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Regione, Abbruzzese (FI): sinergia per risolvere criticità nella sanità laziale

Il governo regionale deve capire che è indispensabile una sinergia tra Regione Lazio, direttori o commissari delle Asl e rappresentanti istituzionali dei singoli territori per riuscire a risolvere le gravi criticita della nostra sanità.

Il governo regionale deve capire che è indispensabile una sinergia tra Regione Lazio, direttori o commissari delle Asl e rappresentanti istituzionali dei singoli territori per riuscire a risolvere le gravi criticita della nostra sanità. Ormai sono in molti a denunciare le manchevolezze e la cattiva gestione del sistema sanitario. Qui non c'entra la politica si deve lavorare nell'interesse della salute e della dignita' dei cittadini, mettendo da parte gli annunci e mettere in campo fatti concreti". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese Consigliere regionale di Forza Italia del Lazio.

"Occorre fare presto perche ormai i servizi, soprattutto nelle province, e quella di Frosinone ne è l'emblema, non riescono a soddisfare le esigenze dei cittadini. I Pazienti sempre più spesso cercano asilo e cure fuori dalla provincia e dalla Regione, si parla di circa il 60% dell'utenza. Il passivo relativo alla mobilità passiva a livello regionale è salito ormai a - 201 milioni di euro, ma è naturale visto e considerata la scarsa offerta sanitaria presente sull'intero territorio.

Ricordo, che tutte le strutture ospedaliere della Ciociaria partendo da Frosinone - Alatri, passando per Cassino e Sora sono a rischio default. Sono molti, infatti, i reparti sotto stress e molti anche i disservizi che subiscono quotidianamente i pazienti. Ma questo non lo dice Mario Abbruzzese, ma è la voce unanine che si alza dal territorio. Sindaci, amministratori, associazioni, comitati, sindacati e singoli cittadini con esperienze drammatiche vissute nelle corsie dei pronto soccorso.

Tale stato di cose, inoltre, non fa altro che alimentare un clima di tensione tra i cittadini, ormai esasperati, ed il personale medico sottoposto, da tempo, a turni massacranti e cerca di fare del tutto per garantire le prestazioni. Il tempo degli annunci è finito da un pezzo è ora di dare delle risposte vere ed in brevissimo tempo". Ha concluso Abbruzzese. REGIONE, SIMEONE (FI): “LO ZAR ZINGARETTI PIU’ CHE UN RIMPASTO HA IMPOSTO UN MINESTRONE POLITICO IN SALSA FORTE” “Più che un rimpasto quello attuato da Zingaretti sembra essere un vero e proprio minestrone. Non entro nel merito dei curricula dei neo nominati. Sono certo che Hausmann sia un grande conoscitore della materia che gli è stata affidata. Sono convinto anche che il consigliere Buschini saprà fare bene perché conosce i territori e potrà ben ricapitalizzare le sue deleghe a favore dei cittadini. Ma non posso che notare come Zingaretti con queste scelte, a dir poco improvvise, abbia solo indebolito la rappresentatività dei territori del Lazio nell’organico di governo. Inoltre le dichiarazioni dell’ex assessore alle Pari opportunità, Concettina Ciminiello, “ho saputo solo dalla stampa della mia rimozione” dimostrano come questo cambio in giunta risponda solo a mere questioni politiche, imposte in vista delle imminenti elezioni amministrative, piuttosto che alla necessità di dare risposte ai cittadini. Con un colpo di mano Zingaretti ha spacchettato le deleghe come se fossero delle targhe da mettere su una porta e non settori che necessitano di essere seguiti scrupolosamente date le ricadute che hanno in termini di servizi e crescita dei singoli territori. Ed ha cancellato il pregio, come ha più volte sottolineato, di aver costruito la giunta più rosa d’Italia privando la Regione di professioniste che hanno dimostrato sempre grande impegno e dedizione nei settori di competenza. In quello che entrerà nella storia come il più veloce rimpasto che la Regione ricordi Zingaretti ha evidenziato la debolezza strutturale dei gruppi consiliari di maggioranza. In particolare rilevo l’assoluta marginalità del ruolo e il silenzio totale del consigliere regionale della provincia di Latina, nonché candidato sindaco del Pd nel capoluogo, rispetto alla preoccupante esclusione di ogni presenza pontina nell’organico di governo. Stare in una maggioranza non coincide con assecondare qualsiasi scelta a prescindere. Significa instaurare una dialettica positiva. Significa anche battersi perché la seconda realtà demografica del Lazio, e il più importante polo agricolo della regione, abbiano il giusto riconoscimento nella giunta regionale. Capisco Zingaretti che si sente uno Zar ma non capisco Forte che non è certo uomo da accettare il ruolo di delegato dello Zar. Tra l’altro alla vigilia delle elezioni comunali a Latina la scelta di Zingaretti non può che leggersi come uno schiaffo politico a chi nel territorio cerca di dare risposte e si confronta ogni giorno con i cittadini. Come consigliere regionale di Forza Italia dovrei ringraziare la miopia di Zingaretti da una parte e l’assenza di Forte dall’altra. Ma come pontino non posso che segnalare il problema e la sua gravità che penalizza la provincia di Latina, le sue professionalità e le sue eccellenze”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone Marco Silvestroni (FDI): Appio-Tuscolano oramai un colabrodo serve un piano per risolvere le urgenze “Il quartiere Appio Tuscolano oramai rispecchia sempre più un degrado che coinvolge l’intera capitale”. A dichiararlo è Marco Silvestroni Capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio Metropolitano di Roma. “Vedere la Capitale d’Italia nonché capoluogo dell’area metropolitana romana ridotta in questo stato lascia un senso di amarezza che mette a dura prova la credibilità della politica. Qualche giorno fa ho fatto un giro nel VII municipio dietro richiesta di alcuni cittadini di Via Appia ed ho potuto constatare di persona il dissesto del marciapiede di Via Furio Camillo (ove è ubicata l’omonima fermata della Metro) importante arteria della zona che collega Via Appia con Via Tuscolana”. Oramai da qualche anno molteplici associazioni di quartiere chiedono a più voce la riparazione del mattonato che forma il marciapiede. Una situazione letteralmente impraticabile e potenzialmente pericolosa per chiunque si sia trovato a passare in Via Furio Camillo. Un marciapiede diventato oramai un salto ad ostacoli con mattonelle disconnesse, questo è quello che gli abitanti del VII Municipio si trovano da anni a subire, con gravi ripercussioni per i pedoni e soprattutto i portatori di handicap. Continue denunce di risarcimento arrivano al Comune per le cadute di persone (soprattutto anziani). Sono state raccolte e spedite al commissario Tronca circa 250 firme da parte del Movimento Catilinario un’associazione di quartiere per sensibilizzare il prefetto su tale problema. Ad oggi nessuna risposta. “Il sottoscritto si impegna a nome di Fratelli d’Italia” continua Silvestroni “a porre in evidenza questo problema presso tutte le sedi competenti deputate alla sua risoluzione cercando di restituire agli abitanti dell’Appio Tuscolano un quartiere dignitoso, dove gli anziani non debbano temere strade dissestate, dove i bambini possano giocare in aree verdi sicure e curate, dove l’immondizia non insozzi i marciapiedi”. Impresa ardua ma non impossibile grazie anche al contributo dei cittadini ed al lavoro oscuro di una nuova classe dirigente di Fratelli d’Italia sul territorio.
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