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Regione, Abbruzzese (FI): presentata interrogazione a Zingaretti in merito alle procedure per ricette dematerializzate

"Ho scritto una interrogazione al presidente Zingaretti per se le strutture sanitarie pubbliche della Regione Lazio, ospedali e Asl, sono pronte a prescrivere le ricette farmaceutiche in modalità dematerializzata;

"Ho scritto una interrogazione al presidente Zingaretti per se le strutture sanitarie pubbliche della Regione Lazio, ospedali e Asl, sono pronte a prescrivere le ricette farmaceutiche in modalità dematerializzata;

quando eventualmente queste strutture saranno pronte; quale è la situazione delle strutture sanitarie in provincia di Frosinone, in ordine al sollevato problema; quando verrà ultimata la copertura integrale del territorio regionale da banda larga da rete fissa in tecnologia ADSL". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

"Dal primo marzo, è partita ufficialmente la ricetta nazionale elettronica, valida quindi in tutte le farmacie italiane. In pratica, il Medico effettua la prescrizione online dal suo pc e rilascia al paziente un promemoria da consegnare alla farmacia. Il farmacista rileva attraverso un lettore ottico il codice fiscale del paziente e il farmaco, eliminando così ogni possibilità di errore;

L’operazione è partita con un decreto di tre anni fa sulla digitalizzazione: oltre a garantire la tracciabilità delle prescrizioni, il nuovo corso determinerà notevoli risparmi per la Sanità sul costo della carta, vidimazione dei blocchetti rossi, spedizione alle Asl.

Costituirà un vantaggio anche per il paziente che potrà essere riconosciuto dal sistema informatico con un codice corrispondente alla prescrizione consegnata dal medico, ovunque egli si trovi.

Il bigliettino da consegnare al farmacista, invece non ci sarà più quando il sistema avrà ingranato.

Nella Regione Lazio il processo in oggetto ha avuto una sua fase sperimentale già dallo scorso mese di ottobre presso la ASL di Viterbo. Ad oggi, si è esteso e coinvolge i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta, nonché tutte le 1.500 farmacie del Lazio.

Ogni anno la Regione spende oltre 1 milione e 500mila euro per l’acquisto di 60 milioni di ricette rosse.

Al momento del lancio del progetto inerente la ricetta dematerializzata nel Lazio il Presidente Zingaretti aveva sostenuto che “la seconda fase, dal 1° gennaio 2016 coinvolgerà anche la prescrizione di visite mediche, infatti anche i medici delle strutture sanitarie pubbliche della Regione Lazio, ospedali e Asl, potranno prescrivere le ricette farmaceutiche in modalità dematerializzata.

Ad oggi, pero,le strutture sanitarie pubbliche del territorio non sembrano ancora pronte all’utilizzo efficiente veloce ed efficace di questa metodologia.

E' palese che una simile procedura può garantire risultati importanti solo attraverso un efficace sistema di trasmissione veloce a banda larga.

In pratica in assenza di una connessione internet veloce il sistema non può evidentemente funzionare; e ad oggi non tutto il territorio del Lazio risulta coperto da banda larga da rete fissa in tecnologia ADSL". Ha concluso Abbruzzese.
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