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Regione, Sartore: approvata oggi in giunta esenzione fino a 35 mila euro per versamento Ipref coinvolto 80 per cento dei cittadini del Lazio

Abbiamo approvato oggi in Giunta la proposta di legge in materia di tributi regionali che contiene la norma sull’esenzione dall’aumento dell’addizionale Irpef per i soggetti con un reddito non superiore a 35mila euro e per coloro che hanno un...

Abbiamo approvato oggi in Giunta la proposta di legge in materia di tributi regionali che contiene la norma sull’esenzione dall’aumento dell’addizionale Irpef per i soggetti con un reddito non superiore a 35mila euro e per coloro che hanno un reddito fino a 50 mila euro e almeno tre figli a carico, in linea con quanto già approvato dal Consiglio regionale con la legge 17/2014.

Siamo riusciti a garantire l’esenzione per i redditi fino a 28 mila euro, come avevamo già fatto nel 2014, in sede di approvazione della legge di stabilità e ci siamo presi l’impegno, con il memorandum sottoscritto con le parti sociali, di estenderla anche allo scaglione successivo.

Oggi siamo molto soddisfatti perché, nonostante i molti sacrifici e le maglie strette del nostro bilancio, siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo per noi fondamentale di coinvolgere la più ampia platea di cittadini, circa l’80%, e questo grazie al lavoro di riduzione della spesa e al taglio degli sprechi. Sono certa che ancora una volta il Consiglio regionale dimostrerà senso di responsabilità per permettere di approvarla in tempi rapidi”.

Lo dichiara in una nota l’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Alessandra Sartore.

BUSCHINI: ASSUNZIONI PER L’ASL DI FROSINONE LA SANITÀ PROVINCIALE CAMBIA DAVVERO

“Le ventuno assunzioni tra medici, infermieri e OSS predisposte dall’amministrazione Zingaretti per l’Asl di Frosinone dimostrano, concretamente, il deciso cambio di passo in atto nella sanità regionale. Abbiamo tenuto duro, lavorando per mantenere i servizi ai cittadini pur con un occhio attento al bilancio per tagliare gli sprechi: la grande opera di risanamento svolta in questi due anni inizia a produrre i risultati voluti. Torniamo ad investire nel sistema sanitario della nostra Provincia per troppo tempo devastato da tagli indiscriminati. Abbiamo cambiato pagina e oggi, una sanità migliore, diventa possibile anche nel nostro territorio. Sono soddisfatto anche per l’attivazione dell’Unità di Terapia Neurovascolare, che ho sostenuto con forza durante la discussione dell’Atto Aziendale”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale e Presidente della Commissione Bilancio Mauro Buschini.

“Il ritorno alle assunzioni – spiega Buschini - è un fattore determinante per le strutture sanitarie, per i lavoratori del comparto e per i cittadini: questi ultimi hanno pagato a caro prezzo la carenza di personale nella nostra provincia come giustamente sottolineato nei giorni scorsi dal Dott. Cristofari. C’è sicuramente ancora molto da fare, ma l’era dei tagli è finita ed è invece iniziata quella degli investimenti. A fine anno, inoltre, per la sanità laziale si aprirà una stagione ancora più importante grazie all’uscita dal commissariamento della sanità regionale. Significa che dopo otto anni usciamo finalmente dal blocco del turnover così tornare a fare quella sanità che serve ai cittadini. Con Zingaretti inizia una nuova era, per una sanità migliore e più vicina alle persone”.

SANITA’, SIMEONE (FI): “LA ASL DI LATINA CHIEDE QUATTRO CARDIOLOGI, ZINGARETTI NE CONCEDE SOLO TRE E GLI OSPEDALI VENGONO DEPOTENZIATI

Tre cardiologi in arrivo nelle strutture ospedaliere della provincia di Latina. Una notizia anticipata qualche giorno fa accompagnata da squilli di tromba e dai soliti auto incensamenti. Il risultato è che oggi sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio, è stato pubblicato il tanto decantato decreto. Non essendo abituato a lasciarmi andare a facili entusiasmi ho letto attentamente quanto contenuto nell’atto a firma di Zingaretti e, come al solito, la realtà è ben diversa dagli annunci che l’hanno preceduta. Intanto la Asl di Latina aveva fatto richiesta di 4 cardiologi e ne ha ottenuti solo tre. Due cardiologi, stando quanto riportato nel decreto sono stati considerati dalla Asl di Latina fondamentali “per assicurare la gestione dei turni in modalità h24, l’assistenza al punto nascita e al complesso delle attività del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio di Fondi, sede di pronto soccorso, di primo livello della rete perinatale, nonché “spoke” per la rete emergenza pediatrica”. Altri due cardiologi, indispensabili “per assicurare il servizio di emodinamica dell’ospedale Dono Svizzero di Formia”. La Asl di Latina aveva richiesto due cardiologi per garantire i livelli minimi assistenziali per i servizi dell’ospedale di Fondi e due cardiologi per garantire l’operatività dell’emodinamica di Formia. Zingaretti ne ha concessi solo tre. E siamo curiosi di sapere quale dei due ospedali ora sarà operativo a metà offrendo servizi e assistenza a giorni alterni. Zingaretti e la sua maggioranza, ancora una volta, si sono sottratti al ruolo a cui sono chiamati. Non hanno scelto, non hanno selezionato le priorità e non hanno risolto nulla. Con tre cardiologi non hanno risposto né alle esigenze dell’ospedale di Formia né alle carenze dell’ospedale di Fondi. Da Zingaretti ci aspettavamo che, preso atto della impossibilità di rispondere alle esigenze avanzate dalla Asl di Latina tra l’altro non per eccesso ma certamente per difetto, avesse optato per rafforzare almeno uno dei due ospedali. Così non è stato e siamo costretti a prendere atto che, con ogni probabilità, l’emodinamica di Formia non sarà operativa h24 così come assicurato solo un mese fa e che l’ospedale di Fondi continuerà ad essere un malato terminale. I fatti, che costellano anche la stampa in questi giorni, confermano quanto sosteniamo da sempre, che Zingaretti rispetto alle esigenze dei cittadini e delle strutture sanitarie delle province si limita a voltarsi dall’altra parte. Nella provincia di Latina i pazienti, tra l’altro senza che sia effettuata alcuna distinzione sono stipati anche nelle sale di terapia intensiva. Al Santa Maria Goretti il pronto soccorso è in costante e crescente emergenza. Al San Giovanni di Dio di Fondi, a causa della carenza di personale, rischiano di essere chiusi i reparti di chirurgia e ginecologia paralizzando di fatto l’ospedale visto che il pronto soccorso sarà privato dei servizi di supporto. Siamo a ridosso della stagione estiva e, come accaduto lo scorso anno, per dare ai medici e agli infermieri la possibilità di andare in ferie si torna a chiudere i reparti, ad accorparne altri. Il tutto con una popolazione che arriverà a circa un milione di abitanti che si riverseranno sul litorale, e quindi nell’area del sud pontino, a cui di fatto non sarà garantita la giusta assistenza. E con la naturale conseguenza che tutti i pazienti si riverseranno nell’ospedale di Latina già incapace di far fronte all’ordinario. Risultato: abbiamo fatto dieci passi indietro anziché uno solo avanti. Riuscire a smentirsi da soli è cosa eccezionale e Zingaretti e la sua maggioranza sono maestri in questo”.Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

AGRICOLTURA; ABBRUZZESE (FI): CHIESTA AL PRESIDENTE VIII COMMISSIONE CONVOCAZIONE AUDIZIONE PER AGROALIMENTARE

“Ho scritto una lettera al presidente dell’VIII Commissione, Attività Produttive ed Agricoltura, Mario Ciarla e per conoscenza all’assessore all’agricoltura, Sonia Ricci per richiamare la loro attenzione sulla delicata tematica relativa alle numerose criticità in essere ne settore agroalimentare, che investe centinaia di imprese agricole del territorio”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e PMI.

“A tal fine, in questi giorni era stato attivato un tavolo tecnico alla presenza dell’Assessore Ricci, e le principali associazioni del settore, proprio per affrontare una serie di importanti e cogenti tematiche per il futuro dell'agricoltura laziale. Tra le quali, all'ordine del giorno c'erano:

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> lo stato di crisi in cui versa la zootecnia laziale con un prezzo del latte alla stalla bloccato ancora a 0,35 centesimi al litro, un prezzo insufficiente a coprire anche solo i costi di produzione; la procedura di sfratto nei confronti del Laboratorio ARAL (Associazione Regionale Allevatori del Lazio) di Maccarese, che mette a rischio una cinquantina di posti di lavoro e l'importantissima attività di controllo qualitativo svolta, a vantaggio della salute del consumatore; la regolamentazione operativa della legge sui danni da fauna selvatica ancora ferma alla sua

> approvazione il 25 febbraio scorso.

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> Come si evince, una serie di tematiche che avrebbero richiesto un approccio, da parte dell’Assessore certamente diverso, quindi più concreto e meno generico o dilatorio, comportamento che i partecipanti al tavolo hanno censurato e indotto ad abbandonare il confronto.

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> Di fronte a questa situazione di stallo, il Consiglio Regionale, luogo deputato alla trattazione dei principali problemi del territorio, non può rimanere inerte e insensibile, ma deve attivarsi per individuare soluzioni e i percorsi necessari per raggiungerle. Va rilevato che il comparto agricolo della Regione risulta ancora oggi, nonostante la crisi, un volano di sviluppo e di economia insostituibile, purtroppo però le criticità sono tante e mettono fortemente a rischio la sopravvivenza di numerose attività imprenditoriali del settore.

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> Per questo, consapevole dell’attenzione del presidente Ciarla per le problematiche agroalimentari del territorio, gli ho chiesto di convocare, nel più breve tempo tecnico possibile, una seduta della VIII Commissione al fine di ascoltare l’Assessore all’Agricoltura On. Sonia Ricci e le Associazioni di categoria del settore, per individuare soluzioni condivise ed efficaci che il comparto agricolo della Regione attende con ansia”. Ha concluso Mario Abbruzzese.

REGIONE LAZIO: SMERIGLIO FIRMA PROTOCOLLO PER ACCADEMIA DEL MARE

Il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, il Rettore dell’Università della Tuscia, Alessandro Ruggeri e il presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Pasqualino Monti, hanno firmato questo pomeriggio un protocollo d’intesa per la definizione del progetto esecutivo dell’Accademia del Mare. Il progetto prevede la realizzazione di un polo formativo integrato finalizzato allo sviluppo dell’occupazione, alla riqualificazione dei lavoratori e al sostegno delle aree strategiche della produzione e dei servizi del territorio regionale. In particolare verrà valorizzata la formazione delle professioni e dei mestieri legati al mare, alle aree portuali e costiere della Regione Lazio, oltre alla valorizzazione dei percorsi di alta formazione universitaria. L’Università della Tuscia ha in programma l’attivazione di una laurea magistrale in ‘Economia del Mare’ da affiancare ai corsi di laurea in Scienze Ambientali e Biologia ed Ecologia Marina.

Nel protocollo è previsto inoltre il coinvolgimento delle realtà istituzionali, sociali, economiche e produttive del territorio, oltre a quelle universitarie, intese come partners privilegiati per le azioni di “sviluppo della conoscenza”, con l’obiettivo della massima integrazione con gli stakeholders e i diversi attori del settore e del territorio. La Regione Lazio è pronta a investire nel progetto attraverso il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 per l’attivazione di percorsi formativi per i settori “occupabilità”, “adattabilità” e “alta formazione” nell’ambito dell’economia del mare e delle professioni collegate. Il Gruppo di Lavoro si pone l’obiettivo di predisporre un progetto esecutivo e definitivo dell’Accademia del Mare entro 120 giorni.

“Un progetto strategico per la Regione Lazio che tiene insieme due prerogative della nuova programmazione europea: la valorizzazione delle risorse produttive, economiche e paesaggistiche del territorio con un alto livello di formazione, sia per quanto riguarda le professioni ad alta specializzazione, che per le professioni storiche artigianali. Mettere in comunicazione questi due livelli di attività significa creare le condizioni per valorizzare le potenzialità del territorio e del tessuto produttivo in un contesto di sempre maggiore tutela del mare e del litorale della nostra regione” dichiara il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio.

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