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Valle Del Sacco

Artena, sospensione dell’incarico dirigenziale nella ASL Roma 6 per il sindaco Angelini Felicetto

Anche il segretario del PD provinciale Rocco Maugliani comunica la sospensione dal partito sia per lo stesso Angelini che per l'assessore Domenico Pecorari

“La Asl Roma 6 mi ha comunicato che già nella giornata di ieri è stata deliberata la sospensione cautelare ai sensi dell’art.74 CCNL dal servizio con contestuale sospensione dell’incarico dirigenziale e privazione della retribuzione a favore del dipendente dott. Angelini Felicetto, riservandosi l’adozione di eventuali altre determinazioni in esito all’acquisizione di notizie ulteriori da parte dell’Autorità giudiziaria nell’ambito dei provvedimenti cautelari disposti nei suoi confronti nella sua qualità di sindaco del Comune di Artena. La delibera, approvata nella giornata di ieri, è immediatamente esecutiva”.

Lo comunica l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

La nota del PD Provinciale

Ad intervenire sulla vicenda è il Segretario del PD provinciale Rocco Maugliani nella nota di seguito:

"È con profondo dispiacere e preoccupazione che abbiamo appreso delle misure restrittive di cui sono stati fatti oggetto fra gli altri il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici del comune di Artena, nell’abito di un’inchiesta giudiziaria condotta dal Tribunale di Velletri. Seguiamo la vicenda con la massima fiducia nelle autorità inquirenti, confidiamo in procedimenti rapidi in modo che le eventuali responsabilità possano essere accertate tempestivamente oltre ogni ragionevole dubbio e auspichiamo che le persone coinvolte possano dimostrare la propria estraneità a condotte illecite.

Come Segretario del Partito Democratico della Provincia di Roma , insieme al presidente della Commissione Provinciale di garanzia abbiamo deciso di dare corso nei confronti di Felicetto Angelini e di Domenico Pecorari ai provvedimenti cautelari di sospensione dal partito previsti in questi casi dalle disposizioni dello Statuto e del Codice Etico in attesa che la commissione si riunisca secondo le modalità consentite dalla fase per ratificarle perché, al netto delle vicende giudiziarie e della responsabilità penale che è personale e va accertata nelle sedi preposte, i tempi della politica sono diversi come diversa è la responsabilità politica che per un amministratore è collettiva nei confronti della propria comunità e non compatibile con la sussistenza di vicende e di condizioni che ne impedirebbero lo svolgimento nella pienezza delle proprie funzioni, anche considerata l’ampiezza dell’impianto accusatorio.

In ragione di questo e senza indulgere a nessun giustizialismo preventivo incompatibile con i principi di garantismo contemplati dalla nostra Costituzione ai quali come partito ci siamo sempre richiamati, ci auguriamo che le persone coinvolte traggano le conclusioni della situazione nella quale si trovano per potersi meglio difendere agli occhi della propria comunità."

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