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Regione, Zingaretti: concorso per 34 primari, 11 nelle province. Nel 2015 283 assunzioni il triplo del 2014

Dopo 10 anni si avviano concorsi nazionali per individuare 34 nuovi primari nella sanità del Lazio. Andranno a coprire i posti vacanti alla guida di unità complesse negli ospedali della regione, soprattutto nell’area dell’emergenza, la cui...

Dopo 10 anni si avviano concorsi nazionali per individuare 34 nuovi primari nella sanità del Lazio. Andranno a coprire i posti vacanti alla guida di unità complesse negli ospedali della regione, soprattutto nell’area dell’emergenza, la cui operatività oggi è assicurata da professionisti con incarichi provvisori e individuati senza concorso. L’operazione avviene dopo l’adozione dell’Atto aziendale che, ridefinendo servizi e relativo fabbisogno ottimale di personale, ha permesso l’aprirsi di questa stagione di concorsi. Il decreto che autorizza l’assunzione di medici direttori di struttura complessa è stato firmato dal presidente Nicola Zingaretti ed ha interessato tutte le Asl delle province. L’ultimo provvedimento che prevede l’assunzione di ulteriori 70 unità di personale è stato firmato nei giorni scorsi. Sale così a 283 il numero delle deroghe autorizzate dalla Regione per assunzioni a tempo indeterminato di medici, infermieri e tecnici nelle Asl e negli ospedali del Lazio, il triplo di quelle concesse nel 2014 e che sono state 92.

“Il provvedimento sui primari risponde alle esigenze più urgenti e non rinviabili poste dalle Aziende sanitarie e ospedaliere del Lazio – sottolinea il presidente Zingaretti – l’attenzione è stata posta soprattutto al reperimento delle figure professionali apicali necessarie per garantire il funzionamento di servizi essenziali per la sanità del Lazio sia nella Capitale che in tutte le province. Le figure dirigenziali saranno reperite attraverso concorsi nazionali. Spero che a queste selezioni partecipino i migliori professionisti a livello nazionale e che ciò comporti l’immissione nel sistema di ulteriori professionalità di grande levatura. Tutto questo non avveniva da dieci anni. Inoltre, queste assunzioni si aggiungono alle 178, sempre a tempo indeterminato, relative a medici e infermieri già autorizzate nei primi sette mesi del 2015, arrivando a quota 283, tre volte in più di quelle autorizzate nell’intero 2014. Questi numeri sono una buona notizia perché offrono occasioni di lavoro e sottolineano, più delle parole, che la sanità sta cambiando nel profondo e in meglio e torna ad essere una risorsa. Il turn over non è superato ma certamente abbiamo conquistato margini più ampi di operatività. Siamo sulla buona strada”.

Segue elenco dei servizi che andranno a dirigere i nuovi primari con l’elenco delle Asl autorizzate ad espletare i concorsi.

FROSINONE: Ostetricia e Ginecologia.

RIETI: Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza, Ostetricia e Ginecologia, Centro di Salute Mentale.

LATINA: UTIC Emodinamica e Cardiologia DEA II°, Neonatologia e Ter. Int. Neonatale e Pediatria DEA II°, UTIC Emodinamica e Cardiologia DEA I°.

VITERBO: Servizio Veterinario, Ispezione Alimenti di Origine Animale, Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza Polo Ospedaliero.

SANITA’, SIMEONE (FI): “FELICISSIMI DEI CONCORSI PER I NUOVI PRIMARI, SPERIAMO SIANO IL PRIMO PASSO CONCRETO VERSO DEA II LIVELLO A LATINA E DEA I LIVELLO FORMIA”

“Il presidente Zingaretti continua a dare notizia, lo aveva fatto anche la scorsa settimana, dell’apertura dei concorsi per i primari del Lazio. Una notizia che non può che renderci tutti felici. Oggi, a quanto detto in precedenza, il presidente ha aggiunto qualche news spiegando che a concorso saranno messi anche il ruolo di primario per Utic Emodinamica e Cardiologia Dea II°, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale e Pediatria Dea II°, Utic Emodinamica e Cardiologia Dea I°. Immaginiamo che il Dea II° a cui si fa riferimento sia il Santa Maria Goretti di Latina e che il Dea di I livello sia l’ospedale Dono Svizzero di Formia. Immaginiamo perché oggi del Dea di II livello al Goretti di Latina c’è poco o nulla. Perché il Dea di II livello doveva essere realizzato, stando agli obiettivi fissati dallo stesso Zingaretti nella riorganizzazione della rete ospedaliera del Lazio e recepiti dal direttore generale della Asl di Latina, entro fine giugno 2015 ma siamo ad agosto e tutto è fermo. Nessun intervento strutturale o sulla implementazione della pianta organica ci risulta essere stato compiuto né tanto meno essere in previsione nel breve periodo. Immaginiamo perché anche per il Dono Svizzero di Formia gli interventi da mettere a punto per la realizzazione di un Dea di I livello, reale e non solo sulla carta, sono ancora moltissimi e perché ad oggi il personale è ancora insufficiente per garantire anche la piena operatività della cardiologia e dell’emodinamica fondamentali per il ruolo di riferimento per le emergenze e urgenze sul territorio. Per Formia, inoltre, dobbiamo procedere spediti sulla realizzazione del Policlinico del Golfo, così come previsto dal piano strategico della Asl di Latina, con la creazione di un ospedale nuovo e strutturalmente adeguato alle esigenze del comprensorio. Ma vogliamo essere positivi e leggere questo come un microscopico passo avanti sperando che tra qualche giorno, quando Zingaretti ci parlerà di nuovo dei concorsi per primari, scopriremo qualche azione in più per migliorare la sanità del Lazio e della provincia di Latina. Ci auguriamo intanto che il presidente abbia buona memoria, perchè a forza di scrivere la stessa cosa rischia di auto convincersi che i posti per i nuovi primari anziché 34 siano 102”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

SIMEONE (FI): “LA REGIONE DELLE PROVINCE AUTONOME DA ROMA, UNA SFIDA CHE INTENDIAMO VINCERE”

“Forza Italia riparte da idee chiare e realizzabili. Le riunioni che stiamo svolgendo, non ultima quella che si è tenuta qualche giorno fa all’hotel Ergife a Roma, dimostrano la nostra volontà di creare, con il confronto e il contributo di tutti, un progetto organico e complessivo che possa dare risposte ai cittadini e dignità ai territori che rappresentiamo. La proposta di creare una Regione delle province del Lazio, esclusa Roma, non è nata oggi e affonda le sue radici nella consapevolezza che sia arrivato il momento, come ha ben sottolineato in molte occasioni il coordinatore regionale di Forza Italia Lazio, Claudio Fazzone, di realizzarla. Roma è Capitale ed è nata grande, contiene oltre un terzo del patrimonio culturale del mondo, ed il Lazio ha bisogno della generosità della sua capitale. Ma oggi tutto ciò non basta più se vogliamo che quello che possediamo diventi ricchezza nazionale. Occorre una scossa, una coraggiosa riforma che non si può fermare ad una riduzione numerica delle Regioni italiane come proposto dal centrosinistra. L’obiettivo deve essere riorganizzare i territori, per aree omogenee, con Regioni che tornino a svolgere il proprio ruolo fondamentale, legiferare, devolvendo verso il basso le funzioni in modo da dare servizi più efficienti e vicini ai cittadini. Il principio che deve muovere la nostra azione non può incardinarsi sulla semplice riduzione numerica ma deve avere quale punto di riferimento l’efficienza e la sburocratizzazione. Sono questi i freni che oggi impediscono all’Italia e al Lazio di crescere e di affermarsi dando risposte alle imprese e ai cittadini. Serve una riforma che sia in grado di dare una svolta seria al sistema italiano che in Roma trova una delle sue roccaforti. Roma oggi è troppo grande per il governo di prossimità dei servizi ai cittadini ed è troppo piccola per il governo dei processi, ormai dilagati a scala regionale, nell'economia, nei trasporti, nell'ambiente e nell'urbanistica. La dimensione locale deve essere affidata agli attuali Municipi, trasformandoli in Comuni in grado di rispondere direttamente ai cittadini senza perdersi in rimpalli di competenze. Per questo dobbiamo lavorare per fare di Roma una Capitale autonoma, comprensiva della sua provincia, una Capitale - Regione al pari delle grandi capitali europee elevandola a rango superiore, svincolandola dalla potestà della Regione Lazio. Proprio come avviene a Berlino, che è insieme un Land, una capitale e un’amministrazione cittadina. Smantellare le attuali burocrazie regionali e comunali vorrebbe dire ricostruire ex novo una moderna amministrazione della Capitale, più efficiente e sburocratizzata con un beneficio di enorme portata per tutte le altre province del Lazio. La Regione Capitale dovrà riconquistare il prestigio, e avrà i poteri legislativi per migliorare l’amministrazione contando sulle proprie risorse, come tutte le altre regioni: quando chiederà allo Stato qualcosa dovrà dimostrare che è nell'interesse non solo dei romani ma di tutti gli italiani, che non riguarda l'emergenza quotidiana ma l'investimento sullo sviluppo. La capitale, infatti, non è soltanto il luogo dei Ministeri, ma il territorio della crescita, della cultura, delle opportunità che si trasformano in rilancio economico, occupazionale e sociale. Così nella storia hanno funzionato Parigi, Berlino o Londra. Così vorremmo funzionasse Roma ed il resto del Lazio come area omogenea capace di dialettica costruttiva con la Capitale e con il resto del Paese. Parlare di autonomia delle province rispetto a Roma non significa parlare solo di economia e amministrazione ma significherebbe riportare sui territori l’autonomia decisionale e le risorse per rendere concreti i progetti fondamentali per il loro rilancio. Una battaglia in cui crediamo con fermezza e che sarà perno dei nostri programmi elettorali a tutti i livelli”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

PARCO MUSICA, ZINGARETTI: “AUGURI A NUOVO CDA PER NUOVE SFIDE”

“Voglio rivolgere i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Consiglio di amministrazione di Musica per Roma. Insieme a tutte le istituzioni preposte abbiamo nominato professionisti di altissimo livello imprenditoriale e culturale che, sono certo, sapranno cogliere al meglio le sfide future e rendere ancora più competitiva una realtà riconosciuta ormai a livello internazionale, che registra incrementi di pubblico di anno in anno. Approfitto anche per ringraziare pubblicamente Carlo Fuortes: il suo lavoro, la sua passione e la sua competenza in questi anni sono stati fondamentali per l'affermazione dei successi dell'Auditorium di Roma”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

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