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Mercoledì, 24 Aprile 2024

FrosinoneToday

Redazione

La DCM EVENTI vi spiega quali sono i Documenti necessari per il Matrimonio

Questa settimana vi parleremo dei Documenti necessari per il Vostro Matrimonio......la nostra Agenzia DCM EVENTI opera da molti anni nella Provincia di Roma e soprattutto nei comuni di Colleferro, Artena, Velletri, lariano,

Questa settimana vi parleremo dei Documenti necessari per il Vostro Matrimonio......la nostra Agenzia DCM EVENTI opera da molti anni nella Provincia di Roma e soprattutto nei comuni di Colleferro, Artena, Velletri, lariano,

Valmontone, Genzano di Roma Olevano Romano; nella provincia di Frosinone nei comuni di Ferentino, Anagni, Ceprano, Cassino, Ceccano, Boville Ernica, Sora, Veroli ; nella provincia di Latina nei comuni di Sermoneta, Formia, Terracina e per tutte le nostre coppie mettiamo a disposizione Il nostro tempo......siamo noi infatti che andiamo a preparare con loro i documenti necessari , togliendo agli sposi i pensieri della burocrazia!!!!

A tutti voi regaliamo utili informazioni che difficilmente troverete in giro.....buona lettura!!!!

Per il matrimonio non servono molti documenti.

Sostanzialmente vi verranno richiesti alcuni documenti dal comune ed altri dal parroco. Grazie all'introduzione dell'autocertificazione, tra l'altro, la burocrazia si è notevolmente ridotta e le procedure sono state semplificate. Vi consigliamo in ogni caso di prevedere un colloquio chiarificatore con il parroco o il comune circa un anno prima al fine di aver ben presente tutta la trafila che dovrete seguire ed evitare possibili sorprese: di norma l'iter si può completare in tre mesi (raramente fino a sei mesi). Muovetevi con largo anticipo se abitate in una grande città e desiderate sposarvi in una chiesa "prestigiosa", diversa dalla vostra.

Fate attenzione: i documenti, sia del Comune sia della Chiesa, hanno validità di 6 mesi!

Matrimonio religioso:

Il modo più semplice è quello di avviare l'iter partendo dai documenti richiesti dalla Chiesa. Fissate un appuntamento con il vostro parroco e lui vi spiegherà al meglio tutto quello che occorre per il vostro matrimonio. Tenete presente che il parroco non è un funzionario e che il matrimonio è un sacramento. Non andate dal parroco solo per sbrigare le faccende burocratiche ma vedetela come un'importante occasione per entrare più in rapporto con lui, soprattutto se sarà lui a sposarvi.

A lui dovete consegnare inizialmente i certificati di Battesimo e di Cresima reperibili presso la vostra parrocchia (che potrebbe essere diversa da quella in cui vi sposate). Segue quindi la formalità del Consenso religioso, dopo la quale vi viene consegnato il certificato di richiesta delle pubblicazioni da consegnare in Comune. Se le vostre parrocchie sono diverse, ricordate di far richiesta di pubblicazione in ambedue.

Per la Chiesa tutti i documenti saranno in regola se avrete consegnato anche l'Attestato di frequenza al corso pre-matrimoniale (anche compiuto in altra sede) e lo Stato dei documenti (vedere in fondo).

Matrimonio civile :

A questo punto dovete recarvi presso il Comune di competenza. C'è un ufficio preposto alla registrazione dei matrimoni. Occorre portare un documento di identità valido e sarà l'ufficiale comunale stesso ad indicarvi i documenti necessari che sono l'atto di nascita e il certificato contestuale (contenente informazioni anagrafiche).

Occorre quindi fssare una data per effettuare il Consenso. Si tratta di una procedura ufficiale tramite la quale il Comune registra la reciproca volontà di sposarsi: non è necessaria la presenza di testimoni; addirittura è possibile che si presenti solo uno dei due futuri coniugi, purché in possesso di delega firmata, copia della carta d'identità e del codice fiscale dell'altro e richiesta di pubblicazione rilasciata dal parroco.

A questo punto il Comune espone le pubblicazioni.

Le pubblicazioni storicamente hanno la funzione di far sapere a tutti che due persone si sposano. Un tempo si dice che le pubblicazioni fossero indispensabili per evitare che qualcuno in uno stato non consono si sposasse all'insaputa di tutti. Teoricamente, se qualcuno aveva qualcosa da ridire sul matrimonio poteva presentarsi dal parroco e bloccare la cerimonia. Oggi le pubblicazioni hanno un carattere perlopiù informativo e servono per dire al proprio paese che ci si sta sposando.

Al termine (dopo circa un paio di settimane) viene rilasciato il certificato di avvenute pubblicazioni, da consegnare al parroco, che provvederà ad esporre le pubblicazioni religiose in parrocchia.

Ricordate che se desiderate sposarvi in una Chiesa diversa dalla vostra, è necessario ottenere il cosiddetto Stato dei documenti: si tratta di una sorta di attestato da consegnare al parroco della chiesa dove vi sposate e rilasciato dalle vostre parrocchie.

Con l’entrata in vigore della legge Bassanini, D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, https://bit.ly/gMB2Un, l’iter burocratico per presentare la domanda di matrimonio si è molto semplificato.

Grazie all’autocertificazione, infatti, sarà il comune a procurarsi tutta la documentazione.

Questo non vuol dire che ci si può presentare un paio di giorni prima in comune o in chiesa e chiedere di essere sposati, ovviamente bisogna muoversi per tempo, perché comunque qualche pratica bisogna pur sbrigarla.

Promessa di matrimonio: Si scrive promessa di matrimonio, ma si legge fidanzamento ufficiale. La coppia grazie a questo passaggio “romantico-legale” abbandona di fatto i panni meno impegnativi dei “fidanzatini” per indossare quelli più maturi dei “promessi sposi”. La promessa di matrimonio ha una duplice valenza: romantica e burocratica. Il primo aspetto, quello romantico, è quello più legato alla sfera emotiva della relazione ed è quando l’uomo chiede ufficialmente alla donna di sposarlo con il rituale dono dell’anello. In passato, ma anche oggi alcuni perseverano nella tradizione, la promessa di matrimonio coincideva con la richiesta al padre della sposa della mano della figlia e con la conseguente legittimazione della nuova coppia all’interno della famiglia e della comunità. Da un punto di vista legale, invece, la promessa di matrimonio rappresenta il primo passaggio burocratico obbligato per ottenere il permesso di sposarsi. Per effettuare la promessa di matrimonio, quindi, è necessario presentarsi all'Ufficio Matrimonio di stato civile del comune con i propri documenti d’identità. Non è neanche necessario presentarsi in due, basta, infatti, uno solo dei fidanzati, con delega a eseguire le pubblicazioni su carta semplice firmata dalla persona assente e copia del documento di identità del delegante. Addirittura può andare una terza persona, con delega a eseguire le pubblicazioni firmata da entrambi i futuri sposi e copie dei documenti di identità dei deleganti. A questo punto gli incaricati comunali provvederanno ad elaborare tutta la documentazione necessaria per le pubblicazioni, che verranno poi esposte per 8 giorni alla Porta della Casa Comunale dei comuni di residenza di entrambi i promessi sposi. Trascorsi 3 giorni dopo il termine delle pubblicazioni, l’Ufficiale di Stato Civile, se non gli è stata presentata nessuna opposizione, rilascia il “nullaosta” al matrimonio e i due fidanzati potranno celebrare le proprie nozze entro 180 giorni dalla scadenza della pubblicazione, pena la decadenza di validità dei documenti. La promessa di matrimonio, sia da un punto di vista romantico, che da un punto di vista legale, non obbliga le parti a sposarsi, non esiste infatti alcun vincolo, se non quello morale. La promessa di matrimonio , soprattutto da un punto di vista legale, rappresenta una libera dichiarazione che non obbliga né a contrarre le nozze, l'art. 79 del codice civile, infatti, garantisce la massima libertà del consenso delle parti sino al momento della celebrazione, né a risarcire in caso di mancato matrimonio la parte lesa, se non per quanto previsto dagli artt. 80 e 81 c.c. Questo vuol dire che entro un anno è possibile chiedere la restituzione dei doni fatti a causa della promessa medesima ed è possibile chiedere i danni morali, solo se l’abbandono è avvenuto dopo le pubblicazioni e dopo avere, quindi, ottenuto il nullaosta matrimoniale. Pubblicazioni : Dal primo Gennaio 2011 sono cambiate le modalità di "affissione" delle pubblicazioni, si è passati dal reale al virtuale, ma non tutti i comuni si sono adeguati e a pagarne le spese potrebbero essere i futuri sposi. Sposine e sposini state attenti, perché il ministero della funzione pubblica ha richiamato i comuni italiani all’ordine e al rispetto dell’articolo 32 della legge 69/2009 (https://www.parlamento.it/parlam/leggi/09069l.htm) , che reca disposizioni finalizzate all’eliminazione degli sprechi. Vi starete chiedendo: "e a noi cosa cambia?" A partire dal primo gennaio 2011 gli albi pretori si sono trasferiti on-line e così anche le pubblicazioni di matrimonio, in pratica con l’entrata a regime della legge tutte le pubblicazioni effettuate su carta non hanno più valore legale.

Grazie a questa rivoluzione digitale, spariscono fogli e puntine, si riducono, appunto, gli sprechi e le amministrazioni pubbliche sono obbligate a pubblicare sul proprio sito Internet tutte le notizie e gli atti amministrativi che necessitano di pubblicità legale: bandi di concorso, permessi di costruzione, delibere del Consiglio e della Giunta comunale, elenco dei beneficiari di provvidenze economiche, ecc.

Anche le pubblicazioni di matrimonio devono quindi comparire esclusivamente su Internet e, in caso di inosservanza, e qui sta il problema, la cerimonia non potrà essere celebrata. Nessuno vi impedisce di sposarvi ugualmente, però, come avvisa il ministero: "il matrimonio non sarà nullo ne' annullabile, ma a carico degli sposi e dell'ufficiale di stato civile potrà essere comminata una sanzione amministrativa che va da 41 a 206 euro".

Verifichiamo quindi che il nostro comune sia al passo con i tempi e da un'indagine effettuata nei giorni scorsi in collaborazione con il Cnr e' risultato che finora solo 5.133 Comuni (pari al 66,80%del totale) hanno predisposto una sezione online dell'Albo pretorio.

Ricapitolando:

Bisogna presentarsi all'Ufficio Matrimonio di stato civile del comune con i propri documenti d’identità. Non è necessario andare entrambi, basta, infatti, anche uno solo dei fidanzati, con delega a eseguire le pubblicazioni su carta semplice firmata dalla persona assente e copia del documento di identità del delegante.

Addirittura può andare una terza persona, con delega a eseguire le pubblicazioni firmata da entrambi i futuri sposi e copie dei documenti di identità dei deleganti.

A questo punto gli incaricati comunali, accertato l’effettivo stato di libertà da vincoli di precedenti matrimoni e la reale consapevolezza di entrambi gli interessati, provvederanno ad elaborare tutta la documentazione necessaria per le pubblicazioni. Queste, con le generalità dei promessi e il luogo di celebrazione delle nozze, verranno poi esposte per 8 giorni alla Porta della Casa Comunale dei comuni di residenza di entrambi i futuri sposi.

Le pubblicazioni vengono esposte per rendere nota a tutti l'intenzione dei fidanzati di sposarsi, affinché chiunque ne abbia motivo possa opporsi, qualora, ovviamente, sussistano degli impedimenti di cui costoro siano a conoscenza o nel caso ci fossero altre gravi ragioni previste dalla legge.

Trascorsi 3 giorni dopo il termine delle pubblicazioni, l’Ufficiale di Stato Civile, se non gli è stata presentata nessuna opposizione, rilascia il “nullaosta” al matrimonio, in cui dichiara che quella celebrazione non ha impedimenti agli effetti civili e che i due fidanzati possono celebrare le proprie nozze entro 180 giorni dalla scadenza della pubblicazione, pena la decadenza di validità dei documenti.

Nel caso di matrimonio religioso il comune rilascerà anche un certificato di eseguite pubblicazioni per il Parroco o un’autorizzazione per il Ministro di Culto.

Tempi indicativi:

- documenti comune: 14 giorni

- pubblicazioni: 11 giorni(8 + 3)

Totale: 25 giorni e poi 180 giorni a disposizione per scegliere la data delle nozze Costi:

- pubblicazioni: se gli sposi sono entrambi residenti n.1 marca da 14,62 euro.

- pubblicazioni: se uno dei due non è residente n. 2 marche da 14,62 euro.

- per richiesta di matrimonio in altro comune n.1 marca da 14,62 euro.

- in caso di matrimonio religioso n.1 marca da 14.62 euro.

- per l'eventuale rilascio del Libretto Internazionale di Famiglia 0,26 euro.

Il rito Cattolico

Per il matrimonio religioso i tempi si allungano e vi consigliamo, quindi, di muovervi con molto anticipo, almeno 3/4 mesi prima della data prescelta.

Il primo passo è la scelta della parrocchia, non della chiesa, e il relativo corso prematrimoniale. La parrocchia potrà essere quella di lei, quella di lui o quella legata alla residenza dove i novelli sposi andranno ad abitare e, anche se poi ci si sposerà altrove, sarà il parroco di una di queste chiese ad occuparsi delle pratiche: corso prematrimoniale, consenso e pubblicazioni religiose.

Il primo passo è la scelta della parrocchia, non della chiesa, e il relativo corso prematrimoniale. La parrocchia potrà essere quella di lei, quella di lui o quella legata alla residenza dove i novelli sposi andranno ad abitare e, anche se poi ci si sposerà altrove, sarà il parroco di una di queste chiese ad occuparsi delle pratiche: corso prematrimoniale, consenso e pubblicazioni religiose.

Quando ci si sposa in chiesa sono necessari alcuni documenti:

1 - Il certificato di Battesimo (che viene richiesto alla parrocchia dove si è celebrato il battesimo)

2 - Il certificato di Cresima (da richiedere alla Parrocchia dove si è svolta la cresima, ma può non essere necessario se il registro parrocchiale ha annotato sul certificato di Battesimo anche la Cresima)

3 - Il Certificato di Stato Libero Ecclesiastico (deve essere presentato solo da chi ha vissuto fuori dalla Diocesi in cui avviene il matrimonio per un periodo di almeno un anno dalla data di compimento dei sedici anni; è una dichiarazione che si compie davanti a due testimoni nella Parrocchia di residenza e vidimata dalla Curia)

4 - l'attestato di partecipazione ai corsi prematrimoniale.

Il corso prematrimoniale si svolge presso gli uffici parrocchiali e si tratta di una serie di incontri in cui si affrontano temi prevalentemente etici, religiosi e psicologici della coppia.

E’ un corso a tutti gli effetti, ma non dovrete sostenere alcun esame, basta il giudizio positivo del sacerdote, che è contenuto nel suo consenso alle nozze.

Una volta ottenuto il consenso alle nozze dal parroco, verranno affisse le pubblicazioni religiose per otto giorni, comprendenti due domeniche, presso le parrocchie dei due sposi e se diversa presso quella in cui la coppia intende sposarsi. Scaduto il termine degli otto giorni il parroco rilascerà il certificato di avvenuta pubblicazione con cui presentarsi in comune per le pratiche civili ( vedi paragrafo su matrimonio civile).

Un’ultima eccezione è quella in cui la coppia voglia sposarsi in una chiesa differente, in questo caso il parroco che ha istruito le pratiche per il matrimonio rilascerà al parroco della sede prescelta lo stato dei documenti, che dovrà venire vidimato dalla Curia prima del passaggio di consegne, insieme al certificato civile di avvenute pubblicazioni.

Tempi indicativi:

corso prematrimoniale, consenso alle nozze e pubblicazioni religiose: 60 giorni

documenti comune: 14 giorni

pubblicazioni: 11 giorni(8 + 3)

Totale: 85 giorni per la formazione religiosa e i documenti civili e poi 180 giorni a disposizione per scegliere la data delle nozze Il rito Acattolico

Per i culti acattolici ammessi dallo Stato Italiano, occorre presentare in comune per la domanda di pubblicazioni la richiesta del Ministro di Culto con l'attestazione della nomina da parte del Ministero degli Interni Italiano.

Per chi vuole conoscerci di persona....inscriversi ai nostri corsi gratuiti ...chiederci informazioni sul nostro lavoro … Info@dcm-eventi.it Chiara 3396411900 Francesca 3663810448

La DCM EVENTI vi spiega quali sono i Documenti necessari per il Matrimonio

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