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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Regione, Aabbruzzese (FI): nel lazio crescono solo le tasse

“Nel Lazio l’addizionale Irpef media cresce del 12,8% rispetto all’anno precedente. Un’impennata che certifica come la nostra regione faccia parte delle entità territoriali in cui i cittadini sono più tartassati dalle imposte. Altro che territorio...

“Nel Lazio l’addizionale Irpef media cresce del 12,8% rispetto all’anno precedente. Un’impennata che certifica come la nostra regione faccia parte delle entità territoriali in cui i cittadini sono più tartassati dalle imposte. Altro che territorio all’avanguardia, come afferma il governo regionale”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e Presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

“Quello che emerge dall’analisi dei dati su redditi e imposte diffusi ieri dal Ministero dell’Economia e Finanze, citando gli esempi pubblicati quest’oggi dal quotidiano Il sole 24 ore è che se in Lombardia è cresciuto l’indice guadagni dell’1,3% nel Lazio a crescere sono solo le tasse. Basti pensare che il contribuente tipo di dei territori sopra citati, che ha praticamente lo stesso reddito, intorno ai 27.100 euro lordi a l’anno, nella nostra regione versa agli enti territoriali un terzo in più rispetto ai cittadini lombardi. 770 euro l’anno rispetto ai 580 in Lombardia.

Sappiamo benissimo che i cittadini del Lazio, purtroppo, oltre ad avere una pressione fiscale alle stelle fanno in conti con servizi scadenti e deficitari. Tanto che l’indice di insoddisfazione da parte dei cittadini per quanto concerne le prestazioni sanitarie, ad esempio, è piu alto dell’un percento della media nazionale. Le imprese reclamano sostegno e nuove infrastrutture per essere competitive, ma spesso e volentieri sono costrette a chiudere i battenti per i crediti che vantano con la pubblica amministrazione. E’ palese che serve un cambio di passo e se proprio non riusciamo a ridurre molto la pressione fiscale sulle famiglie e l’imprenditoria, cerchiamo di dare risposte concrete adeguando i servizi alla persona e nel mondo delle attività produttive. Tutti nel Lazio sono stufi di “immaginare”, serve una realtà concreta, fatta di azioni e provvedimenti in grado di far tornare a crescere questo territorio. E’ ora che Zingaretti torni sulla terra e analizzi la drammatica realtà con cui devono fare i conti i cittadini. Il governatore sta facendo collezione di maglie nere e questo è inammissibile”. Ha concluso Abbruzzese.

TERRACINA, SIMEONE (FI): “CHIESTO ALL’ATER INTERVENTO URGENTE PER RENDERE ACCESSIBILE AD UN RAGAZZO DISABILE LA PROPRIA CASA”

“L’accessibilità alla propria abitazione non può e non deve essere un’opzione. Abbattere gli ostacoli che impediscono a persone con disabilità di vivere dignitosamente la propria esistenza, già gravata da numerosi problemi, è un dovere. Partendo da questa convinzione oggi ho inviato una nota al commissario dell’Ater di Latina, Fabrizio Ferracci, e al direttore, Paolo Ciampi, chiedendogli di intervenire per dare risposte rapide e concrete ad una mamma e a suo figlio che da anni sono costretti a confrontarsi con barriere diventate insormontabili. In questi giorni, infatti, sono venuto a conoscenza della drammatica situazione che una donna e la sua famiglia stanno vivendo a causa della mancanza di adeguate strutture di supporto alla mobilità di un ragazzo disabile che non riesce ad accedere, se non con difficoltà enormi, alla propria casa. La signora, assegnataria di un immobile Ater a Terracina, ha un figlio disabile costretto da anni su una sedie a rotelle. La donna, ormai anziana, già nel 2013 aveva presentato una richiesta di intervento all’Ater per l’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti nello stabile ma, a quanto apprendiamo, non ha avuto risposta. Oggi tale risposta non è più procrastinabile. Il ragazzo necessita, per accedere ed uscire dalla propria abitazione, che si trova al primo piano della palazzina, di un montacarichi esterno che possa assicurargli spostamenti autonomi e, soprattutto, senza dover scendere dalla carrozzina su cui è costretto. La possibilità di installare un montascale a poltroncina, infatti, non sarebbe percorribile poichè la donna non ha la forza per sollevare il figlio e questo comporterebbe una ulteriore dipendenza dall’aiuto esterno che, data la drammatica situazione che questa famiglia è già costretta a vivere, credo sia inaccettabile. Oggi ogni gradino è diventato una montagna insormontabile sia per la mamma che per il ragazzo disabile e credo che intervenire per abbattere tali barriere sia non solo un dovere morale ma, soprattutto, un segnale fondamentale per non privare queste persone già gravate da notevoli problemi della dignità che meritano. Per chi come noi rappresenta le istituzioni l’eliminazione delle barriere architettoniche è un atto di civiltà e un dovere volto ad assicurare il pieno svolgersi della vita delle persone con disabilità. Un’esigenza prima di tutto di dignità sociale per quei cittadini che rischiano di essere prigionieri delle proprie case a cui non possiamo e non dobbiamo sottrarci. Sono certo che il commissario e il direttore dell’Ater di Latina sapranno rispondere a tale richiesta assicurando l’installazione di un montacarichi esterno allo stabile che garantirà a questo ragazzo il rispetto del diritto alla mobilità e all’autonomia e fornendo alla mamma un sostegno nel rendere la vita di suo figlio almeno un pò più semplice. Il diritto non è un privilegio e per questo mi auguro che presto tali interventi siano effettuati nelle case, negli uffici pubblici e in ogni angolo delle nostre città in modo automatico e non per gentile concessione”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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