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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Nord Ciociaria

Serrone, oggi è il giorno della trasformazione del Presepe Etnografico che finalmente si muove

Oggi, 26 Dicembre,  è il giorno in cui  il Presepe  Etnografico a Grandezza Naturale, installato nel borgo antico di Serrone,  sempre aperto notte e giorno, si trasformerà ed i manichini vestiti in modo semplice dei costumi degli anni 50, si...

Oggi, 26 Dicembre, è il giorno in cui il Presepe Etnografico a Grandezza Naturale, installato nel borgo antico di Serrone, sempre aperto notte e giorno, si trasformerà ed i manichini vestiti in modo semplice dei costumi degli anni 50, si trasformeranno in viventi, grazie all’apporto di “SerroneOne” che ha messo a disposizione i propri associati per fare l’operazione mutamento.

Così, a partire dalle ore 15 in poi chi vuole vedere il presepe in modo diverso e magari raffrontare anche i costumi può farlo e vivere un pomeriggio diverso.

La giornata si chiuderà con la polentata in Piazza che sarà realizzata dalle donne volontarie dell’Associazione Culturale “Serrone”

Il Presepe Etnografico a Grandezza Naturale è ormai un’importante tradizione Natalizia che a Serrone, si sta portando avanti grazie ai volontari dell’Associazione Culturale “ Serrone” guidata da Mario Prili e Tonino Serafini, i quali insieme ai loro collaboratori-volontari sin dal mese di Dicembre hanno dapprima impiantato, e oggi lo stanno seguendo, anche se intorno a questo presepe per creare turirmo manca la grande pubblicità, perché è un presepe che deve essere visto da grandi e piccoli perché è storia locale che deve essere tramandata e bisogna dire grazie a questi volontari che mettendo a disposizione il loro tempo anzitutto, poi i loro saperi hanno contribuito, affiancando lo scenografo Santi Migneco, che una ventina di anni fa su suggerimento dell’ex parroco Mons Mario Proietti Conti e del Sindaco di allora, Sesto Damizia, diedero vita a questa bellissima iniziativa che non può restare isolata come da qualche anno si sta facendo, privilegiando altre cose. E’ il presepe stesso che attira gente. E’il presepe stesso che fece venire a Serrone il TG1 e le altre televisioni, ecco perché intorno si devono inserire manifestazioni di spessore, quello di oggi è una piccola ma importante cosa, anche perché in primis movimenta altri volontari, ma in confronto a quello che si deve fare e comunque una cosa piccola. Si deve aprire la testa e non restare nel particolare di Serrone o La Forma, perché questi particolari non portano da nessuna parte. Occorre saper “sfruttare” nell’interesse collettivo quello che di buono ha il paese, esaltarlo come ad esempio Le Patacche, ( pasta di acqua e farina) La Ciammella Serronese (ne dolce ne salata buona con tutto) e il Cesanese DOCG che si produce in paese se si vuole uscire dalle solite piccole cose, che si servono a stare più vicini nel periodo natalizio, ma non portano turismo, per il quale è nato, anche grazie a Bice Minori, il Presepe Entografico a Grandezza Naturale. Occorre lavorare di più intorno a questo presepe, perché potrebbe essere veramente una nuova fonte di economia per il paese e per quei giovani che cercano lavoro. Insomma, trasformare il Presepe in modo stabile come richiamo turistico, insieme alla mostra di Costumi di Teatro, donati dalla sarta Bice Minori, questo potrebbe essere un volano turistico diverso e magari una volta al mese far girare una grande manifestazione culturale di vasto richiamo, alcune già vi sono, in modo che quando si arriva al Natale non si è sempre con l’acqua alla gola per trovare soldi per fare pubblicità massiccia s TV-Radio-Web-Carta Stampata e portare gente a Serrone che porta economia. La creazione di cantine tematiche con piatti specifici, ad esempio, potrebbe essere altra importante idea per richiamare giovani e meno giovani in paese o far studiare a qualche ragazzo/a il fenomeno del nostro presepe affinché ci faccia una tesi di laurea, sarebbe veramente interessante. Insomma, le basi ci sono manca solamente la volontà amministrativa di spessore per far decollare questo importante patrimonio.

Giancarlo Flavi

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