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Fiuggi, Battisti: la TAV non può essere trasformata a sistema regionale

Lettera aperta a Gino Bonanni alta velocità’ e acqua di Fiuggi di Gianfranco Battisti. Caro Gino, premesso che leggo sempre con molto interesse i tuoi articoli, li trovo appassionati, ricchi di proposte concrete e con importanti spunti di...

Lettera aperta a Gino Bonanni alta velocità’ e acqua di Fiuggi di Gianfranco Battisti. Caro Gino, premesso che leggo sempre con molto interesse i tuoi articoli, li trovo appassionati, ricchi di proposte concrete e con importanti spunti di riflessione.

Ad esempio, nell’articolo pubblicato nel numero di ottobre del nostro Giornale Fiuggi, nel quale chiedevi anche un mio intervento per una possibile fermata dell'Alta Velocità ad Anagni, ho trovato molto interessante anche la parte sull’Acqua di Fiuggi per la proposta PET, l’adeguamento non solo al pricing ma anche al packaging per rilanciare il posizionamento sul mercato.

Mercato delle acque minerali che come sai, è ormai considerato maturo con tassi di crescita stabilizzati e che vivono prevalentemente di comunicazione.

Venendo alla tua proposta di una fermata Alta Velocità ad Anagni, vale la pena fare alcune premesse e considerazioni; le reti Alta Velocità in tutto il mondo, nascono per connettere grandi centri urbani nella maniera più veloce ed efficiente possibile; come ad esempio sulla RM-NA l’obiettivo è quello di portala a 48’ contro gli attuali 70’ e la RM-MI con l’ingresso del nuovo treno ETR1000, che recentemente abbiamo presentato a Berlino, permetterà a regime e non nella fase di avvio (Giugno 2015 in coincidenza con EXPO2015), di coprire il percorso in 2h e 18’.

Vale la pena ricordare che l’Alta Velocità in Italia è stato il progetto infrastrutturale più importante dal dopoguerra ad oggi e sta cambiando le abitudini di mobilità degli italiani, pensa che dall’avvio del 2008 sono stati oltre 250 milioni i passeggeri che hanno viaggiato sui nostri treni.

A questo proposito ne approfitto anche per dirti che la nostra acqua è servita a bordo dei treni Alta Velocità sin dall’inizio del servizio e pensa quindi quanta visibilità ha avuto dal 2008 ad oggi considerato i grandi volumi di traffico.

Si tratta quindi di una grande opportunità di visibilità e valorizzazione del brand Fiuggi visto che ogni anno acquistiamo circa 500.000 bottiglie.

Per quanto riguarda la decisione di costruire l’Alta Velocità sulla direttrice dorsale del Paese, è stata determinata dal fatto che è li che si concentra il 65% della domanda di mobilità. Nel prossimo futuro ci saranno comunque sviluppi infrastrutturali anche sulla Napoli - Bari e Milano - Venezia.

Venendo al tema della stazione ad Alta Velocità ad Anagni, costruire o creare una nuova stazione AV, oltre a comportare costi elevati (ad esempio la nuova stazione AV Mediopadana di Reggio E. è costata 300mln di euro) deve essere giustificata da una domanda di mobilità molto alta e l’area Medio Padana, ad esempio, esprime un potenziale di domanda di oltre 3mln di passeggeri.

Certamente i costi per Anagni sarebbero molto più contenuti, ma sulla scorta della tua proposta ci sono altre città/aree urbane ad oggi come: Arezzo, Cassino, Frosinone che hanno anche lororichiesto una fermata AV. Questo trasformerebbe il sistema di collegamenti veloci in un sistema tradizionale quasi regionale con aumento dei costi industriali e di infrastruttura e si perderebbe cosi la naturale vocazione di servizio.

Sono certo che comprenderai il nostro punto di vista sullo sviluppo strategico dell’Alta Velocità in Italia ed approfitto per complimentarmi ancora con te per l’interessante articolo.

Con grande stima, Gianfranco Battisti

GIANFRANCO BATTISTI è il direttore della Divisione Passeggeri Nazionale e Internazionale e Alta Velocità di Trenitalia.

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Al fine di portare chiarezza al delicato tema che ha sollevato anche Federlazio, nella conferenza di fine anno, portando in evidenza il collegamento veloce, Cassino, Frosinone Roma magari adoperando la TAV.

Ecco a chiare note la risposta dell’esperto e responsabile delle Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti, che rispondendo ad un articolo sul mensile Fiuggi, ha scritto una lettera aperta ad direttore Pietro Martini ( che noi ringraziamo a sua volta per la gentile concessione del pezzo) con la quale si vuole fare chiarezza. Non è possibile per nessun motivo adoperare la TAV e quindi i collegamenti veloci, si possono fare solamente sulla linea ordinaria delle Ferrovie dello Stato, magari mettendo alcuni treni al mattino e per il ritorno da Roma. C’è il traffico che richiedono quattro treni? Questo il vero Rebus!

Giancarlo Flavi

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