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Anagni, consiglio comunale e bilancio; tutto secondo previsioni e prove non tecniche di avvicinamento

Con i due voti contrari dei consiglieri di opposizione Daniele Natalia e Alessio Fenicchia e la benevola astensione di Roberto Cicconi e Giuseppe De Luca, il consiglio ha approvato il

Con i due voti contrari dei consiglieri di opposizione Daniele Natalia e Alessio Fenicchia e la benevola astensione di Roberto Cicconi e Giuseppe De Luca, il consiglio ha approvato il

Anagni cons minoranzafondamentale documento finanziario. Votata all’unanimità la riduzione della Tari (tassa sui rifiuti) e dell’Imu sui terreni agricoli, proposta dopo l’incontro avuto dal Comune con le organizzazioni sindacali (mancavano le sigle di associazioni rilevanti come da norma, forse non invitate al tavolo programmatico). Queste le modifiche approvate ed in vigore: riduzione del calcolo da tre a una unità per famiglie non residenti; riduzione del 30% per abitazioni con servizio distante 500 metri; riduzione del 40% per nuclei familiari con presenza di portatori di handicap e invalidi civili al 100%; riduzione del 70% per nuclei familiari con reddito complessivo pari o inferiore a 12.000 euro; esenzione per studenti o lavoratori risultanti titolari di un canone di locazione in altre città. Per quanto concerne l’imposta sui terreni agricoli, il Comune ha ridotto l’aliquota da 7,60 a 4,60. Politicamente si è notato l’atteggiamento alla “volemose bene” di Cicconi, che da tempo viene dato come prossima stampella alla maggioranza. L’attrito di un Gruppo nei confronti di Floridi, protagonista di recenti gaffes (rotatorie), potrebbe accelerare l’atteso rimpasto e la rimodulazione della geografia partitica. Un affondo niente male è venuto da Daniele Natalia, il quale ha ottenuto la verbalizzazione sul “mancato inserimento e relativo riconoscimento tra i debiti fuori bilancio della sentenza esecutiva del contenzioso vinto dalla dipendente Elena Mortale che ha visto condannare il comune per circa 100.000,00€”. Natalia ha chiesto formalmente al Segretario comunale di verificare se e quando al Comune sia stata notificata l'esecutività della nota sentenza (da voci certe pare che già da molto tempo se ne sia a conoscenza) e perché non sia stata inserita tra i debiti da riconoscere e conseguentemente non siano stati adottati i provvedimenti di riequilibrio di bilancio. Ha ricordato il consigliere di Forza Italia che qualora non sia stato riconosciuto il debito "certo e conosciuto", quale una sentenza esecutiva, e conseguentemente adottato il provvedimento di riequilibrio di bilancio, ai sensi dell'art. 193 comma 4 del D. Lgs. 267/2000 l'effetto che ne consegue é come non approvare il bilancio preventivo. Una vera Spada di Damocle.

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