Le rappresentanti sindacali Rsu di Cgil, Uil e Sas Cisl del presidio sanitario di Anagni, sempre in prima linea e impegnati da anni nelle battaglie a difesa dell'ex ospedale, denunciano “la inappropriatezza e l'inadeguatezza delle ultime proposte aziendali riguardanti l ' offerta sanitaria per i cittadini della zona nord della Ciociaria”.

Le stesse sigle sindacali, senza entrare nello specifico ricordano all'azienda, alla regione e a tutti i sindaci capofila Bassetta, che le necessità del nostro territorio sono ben altre e non dei semplici posti letto e ambulatori gestiti dai medici di medicina generale. “Da tempo attendavamo risposte che purtroppo non sono arrivate,dalle ultime promesse elettorali ci aspettavamo da parte di questa amministrazione una presa di posizione netta e decisiva, volta a girare completamente pagina, rispetto a chi invece questo ospedale non solo lo aveva chiuso,ma addirittura neanche difeso. Ora, dopo che qualche spiraglio si è aperto, anche a seguito della nomina del dott Massimo Natalia come coordinatore della struttura, chiediamo con forza che venga applicato ciò che è sancito dall’atto aziendale e invitiamo tutti i sindaci e le forze politiche a mettere in atto tutte quelle iniziative,affinché finalmente anche il nostro comprensorio abbia riconosciuto il Diritto alla Salute. Un diritto che passa ovviamente attraverso il mantenimento di ciò che c'è al suo interno e il ripristino di quelle attività interrotte da tempo e per le quali si faceva affidamento sull'ospedale provinciale, poi rivelatosi insufficiente e inappropriato. Abbiamo confidato nell'operato del sindaco Bassetta e in quello degli altri del comprensorio , ma a tutt'oggi, non si sono visti risultati.Le rappresentanti sindacali Rsu di Anagni, chiamano al rispetto degli impegni assunti in campagna elettorale e soprattutto al rispetto dei principi che tutelano i cittadini”.

Geronimo