Regione, Abbruzzese (fi): pensare a macro regione Italia Centrale

"Sin da quando è stata presentata la proposta per il riassetto territoriale delle Regioni ho sempre esplicitato la mia contrarietà, sulla scia anche di altri illustri esponenti del mondo dell’imprenditoria del territorio, in merito all’accorpamento della Regione Lazio, ridimensionata con le province di Latina e Frosinone, alla Campania. Inoltre, sono convinto che, per quanto concerne l’Italia Centrale, sia opportuno ilotizzare una riorganizzazione territoriale concepita sull'aecorpamento di Lazio, Umbria, Toscana e Marche in unica macro – regione”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese

"Dunque, il criterio da seguire per la ridefinizione dei limiti territoriali ed istituzionali degli enti regionali, considerando il ragionamento sopra esposto, potrebbe essere la mappatura dei collegi elettorali definiti per le elezioni europee. Pertanto la nostra nazione sarebbe divisa in 5 macro regioni: Italia nord-occidentale (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia), Italia nord-orientale (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria), Italia insulare (Sicilia, Sardegna).

L’ipotesi della Macro Regione dell’Italia Centrale grazie ad una serie di accorgimenti legati ad infrastrutture, come il potenziamento di porti, interporti ed aeroporti, collegamenti viari e ferroviari creerebbe le condizioni per una crescita esponenziale dei singoli territori di riferimento.

Dobbiamo confrontarci a prescindere dagli steccati politici per esaminare nel dettaglio una proposta di riassetto territoriale che possa tutelare i nostri cittadini e le nostre imprese". Ha concluso Abbruzzese.