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Serrone, nuovi turisti e concerto la prima domenica del 2016 nel Presepe a Grandezza Naturale

Con due importanti iniziative turistiche si è chiusa la prima domenica dell’anno all’interno del Presepe Etnografico a Grandezza Naturale prima della chiusura con l’arrivo della Befana in parapendio a Serrone.

Con due importanti iniziative turistiche si è chiusa la prima domenica dell’anno all’interno del Presepe Etnografico a Grandezza Naturale prima della chiusura con l’arrivo della Befana in parapendio a Serrone.

Nel pomeriggio di domenica 3 gennaio sono arrivati nel borgo a Serrone, una cinquantina di persone facenti parte del gruppo Vivi Frosinone - Vivi La Ciociaria, che sono stati accompagnati dal loro presidente e ricevuti a Serrone dalla delegata alla cultura Antonietta Damizia che ha fatto loro da "Cicerone", facendogli ammirare dapprima il bellissimo panorama, poi il presepe installato nel borgo e la mostra dei Costumi di Teatro regalati da Bice Minori (BI.MI) di Roma al Comune di Serrone, costumi di una certa importanza perché indossati da grandi personaggi del teatro Italiano, non ultimo quelli indossati in Notre Dame de Paris nella prima esibizione romana e soprattutto l’abito di Giovanni Paolo II indossato durante la visita ai detenuti di Rebibbia e realizzato dalla signora Bice insieme agli stessi detenuti. Per loro è stata l’occasione anche di visitare la millenaria chiesa di San Pietro Apostolo, i fregi di Duilio Cambellotti posti sulla lapide dei caduti di Serrone e riportati nel libro i Montanari dello Scalambra ( libro che è stato donato agli organizzatori) e soprattutto i resti della Rocca dei Colonna, dopo di ché hanno potuto degustare all’interno del Belsito la Ciammella Serronese e soprattutto un buon bicchiere di vino Cesanese DOCG dei produttori locali. E’ stata per molti di loro una bella esperienza anche perché quasi tutti era la prima volta che venivano a Serrone a godersi un pomeriggio diverso tra cultura ed enogastronomia.

In serata, all’interno della splendida Chiesa di San Pietro Apostolo si è svolto il concerto della banda Musicale “La Forma”, egregiamente guidata dal M° Antonello Timpani, rafforzata da qualche elemento esterno, comunque un concerto molto efficace, perché, some ha detto il vice parroco Don Piero Isola anche questo è stato un forte momento di aggregazione e partecipazione. La banda presentata da Paolo Damizia che ne ha rifatto la storia dalla nascita nel lontano 1938, poi più volte spezzettata per diversi motivi e che ha visto anche la direzione del maestro Manlio Steccanella, che ha composto l’Inno dello Scalambra, che la banda ha magistralmente eseguito e potrebbe essere questo il vero motivo di unione tra il borgo e la frazione, visto che ormai anche questa storia deve finire perché i comuni si devono accorpare per necessità. Dal palco ha portato il saluto anche il Sindaco Natale Nucheli, ex alunno della banda, che poi si è perso nel crescere, accompagnato dall’assessore Bruno Pagliaro che ha parlato dell’importanza della formazione musicale che sta svolgendo la banda diretta dal maestro Timpani, professore al Conservatorio di Frosinone invitando i genitori a far frequentare di più questa istituzione, molto importante per il paese. Però, aggiungiamo noi, occorrerebbe anche rinserrare le fila, perché due bande al paese sono troppe e il sindaco dovrebbe farsi promotore per farle riunire in modo da creare un complesso unico che possa veramente formare giovani talenti musicali, come più di qualcuno sta facendo da qualche anno e che sta emergendo proprio da questa scuola.

Appuntamento martedì 5 gennaio in piazza plebiscito con la proiezione dei cortometraggi da “i 400 corti film fest a cura dell’Associazione Culturale 400. Il giorno 6 Gennaio per l’arrivo della Befana e dei Re Magi con il parapendio alle ore 12,30 in piazza Pais e alle ore 15 in Piazza Romolo Fulli. Mentre all’interno del Presepe a Grandezza naturale i ragazzi e le ragazze dell’associazione SerrOne 1 si affiancheranno con i loro costumi al Presepe a grandezza Naturale, creando di fatto delle scene vere soprattutto nel nucleo principale del presepe, per chiudersi il tutto, in Piazza Plebiscito, con una ricca polentata affiancata da un buon bicchiere di vino.

Giancarlo Flavi

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