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Ceccano, il consiglio comunale approva il bilancio senza aumento di tasse

L’Amministrazione Caligiore supera lo scoglio del Bilancio di previsione nei tempi previsti dal Governo, con una larga convergenza della minoranza, ma soprattutto senza nessun aumento delle tasse e dei tributi per la comunità.

L’Amministrazione Caligiore supera lo scoglio del Bilancio di previsione nei tempi previsti dal Governo, con una larga convergenza della minoranza, ma soprattutto senza nessun aumento delle tasse e dei tributi per la comunità.

Stefano Gizzi espone il bilancio

Per l’esercizio finanziario 2015, la massima assise municipale ha saputo responsabilmente pronunciarsi a favore dello strumento economico finanziario che l’Assessore al Bilancio, Stefano Gizzi, ha presentato a tutti i membri dell’attuale consigliatura facendo notare “che pur non avendo ricevuto i trasferimenti dovuti dal governo e gli oneri di concessione da ACEA ATO 5, l’Amministrazione comunale ha avuto come fermo obiettivo, quello di non aumentare ai ceccanesi l’addizionale Irpef, né tanto meno i tributi locali”. Una scelta voluta con forza e determinazione dal primo cittadino che“per la prima volta nella storia di Ceccano”, avvalendosi - come lui stesso ha specificato –“di revisori dei conti estratti a sorteggio e, quindi, non nominati politicamente, come purtroppo sempre accaduto in precedenza”, ha potuto contare su “una relazione che attesta la regolarità della contabilità comunale”. Un bilancio in cui Caligiore ha preteso l’assenza di quelli che lui stesso ha definito “giochi di prestigio”, tant’è che per “l’unica criticità rilevata ed ereditata dal passato, riguardante l’alienazione della scuola di Via Marano” ha personalmente proposto un emendamento, accolto con votazione favorevole dall’assise. Fatto questo che “consente ai ceccanesi di non avere un Comune trasformato in esattore, ma un ente che d’ora in poi opererà con parsimonia, sobrietà ed evitando sperperi”, curando come ha poi sostenuto Gizzi“una verifica delle disponibilità strumentali di proprietà del Comune, una stoppata agli sperperi finora lasciati correre e la costituzione di un inventario completo di tutte le attrezzature ed altro di possesso comunale”. Il Vice-Sindaco, Massimo Ruspandini, ha poi ricordato alla minoranza che il fatto di avere “fatto riacquisire dignità alla fontana di P.zza XXV Luglio, non è un fatto di ordinaria amministrazione, ma un obiettivo di decoro dovuto a tutta la città, visto che per ordinaria amministrazione le precedenti consigliature di centro-sinistra hanno sempre considerato il privilegio di amici a danno di altri”. Ruspandini ricorda infatti le tristi storie dei “lampioni installati fino alle case degli amici, facendo saltare le case degli altri, per poi proseguire subito dopo, oppure strade asfaltate davanti le case degli amici e voragini lasciate davanti a quelle degli altri”.É stata questa ha precisato il Vice-Sindaco “l’ordinaria amministrazione del piccolo privilegio di ieri, è lontana da quella che sarà il modello della nuova ordinaria amministrazione dell’era Caligiore”. Il Consiglio si è poi concluso con ampissima convergenza di tutti i presenti sulle linee programmatiche 2015-2020 presentate dal Sindaco e che hanno raccolto il pieno consenso dell’assise.

BELLA PROVA DI MATURITA’ PER LE MATRICOLE ELETTE NEL CONSIGLIO COMUNALE

“I lavori di questo Consiglio comunale rappresentano un momento storico!”. L’affermazione del Sindaco, Roberto Caligiore, mirata ovviamente all’importante passaggio legato all’approvazione del Bilancio di Previsione 2015, calza però a pennello anche per i neo-Consiglieri di maggioranza per la prima volta seduti in Consiglio e motivati, soprattutto nel difendere il proprio ruolo, davanti alle pungolature di alcuni consiglieri di maggioranza. Il primo a intervenire con circospezione è stato, Mauro Roma, neo-Consigliere delegato allo sport, il quale ha precisato “di non ritenere affatto sprovveduti i neo-Consiglieri, ma persone altamente preparate, tanto da avere sostenuto – riguardo ai revisori dei conti– con convinzione la modalità di nomina a sorteggio, rispetto al metodo politico attuato dalle precedenti amministrazioni”. E questo, Roma lo ha precisato “per assicurare terzietà e trasparenza soprattutto ai cittadini, nel momento più delicato che investe l’Amministrazione con l’approvazione del Bilancio di previsione”. Concetti ribaditi con grande tenacia anche dalla giovanissima Ginevra Bianchini, neo-Consigliere delegato alle pari opportunità, che ha precisato come “nonostante la novità del sorteggio dei revisori, nonostante il mancato pagamento degli oneri da parte di ACEA ATO 5, nonostante l’assenza dei trasferimenti da parte dello Stato, tutti noi Consiglieri dell’Amministrazione Caligiore abbiamo lavorato alacremente per ottimizzare i tempi e fare in modo che Ceccano avesse il Bilancio approvato nei tempi di legge e, cosa importantissima, senza aumentare in maniera coscienziosa – come invece hanno fatto altri prima di noi – le tariffe scuolabus, quelle delle mense scolastiche ed altri tributi”. Altro che “sprovveduti”, tutt’altro, visto che anche Federica Aceto, neo-Consigliere alle politiche giovanili, ha bacchettato pubblicamente il Consigliere di minoranza, Giulio Conti (PD) dicendo “che anziché seguire i lavori del Consiglio in un importantissimo passaggio per la comunità, preferisce stare all’esterno dell’aula seguendo i lavori di chissà quale altra commissione”. Preparazione, scaltrezza e nessun timore di dire la loro. Una sfida che i neo-Consiglieri hanno accettato in campagna elettorale e che ora continua nelle sedi istituzionali. Ha ragione il Sindaco Caligiore, per questo il Consiglio comunale può dirsi davvero “storico”.

L’OPERAZIONE DECORO CONTINUA CON IL MONUMENTO AI CADUTI DI NASSIRIYA

In una Ceccano accaldata e torrida, anche il monumento ai Caduti di Nassiriya torna al decoro. Restano sorpresi e, certamente, stupiti i ceccanesi che in questi giorni vacanzieri, stanno assistendo a quella che ormai sia in città che altrove è diventata l’”Operazione decoro 2015”. La seconda piazza più importante di Ceccano, vale a dire P.zza Berardi al ponte, dove insistono i giardinetti e il monumento eretto ai Caduti di Nassiriya ha recuperato a tempi di record la sua dignità. L’Amministrazione comunale, che sta raccogliendo ampi consensi per questa attenzione dedicata agli spazi pubblici cittadini, “è pronta a darsi da fare con impegno, senza far attendere – come ha detto il Sindaco, Roberto Caligiore – i cittadini che con noi condividono queste operazioni, tra l’altro, a gran voce richieste direttamente agli uffici preposti”.“L’attenzione nei confronti del bene comune – dice il numero uno di Palazzo Antonelli – non è affatto episodica e non lo sarà, perché crediamo che dopo decenni di incuria e disinteresse sia necessario dimostrare che noi amiamo questo paese e vogliamo che questo amore sia condiviso e condivisibile per tutti”. È ovvio che a Palazzo Antonelli per quanto si sta facendo, ci si aspetta il consolidamento di un appropriato senso civico da parte della cittadinanza ed anche “un rispetto che ai monumenti e ai giardini della nostra città – sostiene anche il Consigliere di ambito, Michelangelo Aversa – è giusto promuovere e sostenere dimostrando, noi Amministratori in primis, di tenere al nostro paese”. Chi in campagna elettorale ha avuto modo di guardare con attenzione la propaganda a sostegno dell’attuale primo cittadino, ricorderà un preciso slogan – “Io amo Ceccano” – che proprio Caligiore fece inserire sulla comunicazione diffusa allora. In ragione di ciò il Sindaco precisa di “avere scelto quella frase, sia perché mi portasse fortuna, sia per dimostrare poi nei fatti di mantenere la promessa contenuta nello slogan, confermando l’impegno che già nel decoro urbano abbiamo da subito messo in campo”. Un impegno che va mantenuto non solo da chi ne ha fatto propaganda elettorale, ma da chi questa città ogni giorno la vive e la frequenta. E qui il riferimento è, non solo ai ceccanesi, ma anche alle tante persone che per diverse ragioni – visite ai familiari, piccolo periodo di vacanze, passaggio casuale – a Ceccano bene o male ci passano.

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