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Roma, il reato di omicidio stradale Sen. Spilabotte: Misura Civile attesa da tempo

Dichiarazione della Senatrice Maria Spilabotte: “Una misura di civiltà attesa da tempo da tutti i cittadini. La legge che istituisce il reato autonomo di omicidio stradale, inasprisce le pene per i pirati della strada (carcere fino a 20 anni con...

Dichiarazione della Senatrice Maria Spilabotte: “Una misura di civiltà attesa da tempo da tutti i cittadini. La legge che istituisce il reato autonomo di omicidio stradale, inasprisce le pene per i pirati della strada (carcere fino a 20 anni con le aggravanti per chi fugge) e introduce l’arresto obbligatorio in flagranza per chi si metta alla guida ubriaco o sotto l’effetto degli stupefacenti e poi provochi un incidente mortale è finalmente realtà. Una legge invocata per anni da familiari delle vittime dei pirati della strada e dalle associazioni che tutelano le famiglie vittime di incidenti. Si istituisce il reato di reato di lesione personali, con pene da 3 a 5 anni di carcere, con sanzioni ancora più punitive se il conducente è ubriaco o drogato, se non ha la patente o l'assicurazione e se vi è la fuga del conducente. Il nuovo reato di omicidio stradale inasprisce le sanzioni, raddoppia il termine per le prescrizioni, prevede l'arresto obbligatorio in flagranza, oltre ovviamente al ritiro immediato della patente. Questa normativa farà capire anche ai più distratti che quando si guida bisogna essere prudenti e chi causa incidenti in situazioni con elevato profilo di rischio pagherà il conto dovuto alla giustizia e che il reato di omicidio o lesioni da incidente stradale ha assunto una nuova dignità nel panorama della giustizia".

FIBRIOMIALGIA, LA SENATRICE MARIA SPILABOTTE SOTTOSCRIVE LA PETIZIONE SUL SITO CHANGE.ORG

La Senatrice Maria Spilabotte ha sottoscritto la petizione online sul sito Change.org per far riconoscere al governo la fibriomialgia come patologia invalidante. Spiega la Senatrice Spilabotte: "In Europa 14 milioni di persone soffrono di Fibromialgia, una patologia caratterizzata da dolori muscolari cronici e diffusi. Il Parlamento europeo, nel 2008, l’ha riconosciuta come malattia estremamente invalidante. Il governo italiano, invece, ancora non ha preso provvedimenti in merito, nonostante a soffrirne, in Italia, siano almeno in 2 milioni. La conseguenza è la negazione del diritto delle persone fibriomialgiche a una buona qualità di vita. Occorrono anche programmi interdisciplinari di sostegno individuale ed una formazione medica adeguata ed altamente professionale, in modo che la diagnosi precoce diventi più semplice e più rapida, così come le cure. Prima di tutto, però, occorre che l'Italia riconosca ai malati di Fibromialgia gli stessi diritti, nella cura e nell’assistenza, di cui godono i pazienti negli altri paesi europei e per questo, per sensibilizzare il Governo, ho sottoscritto la petizione online".
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