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Anagni, polveriera il bando d’asta andato deserto Anagni Viva e Legambiente chiedono che sia data agli allevatori locali

C’è una strana coincidenza di tempi tra l’incendio del 16 agosto e il Bando d’asta, andato deserto alla scadenza del 29 luglio, per la presentazione di Progetti riguardanti la destinazione e la vendita della Polveriera, deliberata dl Consiglio...

C’è una strana coincidenza di tempi tra l’incendio del 16 agosto e il Bando d’asta, andato deserto alla scadenza del 29 luglio, per la presentazione di Progetti riguardanti la destinazione e la vendita della Polveriera, deliberata dl Consiglio Comunale nel marzo scorso -scrivono Anagni Viva e Legambiante-

Disastro annunciato, così si può definire l'incendio che il 16 Agosto ha interessato gran parte del territorio della nostra Polveriera, perché le Associazione Anagni Viva e il Circolo Legambiente di Anagni, più volte hanno rivolto al sindaco Bassetta l’appello affinché ristabilisse la convenzione con gli agricoltori e gli allevatori locali per l’utilizzo agricolo e pastorizio della vasta area di proprietà del Comune, che oltre al beneficio manutentivo avrebbe prodotto reddito derivante dall’affitto del terreno.

La concessione all'agricoltura e all'allevamento è una pratica esercitata per decenni dall'Esercito all’interno della Polveriera, che ha garantito la pulizia ordinaria del terreno dalle sterpaglie che si accumulano nel corso dell'anno ed ha preservato il deposito di esplosivi dal rischio incendi.

Di fronte alle secche risposte del sindaco, giustificate da fantomatici pericoli, le Associazioni Anagni Viva e Legambiente Anagni avevano formalizzato la denuncia del pericolo di incendi nella Polveriera, richiedendo la reintroduzione dell’attività agricola e di allevamento nell’area, con lettera del 16.4.2015 prot. N.0007359, indirizzata al Sindaco di Anagni, e lettera del 23 luglio 2015 prot. N.0014996, indirizzata al Comando VV.FF., al Prefetto di Frosinone, alla Protezione Civile di Anagni e al Sindaco.

Ancora una volta sono state parole al vento, liquidate sbrigativamente con riferimenti a rischi non sostenuti da verifiche documentate, almeno per quanto ci è dato sapere, infatti più volte, sino ad un anno fa, esponenti di Anagni Viva e di Legambiente sono stati autorizzati a visitare la Polveriera per accompagnare docenti universitari, tecnici , esponenti di cooperative, giornalisti, interessati a conoscere “dal vivo” uno straordinario patrimonio naturale, bene comune prezioso dei cittadini di Anagni.

Sulle cause dell’ incendio sapremo dalle indagini, ma quanto accaduto dimostra fondamentalmente l’ incuria verso i Beni Comuni lasciati nell’ abbandono per la testarda posizione assunta dai nostri amministratori di non permettere a nessuno l'accesso al deposito. Tale incuria è ancora più censurabile in quanto l’ Amministrazione ha aderito, primo Comune nel Lazio, al Regolamento di LABSUS per la tutela dei Beni Comuni, dando grande risalto alla scelta, rimasta finora sulla carta.

Ci chiediamo ora : chi paga l’intervento dell’elicottero antincendio, chi paga l’intervento del Canadair, chi paga l’intervento delle decine di volontari della nostra Protezione Civile e di quella dei paesi limitrofi che hanno rischiato per la loro incolumità, chi paga il danno ambientale alla fauna selvatica e alla vegetazione e il danno complessivo inferto al territorio?

E’ dovere del sindaco Bassetta rispondere a queste domande, sulle proprie responsabilità e su quelle dei tecnici e dei politici che lo affiancano, quantificando il danno al Patrimonio.

Quanto accaduto ieri, ripropone con forza il problema della destinazione, seriamente approfondita e ragionata, della Polveriera ma, nell’ immediato, sin da domani, è necessario provvedere alla

manutenzione non onerosa di questa proprietà pubblica, attraverso concessioni agli agricoltori e agli allevatori locali, in nome della sicurezza della popolazione, del rispetto e della tutela del territorio. Anagni,18 agosto 2016 Associazione “ Anagni Viva “ e Legambiente “ Circolo di Anagni”

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