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Regione, sessione europea del Lazio commissione approva atto di indirizzo

Approvato oggi con 4 voti a favore e 3 astenuti, in commissione Affari comunitari e internazionali del Consiglio regionale, presieduta da Piero Petrassi, l’atto di indirizzo alla Giunta regionale in materia di politiche e programmazione europea.

Approvato oggi con 4 voti a favore e 3 astenuti, in commissione Affari comunitari e internazionali del Consiglio regionale, presieduta da Piero Petrassi, l’atto di indirizzo alla Giunta regionale in materia di politiche e programmazione europea. Tale atto, approvato sulla base della proposta presentata ai consiglieri che con le loro osservazioni in corso di seduta ne hanno messo a fuoco meglio alcuni punti, consegue all’illustrazione, avvenuta nella seduta del 5 luglio scorso, della relazione informativa della Giunta al Consiglio regionale per l’anno 2015, relativa alla partecipazione della Regione alle politiche dell'Unione europea e prevista dall'articolo 11 della legge regionale 9 febbraio 2015, n. 1, chiudendo così la fase della cosiddetta “sessione europea”.

Con l'atto approvato oggi, la Commissione evidenzia l'importanza della relazione annuale e di monitorare l'iter delle proposte di atti legislativi europei ritenuti dalla Commissione di interesse prioritario per la Regione. In esso, si invita la Giunta a effettuare la ricognizione dello stato di conformità al diritto europeo dell'ordinamento regionale e a informare il Consiglio sulle risultanze della relazione inerente tale conformità. Inoltre, si invita la Giunta a informare il Consiglio sulle procedure di infrazione e sui casi di Eu pilot riguardanti la regione Lazio e a monitorare il recepimento statale della legislazione europea divenuta applicabile. In particolare su questo si sono soffermati i commissari di opposizione Silvana Denicolò, Gaia Pernarella (M5s) e Luca Malcotti (Cuoritaliani), che hanno chiesto una migliore precisazione dei chiarimenti da richiedere alla Giunta specie sullo stato delle procedure di infrazione e dei pagamenti in atto in conseguenza di quelle.

La Commissione ha invitato poi la Giunta a proseguire l'attuazione delle misure previste dai programmi operativi regionali a valersi sulla programmazione 2014-20 dei fondi strutturali di investimento europei e ha richiesto alla Giunta una costante informazione su questi programmi. Su quest’ultimo punto, Riccardo Valentini del Pd ha chiesto una precisazione della periodicità di questi oneri informativi. Ancora, la Commissione ha evidenziato la necessità di rafforzare gli strumenti per superare la difficoltà di accesso ai finanziamenti gestiti dalla Commissione europea da parte di enti locali, imprese e associazioni ed ha invitato la Giunta a garantire la partecipazione del Consiglio alle attività inerenti i fondi strutturali, attraverso la piena operatività della Cabina di regia.

Infine, l’atto invita la Giunta a partecipare insieme al Consiglio alla consultazione avviata dalla Commissione europea su un pilastro europeo dei diritti sociali, propone di integrare le politiche regionali con gli orientamenti espressi dalla Commissione europea in una serie di iniziative non legislative e ribadisce la necessità di definire modalità di lavoro fra le istituzioni coinvolte nella formazione e nell’attuazione della normativa europea tali da consentire una maggiore cooperazione tra Giunta e Consiglio, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro.

Presenti alla seduta, in apertura della quale era stato approvato il verbale della seduta precedente, anche i consiglieri Gian Paolo Manzella (Pd) e Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti).

BOLKESTEIN; ABBRUZZESE (FI): ZINGARETTI HA ABBANDONATO COMMERCIANTI AMBULANTI

“Il presidente della Regione Lazio, Zingaretti e la sua maggioranza hanno abbandonato i commercianti ambulanti. Per questo ho scritto un’altra interrogazione al governatore per sapere quali sono le determinazione che la Regione intende assumere nei confronti del governo nazionale per escludere definitivamente, il commercio ambulante dal D.lgs n. 59/2010 s.m.i., che ha recepito la Direttiva Bolkestein o quanto meno prorogare fino al 31 dicembre 2020 le scadenze stabilite dalla Conferenza Unificata Stato Regioni il 5 luglio 2012”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

“Di fatto la direttiva Bolkestein è un provvedimento che attua la direttiva Europea relativa ai servizi del mercato interno-secondo cui licenze e posteggi saranno assegnati con gare pubbliche dal maggio 2017 e che pone alcuni evidenti difficolta alle piccolissime imprese locali, poco competitive sui mercati troppo vasti e rischia di mettere in crisi il commercio ambulante su aree pubbliche. Nella discussione in aula di una mia precedente interrogazione, lo scorso 24 aprile, sempre sulla direttiva Bolkestein, il presidente Zingaretti per il tramite dell’assessore incaricato , rispose che la Regione si sarebbe attivata per a realizzazione di una sottocommissioen incaricata di approfondire questa tematica. Con la proposta di delibera di giunta 13085 del 9 settembre 2016 in cui si prende atto del documento unitario delle Regioni e Province autonome concernente le linee applicative in materia di procedure di selezione per l’assegnazione dei posteggi su aree pubbliche, la Regione ha disatteso i suoi impegni assunti in precedenza ed avviato l’iter per l’attuazione della direttiva Bolkestein nel Lazio. L’ente, dunque, ha preso atto delle decisioni altrui sulla base di un atto assunto da un organismo che non è , tuttavia, legittimato ad assumere decisioni. Secondo il Mise hanno competenza sull’applicazione della direttiva soltanto lo Stato e la Conferenza Stato-Regioni, non quindi la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. In sostanza la Regione Lazio ha assunto delle linee applicative non concordate con gli organismi legittimati.

Non è alcun modo pensabile che un atto di tale rilevanza che inciderà sull’attività di oltre 20.000 aziende ambulanti sul nostro territorio, non meriti, invece, secondo quanto ritiene Zingaretti, di essere concertato con le parti sociali, come sarebbe giusto ed anche doveroso.

Il mondo del commercio ambulante della Regione Lazio rischia di essere travolto o finire distrutto dal momento che le licenze delle aziende di questo settore saranno rimesse a bando nel 2017 ed alle gare potranno partecipare anche multinazionali e grandi imprese, col serio rischio che i mercati italiani saranno invasi dalle solite multinazionali, appunto, con i soliti marchi da centro commerciale, mentre gli attuali ambulanti in regola, vedranno vanificati i sacrifici di una vita”. Ha concluso Abbruzzese.

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