Piglio, la citta si spopola sempre più, ancora meno nati rispetto ai morti del 2014
L’anno che muore è sempre occasione di statistiche e di consuntivi. Le statistiche, già troppo sbilanciate sul rapporto tra i nati ed i morti nel 2013, hanno avuto un’impennata nell’anno 2014. Si tratta infatti di 48 nati di cui 20 maschi e 28...
L’anno che muore è sempre occasione di statistiche e di consuntivi. Le statistiche, già troppo sbilanciate sul rapporto tra i nati ed i morti nel 2013, hanno avuto un’impennata nell’anno 2014. Si tratta infatti di 48 nati di cui 20 maschi e 28 femmine, a confronto di 59 morti di cui 29 maschi e 30 femmine e se a questo si aggiunge che nell’albo del Comune sono stati iscritti solo: 22 matrimoni e 4644 abitanti, di cui 2308 maschi e 2336 femmine non c’è da stare tanto allegri. La storia demografica di Piglio svela segreti curiosi se non addirittura sorprendenti nel suo susseguirsi di «picchi» e di «valli», mostrando le grandi crisi economiche e sanitarie che si sono susseguite dal 1871 ad oggi. Nel 1871 le nascite furono 110 e 98 i morti, mentre il periodo di forte proliferazione, al punto che neppure la «Spagnola del 1918-1919» riuscì a rallentare la crescita, è stato il triennio 1921-1923 forse incoraggiato anche dai contributi statali che Mussolini adottò. Le nascite infatti furono complessivamente 534 (178+177+179) un vero «boom» demografico. Crescita che proseguì fino agli ultimi anni della seconda guerra mondiale (1940-1945), quando la crisi dei valori e la decadenza dei costumi dovuta al generale arricchimento provocò una caduta delle nascite, dal 1951 al1960, toccando in media gli 80 nati e i 40 morti. Nel 1961, questi dati subirono ancora una flessione, passando rispettivamente a: 80 nascite, 34 morti, mentre gli abitanti censiti erano 4381 e le famiglie risultavano essere 1236 per precipitare poi progressivamente di anno in anno ad un minimo assoluto nel 1989 quantificabile in 59 nascite, 42 morti. Nel 1991 la partita si chiuse con i seguenti risultati: nascite 54, morti 30, abitanti 4736 e 1640 famiglie per proseguire ventuno anni dopo, al 31 Dicembre 2012, con i seguenti dati: n° 33 nascite, n° 44 morti e n° 9 matrimoni cattolici, stranieri iscritti all’anagrafe di Piglio n° 247 di cui 103 maschi e 144 femmine, famiglie 1944, popolazione totale 4696, n° 24 in meno rispetto all’anno 2011 e 79 in meno rispetto all’anno 1989. Anche nel clero, purtroppo, si registra una grande diminuzione delle unità con l’esodo da Piglio di un gran numero di religiosi a cominciare dalle suore del Preziosissimo Sangue, per proseguire con i frati francescani e con le suore del Convento di San Giovanni, lasciato alla comunità “Nuovi Orizzonti”, per terminare poi con il convento di San Lorenzo dove è rimasto P. Angelo Di Giorgio guardiano e Rettore della chiesa, insieme a frate Lazzaro. L’unico superstite si fa per dire è don Gianni Macali, parroco di due parrocchie, che sopperisce con la sua vitalità alle grandi incombenze che il suo ministero comporta, coadiuvato da padre Angelo (vice parroco) e dai PP. Passionisti di Paliano, che si avvicendano a Piglio nel Santuario della Madonna delle Rose per officiare le due messe: una vespertina del Sabato e l’altra della Domenica delle ore 9. Ma questa è un’altra storia!
Qui di seguito riportiamo il conto demografico dal 1995 al 31/12/2014
Anno Nati Morti Matrimoni
1995 41 51 18
1996 44 48 31
1997 58 43 34
1998 47 46 31
1999 21 50 21
2000 21 43 25
2001 27 40 22
2002 31 46 37
2003 35 54 20
2004 22 52 34
2005 36 34 34
2006 33 44 38
2007 41 46 40
2008 52 55 34
2009 36 43 28
2010 28 59 18
2011 28 47 10 (Minimo storico)
2012 31 44 15
2013 29 50 23
2014 48 59 22 di cui 12 civili e 10 religiosi
TOTALE 709 954 526
Giorgio Alessandro Pacetti