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Anagni, Pompeo; il sequestro alla Marangoni non tocca il processo produttivo

Il presidente Pompeo: sequestro impianto di scarico marangoni, nessun fermo della produzione per l’intervento della polizia provinciale

Il presidente Pompeo: sequestro impianto di scarico marangoni, nessun fermo della produzione per l’intervento della polizia provinciale

In merito alle notizie comparse sulla stampa, riguardo al sequestro dell’impianto di smaltimento delle acque reflue della Marangoni da parte degli agenti della Polizia provinciale, in collaborazione con quelli del Corpo Forestale dello Stato di Frosinone, mi preme chiarire quanto segue. Il provvedimento adottato non tocca assolutamente il processo produttivo dell’azienda che continua regolarmente, come tra l’altro dichiarato dallo stesso direttore dello stabilimento anagnino Gerardo Megale. Dunque, i posti di lavoro, proprio per rassicurare gli addetti e le loro famiglie, sono tutelati, in quanto esulano dalla natura dell’intervento degli agenti della Polizia provinciale e del Corpo forestale che, ribadisco, riguarda il sequestro dell’impianto di trattamento delle acque di scarico, non dotato di autorizzazione. L’autorizzazione definitiva per il funzionamento del suddetto impianto, come giustamente riportato sulla stampa, compete alla Provincia, che la rilascia nel momento in cui sono state rispettate tutta una serie di adempimenti e certificazioni che chiamano in causa anche altri enti, oltre al nostro. Allo stato attuale, la Provincia ha dato parere favorevole al progetto preliminare dell’impianto, ma accorre, per la definitiva messa in funzione, che ci sia parere favorevole anche dell’Astral. Nel momento in cui tale parere sarà rilasciato, gli uffici del Settore Ambiente della Provincia di Frosinone concederanno il nulla osta definitivo. Tali procedure, va chiarito, servono non solo a garantire l’idoneità e la conformità dell’impianto di trattamento degli scarichi industriali, ma anche a tutelare l’ecosistema circostante, dunque la salute dei cittadini. Ecco perché bisogna operare nella certezza che tutta la documentazione sia in regola. Quanto all’intervento degli agenti della Polizia provinciale, la cui meritoria attività di difesa e controllo dell’ambiente e del territorio va evidenziata, sottolineata ed elogiata, senza entrare nel merito dell’indagine in corso, hanno agito nel pieno rispetto delle competenze e delle procedure da adottare stabilite e tassativamente indicate dalla legge. Antonio Pompeo – Presidente della Provincia di Frosinone

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