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Paliano-Anagni, incendio stabilimento ACEA. I controlli dell'aria andranno avanti tutta la settimana prossima

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Il controllo dell’aria avviato dall’Arpa Lazio in seguito all’incendio divampato ieri mattina, e domato dopo diverse ore dai vigili del fuoco, in un capannone industriale Acea, in località Castellaccio (Paliano)...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Il controllo dell’aria avviato dall’Arpa Lazio in seguito all’incendio divampato ieri mattina, e domato dopo diverse ore dai vigili del fuoco, in un capannone industriale Acea, in località Castellaccio (Paliano), proseguirà per tutta la prossima settimana. Lo ha reso noto l’Agenzia regionale di protezione ambientale che è intervenuta ieri, con il proprio personale, a seguito di una chiamata pervenuta alla Sezione provinciale di Frosinone. “Il personale dell’Agenzia – ha comunicato l’Arpa – ha installato, in prossimità dell’impianto, campionatori automatici per la rilevazione di PCB, IPA e diossina e per la rilevazione dei metalli su PM10”.

L’Arpa ha inoltre già avviato il campionamento di IPA e metalli anche dalle centraline della rete della qualità dell’aria di Anagni e Colleferro, per un controllo più allargato, oltre la zona coinvolta dall’incendio. Le risposte analitiche saranno fornite quanto prima.

Intanto, il consigliere comunale Pierluigi Sanna chiede spiegazioni al sindaco Cacciotti: "Ho deciso di chiedere al sindaco Cacciotti di scrivere all'ARPA ed alla ASL competente riguardo l'incendio. Sappiamo che il controllo dell’aria è stato avviato e proseguirà per tutta la prossima settimana. Sappiamo inoltre che l'ARPA ha installato, in prossimità dell’impianto di Castellaccio, campionatori automatici per la rilevazione di PCB, IPA e diossina e per la rilevazione dei metalli su PM10. Il Comune di Colleferro, per la grave situazione sanitaria nella quale versa la sua popolazione, ha bisogno di informazioni precise, ufficiali ed urgenti. La popolazione ha il diritto di sapere che tipo di materiali sono andati in fiamme a Castellaccio, in quali quantità, qual'è stato di preciso il percorso della nube nera, quali sono state le ricadute ed i rischi per la salute umana e animale e l'Amministrazione ha il dovere di comunicarglielo! Situazioni come questa sono il frutto della scelta scellerata dell’economia della “monnezza” in tutta la Valle del Sacco, non vanno assolutamente sottovalutate, anzi vanno scongiurate in futuro. Chi pensa ancora che l’economia delle nostre zone può girare attorno ai rifiuti è un folle che cammina verso il baratro.”

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