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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Anagni, la Senatrice Spilabotte visita il presidio sanitario

Stamattina mi sono recata presso la struttura sanitaria di Anagni, - scrive la Sen. Maria Spilabotte- continuando così il tour di visite presso gli ospedali del frusinate iniziato qualche mese fa. Mi fa piacere di aver trovato una bella struttura...

Stamattina mi sono recata presso la struttura sanitaria di Anagni, - scrive la Sen. Maria Spilabotte- continuando così il tour di visite presso gli ospedali del frusinate iniziato qualche mese fa. Mi fa piacere di aver trovato una bella struttura con reparti all’avanguardia, grazie ai finanziamenti avuti in un passato recente, con personale attivo e molto motivato, ma che viene sottoutilizzata.

Non capisco cosa intende farne la direzione sanitaria a cui ricordo la posizione strategica di questa città, grazie alla quale può raccogliere migliaia di utenti che possono rivolgersi al servizio sanitario di Anagni. Ritengo che negli ultimi due anni questo presidio è stato fortemente penalizzato, l’attuale direzione sanitaria a rilento e con grande fatica ha espresso alcune proposte che sono rimaste però inevase. Si può fare molto di più, ci sono delle sale operatorie ristrutturate e perfettamente funzionanti in cui si possono svolgere interventi anche di piccola chirurgia migliorando di molto la qualità della vita degli utenti. C’è un centro di eccellenza di dialisi, per la quale la Regione ha speso cinquecentomila euro, riconosciuto da tutti, che andrebbe circondato di tanti servizi satelliti, senza creare vuoti intorno ad esso. Dieci posti di degenza nuovi, con letti e armadi stipati in una stanza, pronti ad essere utilizzati qualora venisse attivato il servizio di day surgery, day service. Manca un’ anestesista. Un ‘anestesista con prestazione occasionale per sei ore costa 360 euro al giorno, se si attiva il servizio per due giorni settimanali, può partire il day surgery, i dieci posti di degenza sono li pronti a costo zero, inoltre potrebbero essere effettuati diversi esami, tipo la colonscopia in cui si richiede la presenza di uno specialista del genere. Diecimila metri di spazi non possono rimanere abbandonati, quando servizi come per esempio per la disabilità infantile sono relegati in strutture private per le quali si paga un affitto. C’è tanto da fare ad Anagni e di questo chiederò conto alla direzione sanitaria lunedì 28 prossimo, quando mi recherò dalla Dr.ssa Mastrobuono che mi ha accordato un appuntamento sollecitato a suo tempo dopo la visita della struttura di Ceprano. Sappiamo che la dottoressa ha un mandato in scadenza ma sappiamo anche che è responsabile degli ultimi due anni di gestione della sanità in provincia e che sicuramente ci deve delle risposte. Inoltre la banca di Anagni ha dato la disponibilità di centomila euro per acquistare un apparecchio per la tomografia, servirebbero altri centomila che qualche altro investitore, tipo Confindustria, vorrebbe donare se solo avesse la certezza di quello che se ne vuole fare della struttura in oggetto. Bisogna attivarci da subito, con una battaglia senza se e senza ma, perché non si possono perdere queste risorse ma soprattutto non possiamo permetterci di non impegnarci affiche venga comprato questo apparecchio. Un altro aspetto è quello dell’attivazione di telemedicina, che una volta attivato a Frosinone, permetterebbe la lettura dei referti in tempi reali e tutti i giorni. E’ incomprensibile come una cosa del genere non sia stata ancora presa in considerazione. Piccole cose a costi zero che però sono state trascurate negli anni, mi auguro inconsapevolmente. E’ mio dovere rapportare il tutto alla direzione generale sanitaria e capirne di più. Se poi qualcuno ha intenzione di chiudere la struttura di Anagni, se la dovrà vedere con i rappresentanti territoriali, con i sindaci locali e con le istituzioni centrali come la sottoscritta che sarà sempre in prima fila.

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