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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Piglio, si dona il sangue in occasione della “Giornata per la vita”

In occasione della “Giornata per la vita” istituita a livello nazionale dalla Chiesa Cattolica, si svolgerà a Piglio la 43^ giornata della donazione del sangue a favore dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.

In occasione della “Giornata per la vita” istituita a livello nazionale dalla Chiesa Cattolica, si svolgerà a Piglio la 43^ giornata della donazione del sangue a favore dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.

Confortati da quanto già avvenuto nelle precedenti raccolte, oltre quattromila flaconi di sangue raccolti in 42 donazioni per l’Associazione donatori pigliesi, costituita 20 anni fa, il 1° Ottobre 1995, è un vero record considerato il basso numero di abitanti di Piglio, mostrandosi sempre presente laddove le necessità lo richiedono, Domenica 7 Febbraio 2016 dalle ore 8,30 alle ore 11,30, presso la sala “Polivalente” del Comune di Piglio, sarà presente il servizio di immunoematologia e trasfusione dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù per la periodica raccolta di sangue.

Il paese di Piglio è orgoglioso di annoverare tra i suoi cittadini un gruppo così numeroso che si presta a fornire atti così encomiabili, di solidarietà e di senso civico

“Per essere un donatore di sangue occorre avere buona salute e almeno 18 anni, pesare almeno 50 chili e non avere sofferto di malattie importanti (ad esempio affezioni cardiovascolari, ulcera gastroduodenale). In ogni caso il colloquio con il medico e appositi esami di laboratorio verificheranno l’idoneità alla donazione -dice il presidente Giovanni Pizzale-.

Le donne in età fertile possono donare il sangue due volte all’anno, non debbono farlo durante le mestruazioni o la gravidanza e per un anno dopo il parto. Per legge, il lavoratore dipendente ha diritto ad una giornata di riposo ed alla corresponsione della normale retribuzione, in concomitanza con la donazione. Sono esclusi dalla donazione, conclude Pizzale, chi assume droghe, chi ha un comportamento sessuale a rischio per l’Aids ed altre patologie trasmissibili, chi ha malattie croniche, cardiopatie, positività per vari test (sifilide, epatite B, epatite C, HIV), epatite virali”.

Il tutto per evitare di diffondere infezioni attraverso il sangue donato.

In cambio, peraltro, si ottiene l’esame completo e gratuito del sangue, oltre alla consapevolezza di aver fatto un bel gesto di civiltà.

Giorgio Alessandro Pacetti

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