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Pontecorvo, arrestati un 33enne di Maenza e una 31enne di Amaseno per spendita di monete false

Pontecorvo, i carabinieri della Stazione di Roccasecca traevano in arresto un 33enne di Maenza (LT) ed una 31enne di Amaseno, perché ritenuti responsabili del reato di “tentata spendita e introduzione nello stato di monete falsificate”. 

Pontecorvo, i carabinieri della Stazione di Roccasecca traevano in arresto un 33enne di Maenza (LT) ed una 31enne di Amaseno, perché ritenuti responsabili del reato di “tentata spendita e introduzione nello stato di monete falsificate”. I militari operanti accertavano che i prevenuti, dopo aver tentato di perfezionare degli acquisti nella zona di Roccasecca, raggiungevano successivamente un bar di Pontecorvo ove effettuavano un pagamento con una banconota da euro 50,00 (cinquanta), palesemente contraffatta. Gli stessi militari, dopo aver colto in flagranza i malfattori, eseguivano una perquisizione sull’autovettura utilizzata dai due che consentiva di rinvenire, nascoste sotto il sedile anteriore, altre 10 banconote da euro 50,00 palesemente contraffatte. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano i trattenuti presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Pontecorvo in atteso del rito direttissimo;

ESPERIA, FERMATO UN NAPOLETANO PER FURTO E RICETTAZIONE

I carabinieri della Stazione di Esperia, unitamente a quelli della Stazione di Napoli - Rione Traiano, eseguivano un fermo di indiziato di delitto per furto e ricettazione” nei confronti di un 40enne di Napoli già censito. L’attività investigativa svolta dal personale operante, scaturita dal furto avvenuto nella precedente notte presso l’abitazione di un 68enne di Esperia, consentiva preliminarmente di individuare l’autovettura con la quale il prevenuto si era dileguato dopo aver consumato il furto e, successivamente, di localizzare e fermare lo stesso malvivente che veniva rintracciato a Napoli, presso la propria abitazione di residenza. Il malfattore alla vista dei militari tentava una fuga a piedi nelle vie del centro cittadino ma veniva immediatamente bloccato e tradotto in caserma per gli accertamenti di rito. L’intera refurtiva, costituita da orologi, gioielli e dalla somma in contante di euro 1.500 (millecinquecento), veniva recuperata e restituita all’avente diritto. L’arrestato veniva associato alla Casa Circondariale di Napoli Poggio Reale;

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