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Pastena, avvelenati a nostra insaputa dalla valle del Sacco. Attenti ai siti dismessi di Ceprano, Ferentino e Anagni

Mentre si tende a sminuire l’inquinamento prodotto dagli insediamenti industriali e a tacere sui presunti interramenti avvenuti durante la costruzione dell’alta velocità Roma-Napoli su http:/ /www.bonifiche.minambiente.it/ bacino del fiume Sacco...

Mentre si tende a sminuire l’inquinamento prodotto dagli insediamenti industriali e a tacere sui presunti interramenti avvenuti durante la costruzione dell’alta velocità Roma-Napoli su http:/ /www.bonifiche.minambiente.it/ bacino del fiume Sacco Verbale Conferenza dei Servizi di ridefinizione del perimetro del SIN del 12/02/2015 si scopre che vengono aggiunti nuovi siti inquinati fino ad oggi rimasti esclusi, in tutto o in parte, dai programmi di bonifica e che fanno presagire brutte sorprese per la ciociaria.

Le segnalazioni sono state annotate sul verbale della conferenza dei servizi tenutasi a Roma il 12 febbraio u.s. al Ministero dell’Ambiente.

Oltre alle situazioni già note, ulteriori richieste sono state avanzate dai comuni di Segni, Colleferro, Paliano, Ceccano e Frosinone ma le maggiori preoccupazioni sono state evidenziate dai rappresentanti di Ferentino e di Anagni, dove ci sono diverse aree industriali dismesse e per quanto riguarda il comune di Anagni anche l’ex deposito militare.

Ma è il comune di Ceprano che ha destato maggiori sorprese per gli innumerevoli siti ( ben nove, Valle Cupa, Ori Martin, Olivieri, DMT Industrie, Ecovie, Rodostar, Italtrattor, Latina Martin, Industria Pica) che avrebbero bisogno di interventi di bonifica stando ai dati in possesso degli amministratori locali.

Una vera polveriera, un inquinamento diffuso , localizzato nelle aree industriali tanto da compromettere la stesso sviluppo economico del comprensorio e che pone inquietanti interrogativi sull’efficacia dei controlli e sull’applicazione delle norme che avrebbero dovuto tutelare il territorio e salvaguardare la salute dei cittadini.

Il Ministero dell’Ambiente, che sta effettuando un nuova perimetrazione del sito di interesse nazionale bacino del Sacco, procederà alla verifica dei dati e con l’Arpa valuterà i valori delle analisi effettuate prevalentemente sul suolo e sulle acque senza escludere in alcuni casi la verifica delle polveri sottili e di altri inquinanti presenti nell’aria.

Per quanto riguarda il comune di Pastena dopo molti anni caratterizzati da indicibili difficoltà, abbiamo chiesto l’inserimento nel piano di bonifica del sito di “ colle castrese” che fu usato come discarica dei terreni provenienti dai cantieri della TAV. Dopo tanto tempo finalmente si intravedela possibilità di fare qualcosa di concreto per riparare i danni del passato.

Un importante passo in avanti che zittisce coloro che per paura e o per interessi personali hanno sempre avuto un comportamento ostile all’esecuzione delle analisi e contrario alla verifica del sottosuolo.

Il sindaco dott. Arturo Gnesi

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