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Roma, dirigenti scolastici nuova interrogazione della senatrice Maria Spilabotte

La Senatrice Maria Spilabotte ha presentato una interrogazione al Ministero della Pubblica Istruzione e dell'Economia in merito alla retribuzione dei dirigenti scolastici.

La Senatrice Maria Spilabotte ha presentato una interrogazione al Ministero della Pubblica Istruzione e dell'Economia in merito alla retribuzione dei dirigenti scolastici. L'interrogazione nasce dal confronto avuto dalla Senatrice con i sindacati della scuola durante la manifestazioni indetta davanti la sede del Ministero dell'Istruzione le scorse settimane evidenziando come le retribuzioni dei dirigenti scolastici sono le più basse della pubblica amministrazione, soprattutto oggi a fronte di maggiori responsabilità introdotte dalla nuova normativa, ribadendo come, se è vero che vi è stato lo sblocco delle retribuzioni di risultato dell'anno passato è anche vero che quel fondo ha subito pesanti tagli. Inoltre persistono ancora troppe incertezze in particolare sullo sblocco dei contratti integrativi regionali, fermi al 2012, sui fondi complessivi e sul recupero delle somme mancanti degli anni pregressi (2012/13, 2013/14 e 2014/15) visto che i dirigenti devono ancora avere retribuzione di risultato, pagamento delle reggenze e, soprattutto molti dei nuovi assunti, retribuzione di posizione variabile. C'è poi da considerare che oggi i dirigenti scolastici in servizio sono 7.505: rispetto al 2011 abbiamo un minor numero di dirigenti (ridotto del 18 %) che fa funzionare un sistema scolastico aumentato nel numero di utenti e nella complessità e riceve una minor retribuzione".

L'interrogazione nello specifico chiede quali azioni i Ministeri intendono intraprendere per far si che fronte di un maggior carico di lavoro e di responsabilità i dirigenti scolastici vengono pagati di meno; restituire dal 2015/16 ai dirigenti scolastici tutta la retribuzione individuale di anzianità (RIA) dei dirigenti pensionati nel periodo precedente; pagare ai dirigenti scolastici le spettanze arretrate relative agli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015; 4) uniformare il comportamento dell'ufficio centrale del bilancio e degli uffici scolastici regionali così da evitare che si pervenga alla stipula di contratti integrativi regionali relativi alla retribuzione accessoria dei dirigenti scolastici (retribuzione di posizione e di risultato) che riducono la retribuzione dei dirigenti scolastici e incidono negativamente sul trattamento pensionistico e sulla liquidazione; avviare il confronto contrattuale con le organizzazioni sindacali per risolvere il problema della sperequazione retributiva interna ed esterna.

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