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Verona,   Ricci: grande curiosità al Vinitaly  per padiglione Lazio durante prima giornata. Successo per l'Acqua Fiuggi

Grande successo di partecipazione al Padiglione del Lazio presente alla 49^ edizione di Vinitaly, la fiera del vino e dei distillati in corso a Verona fino a mercoledì 25 marzo.

Grande successo di partecipazione al Padiglione del Lazio presente alla 49^ edizione di Vinitaly, la fiera del vino e dei distillati in corso a Verona fino a mercoledì 25 marzo. “Il settore vitivinicolo è un patrimonio importante per la Regione Lazio e noi vogliamo aiutare le imprese a crescere offrendo gli strumenti giusti per innovare, migliorare la qualità e farsi conoscere sui mercati”. Con queste parole l’assessore regionale all’Agricoltura, Sonia Ricci ha inaugurato ieri con l'Amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati, il Padiglione Lazio, 1600 mq di spazio espositivo in cui 51 imprese hanno messo in mostra il meglio della produzione regionale. Tanti gli appuntamenti che si sono susseguiti nella prima giornata della manifestazione. Le degustazioni offerte hanno avuto come protagonisti i felici abbinamenti dei vini con i prodotti tipici del Lazio: dalle bruschette condite con i migliori oli, alle varietà di legumi, ai tozzetti e alle nocciole, sapori unici capaci di raccontare l’antica tradizione dei nostri territori. Nel corso della giornata si è svolta anche la Prima edizione del Contest: Il Territorio in tavola a cui hanno partecipato gli studenti di due Istituti alberghieri, il Buonarroti di Fiuggi e l’Artusi di Roma. i ragazzi hanno gareggiato tra loro allestendo due tavole capaci di rappresentare al meglio, attraverso i prodotti agricoli e gli elementi scenografici, i territori loro assegnati. A vincere il primo premio è stato l’Istituto Buonarroti di Roma che ha ricevuto direttamente dall’assessore Ricci e da Rosati un diploma speciale e un buono acquisto di 500 euro, da spendere in prodotti tipici laziali presso l'Enoteca regionale Palatium di Roma. All’Istituto Artusi, secondo classificato, è andato il premio valido per un buono acquisto di 200 euro. “Il nostro obiettivo più importante – ha detto l’assessore Ricci durante la premiazione – è promuovere fin nel periodo della formazione nei ragazzi, la conoscenza e l’amore per i prodotti dei propri territori in modo che diventino i nostri più efficaci ambasciatori nel mondo, delle eccellenze enogastronomiche regionali”.

“Abbiamo un patrimonio tutto da valorizzare – ha aggiunto Ricci - il settore vino è tra i più importanti, con oltre 20mila aziende produttrici, 8 Strade del Vino, 5 Consorzi di tutela, 3 Docg, 27 doc e 6 igt. La Giunta Zingaretti intende tenere unite tutte queste realtà, per questo siamo qui al Vinitaly con Arsial, Agenzia del Turismo, 5 Gruppi di Azione Locale (GAL), Unioncamere Lazio, Camera di Commercio di Viterbo, Città Metropolitana di Roma, Provincia di Latina. Un’offerta che si traduce nella volontà di far conoscere il Sistema Lazio, di far scoprire un territorio, i suoi prodotti, la sua cucina, andando così ad alimentare un indotto che si sta dimostrando economicamente molto interessante per tutti, non solo per gli artefici del vino”.

“Stiamo lavorando – ha spiegato l’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati - con un unico obiettivo: sostenere il settore vitivinicolo nella nostra Regione e supportare i produttori per rafforzare la presenza dei vini del Lazio sul mercato. Esemplare è stata l’attività di profilazione dei vini, una raccolta dei dati scientifici sulle caratteristiche e qualità dei prodotti, un’opportunità per le aziende e, per la prima volta, totalmente a carico di un’istituzione. Abbiamo un desiderio: una ripresa economica che guardi alle imprese e al lavoro, ma sempre nel rispetto della dignità umana”.

FIUGGI PROTAGONISTA AL VINITALY DI VERONA

Per il terzo anno consecutivo Acqua Fiuggi torna protagonista, nel padiglione della Regione Lazio, del Vinitaly, il più grande salone internazionale dedicato al vino e ai distillati. Più di 4mila aziende da 24 Paesi, operatori specializzati attesi da 120 nazioni del mondo, in rappresentanza di tutti i continenti e oltre 90mila metri quadrati espostivi: sono i numeri della 49ª edizione della rassegna in corso fino a mercoledì 25 a Veronafiere.

Negli spazi dedicati a business, alla cultura e alla formazione nel settore vitivinicolo, non mancano iniziative collaterali, come Sol&Agrifood, rassegna sull’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, che attirano esportatori provenienti da Hong Kong, Cina, USA, Russia, Brasile, Australia, Canada Germania e Paesi del Nord Europa.

Una presenza, quella di acqua Fiuggi, che segue quella appena conclusa del Prowein che si è svolta a Dusseldorf e che fa da preludio al grande appuntamento milanese dell’Expò 2015. Fiuggi è presente nel Padiglione Lazio, 1600 mq di spazio espositivo in cui 51 imprese hanno messo in mostra il meglio della produzione regionale.

Fiuggi è stata protagonista del percorso sulle acque minerali "risorsa di benessere, cultura e storia" del territorio, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua del 22 marzo, della quale è stata sponsor per il secondo anno consecutivo. A tenere alto il nome della città anche i ragazzi dell’Istituto Alberghiero Buonarroti che hanno sfidato i colleghi dell'Artusi di Roma nella gara 'Il territorio a tavola', mettendo 'in scena' i prodotti più rappresentativi della loro terra in collaborazione con Arsial.

IL PVXINVM STA AL PROSECCO COME IL PROSECCO STA A CARPENE’

Le origini storiche ed etimologiche del Prosecco al centro di una ricerca condotta dagli Studenti della Fondazione ITS Cerletti e presentata stamattina al Vinitaly

Carpenè Malvolti e la Fondazione ITS Cerletti di Conegliano insieme al Vinitaly per ripercorrere la storia del Prosecco. Nel segno della continuità nella collaborazione tra la storica Azienda Spumantistica e la Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie per il Made in Italy del comparto Agroalimentare e Vitivinicolo, si è infatti tenuta questa mattina al Vinitaly presso lo stand di Carpenè Malvolti la presentazione - condotta magistralmente da Camilla Nata di Rai Uno - della seconda edizione del progetto Generazioni D.O.C.G., fortemente sostenuto dalla Quinta Generazione della dinastia più longeva della Spumantistica Italiana - Rosanna Carpenè, attuale Presidente della Fondazione - quale virtuoso esempio di impegno sociale e culturale in stretta relazione e coerente sinergia con i percorsi formativi dell’Istituto, per favorire l’alta formazione delle nuove generazioni e creare i presupposti per un loro futuro inserimento nel mondo del lavoro.

"La mia Famiglia - racconta Rosanna Carpenè - sin dal 1868 si è impegnata costantemente per l’affermazione del Prosecco interpretando, generazione dopo generazione con professionalità e lungimiranza, mutamenti ed innovazioni che hanno contribuito ad affermare ed amplificare il successo e l’immagine di questo Spumante su scala internazionale. La responsabilità storica di cui mi son fatta carico da quando ho assunto il mio impegno nell'Impresa di Famiglia, mi esorta all'innovazione continua nell'assoluto rispetto del passato e dei valori cardini insiti da sempre nella mission della mia Azienda: Scienza e Coscienza. L'evento che abbiamo vissuto oggi e che ha segnato un’altra tappa storica, va in questa direzione e onora tale impegno. Vuole essere un omaggio al mio bisnonno Etile, che nel 1924 per primo introdusse il termine Prosecco in etichetta. Con quella scelta pionieristica, era stato compiuto un atto di enorme rilevanza storica, culturale ed economica. Ed oggi, storia e futuro si sono incontrate dopo 90 anni concedendomi il privilegio di poter rivivere quel momento e determinarne uno nuovo con la nascita del PVXINVM, il nome primo e storico del Prosecco. Rendo altresì merito agli Studenti dell'ITS, per l'approfondito lavoro di ricerca che così lodevolmente hanno condotto. Se oggi - conclude Rosanna Carpenè - possiamo regalare alla storia questa nuova esperienza lo dobbiamo proprio a quei valori, che in Carpenè si tramandano di generazione in generazione e che per l’occasione odierna sono stati declinati in una semplice ma significativa equazione: il PVXINVM sta al Prosecco così come il Prosecco sta a Carpenè.”

Ad accompagnare gli Studenti – coordinati nell’attività di ricerca dai Professori Federica Bianchin e Luigino Barisan – il Coordinatore dell'ITS Cerletti Damiana Tervilli, che così ha commentato: "La Scuola Enologica interagisce proficuamente con la Famiglia Carpenè sin dalla sua istituzione nel 1876, essendo stato proprio Antonio Carpenè - il capostipite di questa longeva dinastia del Prosecco - a dare l'input affinché questa struttura vedesse la luce e trovasse la sua collocazione naturale proprio a Conegliano, nel cuore della terra del Prosecco di cui proprio Carpenè è stato pioniere. In tale prospettiva, sono fermamente convinta che il rapporto tra Istituzioni Pubbliche ed Imprese - finalizzato alla continua formazione culturale e professionale - rappresenti una risorsa imprescindibile per determinare il futuro delle nuove generazioni, per valorizzare le eccellenze territoriali nonché per lo sviluppo delle conseguenti dinamiche economiche, sociali e professionali. E nella fattispecie odierna, la risposta degli Studenti è stata immediata, entusiasta ed efficace, raccogliendo la sfida e stigmatizzando l’occasione del progetto di ricerca per capitalizzare una nuova esperienza all’interno del proprio percorso formativo, teso e destinato a partorire le professionalità del domani.”

All’evento ha apportato un mirabile contributo storiografico Fulvio Colombo - autore di diverse pubblicazioni sulla storia del Prosecco – che sollecitato sul significato storico del nuovo prodotto Pvxinvm, ha così affermato: ”Questo vino è un omaggio alla storia plurisecolare del Prosecco, da parte di un’Azienda, che di questa storia è parte integrante e inscindibile".

Una testimonianza altrettanto esemplare è giunta dal viticoltore Umberto Marchiori – tra gli interpreti più eccellenti della nuova generazione di Viticoltori nel Territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore - il quale sollecitato sul significato vitivinicolo della nuova creatura enologica della Carpenè Malvolti, ha così stigmatizzato: “La qualità di un vino è sostenuta unicamente dalla somma delle eccellenze dei fattori che lo compongono, e in questo caso la grande stoffa delle uve autoctone coltivate a mano e il metodo di spumantizzazione ne fanno un vino che lascerà un segno nella storia.”

A conclusione dell'evento è stato altresì riconosciuto il premio “Miglior Comunicatore del Vino 2015”, giunto ormai all’ottava edizione e che quest’anno è stato assegnato a Jancis Robinson - Master of Wine dal 1984 - considerata una dei migliori scrittori al mondo di materiale didattico ed enciclopedico sul vino, la quale in un messaggio indirizzato alla Famiglia Carpenè, oltre ai ringraziamenti di rito per il conferimento di questo ambito riconoscimento, ha così commentato: "E' particolarmente emozionante vedere il proprio lavoro riconosciuto in un altro Paese ed in particolare in Italia, tanto stimato per la sua grande tradizione vitivinicola ed enologica".

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