Piglio, piove governo ladro si dice, in città è proibito....però
Ogni volta che Giove Pluvio apre le sue cateratte alcune zone di Piglio vanno sotto acqua. Questa volta a farne le spese, in particolar modo, alcuni garage e un negozio di sito in Via Piagge nella serata di Domenica 6 Novembre. Fin qui la notizia...
Ogni volta che Giove Pluvio apre le sue cateratte alcune zone di Piglio vanno sotto acqua. Questa volta a farne le spese, in particolar modo, alcuni garage e un negozio di sito in Via Piagge nella serata di Domenica 6 Novembre. Fin qui la notizia.
In Italia esistono ben 367 paesi che sono a rischio catastrofe di cui: 160 sono sotto l’incubo dell’alluvione ed altri 207 sono sotto l’emergenza frane. Il Lazio ne conta ben 35 a rischio frane e ben 32 comuni a rischio alluvione. Lo aveva annunciato Edo Ronchi, ex ministro dell’Ambiente che aveva presentato dopo l’alluvione che colpì Sarno la mappa dell’Italia del dissesto idrogeologico elaborato dalla banca Avi (aree vulnerate italiane per alluvioni e frane).
A Piglio, invece, si ricorda della disastrosa alluvione degli inizi del secolo del 1900 che portò dallo scoglio dello Scalambra una valanga di terriccio, alberi e materiale vario costituendo, quelle zone che ora rappresentano un rischio per la popolazione che incautamente vive. Non per niente gli antichi avevano deciso di edificare il paese sulla collina prospiciente le attuali zone a rischio, arroccandosi attorno al castello medievale.
Giorgio Alessandro Pacetti