Ceccano, al Festival le bombe diventano musica - I proiettili suonano per la pace
12 proiettili della II Guerra Mondiale, 12 ordigni predisposti per dare la morte sono diventati strumenti musicali, tubolari per trasmettere, gioia, ricordi, sensazioni, memoria. E' accaduto in Piazza S. Giovanni a Ceccano per la serata del...
Poco prima del concerto il presidente del conservatorio Licinio Refice aveva introdotto il Lab in time, il laboratorio sul tempo, chiedendo al pubblico di immaginare la presenza in quella piazza di tutte le persone che nel tempo passato l'avevano frequentata, vissuta, segnata con le loro esperienze e di pensare a quanta ricchezza di umanità poteva essere rappresentata da quella Piazza, ieri sera vero
luogo dell'anima. Insomma un concerto di eccezionale valore, che ha visto anche la premiazione di Simone Buttà con la borsa di studio Francesco Alviti, riservata al percussionista diplomato con la votazione più alta. E poi tante emozioni, ricordi, storia, sensazioni, ritmi. Una grande serata di cultura, di amicizia, di speranza come il Festival Francesco Alviti vuole essere: quei proiettili di morte diventati strumenti musicali sono il segno tangibile di come sia possibile per l'uomo trasformare il male in bene. Sabato 28 giugno il Festival si sposta ad Amaseno: è il IV centenario della liquefazione del sangue di S. Lorenzo ed il concerto della Amaseno Harmony Show band sarà appunto nella cittadina di Lorenzo, che avvia con il Festival le celebrazioni centenarie.
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