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Anagni, il Consiglio approva l’avviso esplorativo per l’ex deposito militare

Il Consiglio comunale, nella seduta di venerdì sera, ha approvato l’avviso esplorativoche ha come obiettivo l’acquisizione di manifestazioni di interesse, a livello europeo, per l’acquisto dell’ex deposito militare di Anagni. Si tratta di un’area...

Il Consiglio comunale, nella seduta di venerdì sera, ha approvato l’avviso esplorativoche ha come obiettivo l’acquisizione di manifestazioni di interesse, a livello europeo, per l’acquisto dell’ex deposito militare di Anagni. Si tratta di un’area di 187 ettari acquistata dal Comune nel 2009 dall’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Noto con un investimento di 6 milioni di euro.

L’argomento è stato introdotto dal sindaco Fausto Bassetta, che ha spiegato al Consiglio le motivazioni della scelta operata dall’amministrazione comunale, sintetizzabile in tre punti:

  1. a) la riqualificazione della zona, che si trova a ridosso della stazione ferroviaria;
  2. b) b)la nascita di nuovi posti di lavoro in un territorio gravemente interessato dalla crisi occupazionale;
  3. c) c) nuova linfa per le casse comunali, sofferenti di un forte indebitamento strutturale. Tramite l’avviso pubblico un comitato tecnico sceglierà il progetto migliore che sarà poi messo a bando, senza alcun vincolo da parte del Comune di Anagni.

Il valore dell’area è stato fissato a 12 milioni di euro, somma che in parte andrà a coprire i costi finora sostenuti (300 mila euro l’anno è la somma pagata per il mutuo dell’acquisto) per una proprietà che dal 2009 non ha portato alcun beneficio al territorio.

Il sindaco Fausto Bassetta ha ricordato che l’avviso pubblico, per come è stato concepito, eviterà speculazioni e favorirà progetti ecosostenibili. Si considerano compatibili con l’area, infatti, soltanto le seguenti funzioni: commerciale, direzionale, terziaria, ricreativa, naturalistica, didattica, espositiva, congressuale, agricola, sportiva, turistica, innovazione tecnologica.

L’area dovrà essere anche oggetto di bonifica, completamente a carico dell’acquirente.

Quanto stabilito dalla Giunta comunale prima e dal Consiglio comunale poi, ha ricordato ancora il sindaco, è in linea con il programma elettorale dove a proposito dell’ex polveriera si legge: “Il sito sarà destinato ad attività ecosostenibili, con particolare attenzione alla ricerca e all’innovazione, secondo parametri prestabiliti che assicurino trasparenza, corretto utilizzo dell’area e salvaguardia degli elementi naturali e ambientali esistenti. L’amministrazione comunale potrà anche avvalersi di bandi di concorso internazionali di idee, con particolare attenzione alla creazione di significative opportunità di lavoro, connesse con vari settori di sviluppo”.

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