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Subiaco, da una lacrima è nato il museo vivente del “Borgo dei Cartai”

Una lacrima amara di un vecchio che non riusciva a capire la fine della Cartiera di Subiaco, voluta da Papa Sisto V, che per secoli aveva sfamato la Valle dell’Aniene, ma soprattutto la cittadina di Subiaco, ha fatto accendere a Marco Orlandi la...

Una lacrima amara di un vecchio che non riusciva a capire la fine della Cartiera di Subiaco, voluta da Papa Sisto V, che per secoli aveva sfamato la Valle dell’Aniene, ma soprattutto la cittadina di Subiaco, ha fatto accendere a Marco Orlandi la scintilla, per fare qualcosa per il paese, ma soprattutto per ricordare i vecchi e per il futuro dei giovani.

In occasione dei festeggiamenti dei 550 anni di stampa del primo libro in Italia del “Decameron di Cicerone”, che l’amministrazione comunale ha predisposto, è nato anche il museo del “Borgo dei Cartai”( con macchinari funzionanti) nel cuore della città grazie alla preziosa collaborazione del Comune di Subiaco che ha messo a disposizione un ex mulino, che si affaccia sul fiume Aniene, concesso dall’Amministrazione Comunale all’associazione “ Elice” ( una conchiglia che vuole racchiudere il tutto), museo con macchinari funzionanti , che è stato inaugurato dall’Abate Mons. Mauro Meacci.

Presso la Porta del Parco si è svolto il prologo dell’inaugurazione con la presentazione dell’iniziativa..

Mons Meacci, ha ringraziato l’Amministrazione Comunale per “l’intuizione felice” per aver saputo creare “un museo vicente”, insieme ad” Elice”. Gli ha fatto eco il giovane Sindaco Francesco Pelliccia, che abbiamo capito, e non è stato facile farlo passare in Consiglio Comunale, l’amore per la città della proposta che ci era stata fatta da Marco Orlandi e dalla sua associazione Elice, perché questo andava a rafforzare la cultura della nostra città, e anche l’economia e soprattutto per far ritrovare al borgo la sua autonomia ed ha ricordato quanto si sta facendo anche in collaborazione con l’Abbazia per festeggiare questi primi 550 anni di stampa del libro, per il quale è stato fatto un programma ad hoc e dove se ne parlerà all’Expo di Milano ed ad altre importanti fiere dei libro. A Milano è stata portata anche la ristampa del primo libro. L’ex Consigliere Regionale, attuale presidente della Comunità Montana, Luciano Romanzi, ha parlato finalmente si sta facendo sinergia tra enti e si ottengono questi bellissimi risultati. Poi il dott. Enrico Panzini ( commissario del Parco dei Monti simbruini) ha ricordato che” non c’è sublacense che non ha la “puzza di carta a dosso” a significare quanto sia stata importante la cartiera per Subiaco ed ha esaltato i cittadini che sanno fare e recuperare”.

Ha chiuso il proloco il Senatore Bruno Astorre, ha evidenziano che la collaborazione istituzionale è fondamentale e che il piano di assesto approvato dalla Regione per il parco dei Monti Simbruini fa passare dal momento dei vincoli allo sviluppo vero e funzionale e bene si inserisce questa bellissima iniziativa culturale-economica.

La sera è culminata con la consegna di una targa a Nello Tirabassi “gagliardo giovane” che nel lontano 1946, con la ripartenza della cartiera, che aveva subito danni con il bombardamento, grazie ai ferri raccolti soprattutto a Roma, era lui con il tatto delle mani a metterle nell’acqua calda a capire che tipo di carta stava uscendo. Insomma, un pezzo di storia straordinario che ha esaltato la serata

Poi tutti, insieme con il trenino lillipuziano a vedere la funzionalità del museo vivente e di come si stampava la carta una volta.

Museo che è già prenotato con la visita di studenti e che si prefigge di creare economia grazie alla bellezza, alla Storia e alla Spiritualità che offre la città di Subiaco.

Poi non mancano di vedere dalle finestre del miseo lo spettacolo di canoe sul fiume Aniene

Giancarlo Flavi

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