubblici, dei cortili, degli angoli fioriti, delle vie, delle piazze, degli ingressi e dei piccoli giardini...

Piglio in fiore è il concorso che prevede l'abbellimento dei balconi, delle finestre e dei davanzali, sia di privati che di edifici pubblici, dei cortili, degli angoli fioriti, delle vie, delle piazze, degli ingressi e dei piccoli giardini, privati e pubblici, delle vetrine e dei fronti commerciali a partire dal 1° al 31 luglio p.v. . Un plauso all’amministrazione comunale per questa simpatica iniziativa!

Un pò di look occorre fare anche sulle aree verdi antistanti la chiesa di san Rocco-Madonna della Valle, custode di un affresco di scuola Giottesca del 1300 raffigurante la Madonna delle Rose con il divino figliuolo, attorniata da Santi e Beati e di un affresco di scuola di Raffaello del 1595 raffigurante la Madonna della Valle in trono con Bambino e San Giovannino. Anche la cappellina della Madonnella in località Marini attende un po’ di look da parte della civica amministrazione.

Chiesa di san Rocco

La prima cosa che colpisce, visitando la chiesa di San Rocco-Madonna della Valle, è lo stato di abbandono e di degrado dovuto a due cause principali: la prima risale agli anni ‘60, quando fu iniziata la costruzione della Circonvallazione che collega Via Piagge alla Via Prenestina passando per la ex stazione ferroviaria della linea Roma- Fiuggi, edificata molti metri al di sopra della chiesetta, che perciò è finita in “grotta”. La seconda causa della rovina è il fosso che scorre nei paraggi del luogo sacro a cielo aperto convogliando così umidità ai preziosi affreschi custoditi nell’interno che ne fanno uno dei monumenti più importanti del Nord Ciociaria.

Un plauso all’amministrazione comunale per la simpatica iniziativa Piglio in …fiore, ma anche la chiesa di San Rocco, dimenticata per secoli, essendo stata adibita nel 1656 a sepolcreto degli appestati, attende più attenzione dalla civica amministrazione.

Giorgio Alessandro Pacetti

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