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Artena, arriva il commissario ma la maggioranza va avanti ed il Tar condanna la minoranza

Giorni di grande fermento nella città Lepina. Niente elezioni anticipate, si resta in attesa del ritorno del sindaco Angelini

Sono giorni di grande fermento politico ad Artena. Nelle ore scorse la Prefettura di Roma ha nomitato il dott. Antonio Orecchio commissario Prefettizio con poteri di Sindaco e di Giunta dopo la sospensione del vice sindaco Loris Talone. Ma in questi giorni è arrivata anche la tanto attesa sentenza del Tar che ha fatto chiarezza sui turbolenti consigli comunali tra agosto e settembre scorso in cui c’era stata la discussione e l’approvazione del bilancio con il voto del vice sindaco.

In pratica il Tar ha dato ragione in toto alla linea difensiva della maggioranza dichiarando valide le delibere approvate ed ha condannato i consiglieri di opposizione ed i cittadini che avevano proposto il ricorso al pagamento delle spese legali.

In pratica adesso la maggioranza forte anche di questa ultima sentenza del Tar continuerà ad andare avanti con il potere di continuare a votare in consiglio in attesa del ritorno del Sindaco Angelini e grazie all’operato del Vice Sindaco Loris Talone che in questi duri mesi ha tenuta la barra dritta portando a termine importanti iniziative e lavori per il bene dei cittadini artenesi nonostante i ripetuti attacchi ricevuti sia sul piano politico che personale nelle ultime settimane.

La nota della maggioranza comunale

“Il TAR Lazio riconosce le ragioni del Comune e condanna i consiglieri di opposizione (e i loro parenti e amici) al pagamento di tutte l spese processuali”. Cosi i consiglieri di maggioranza del comune di Artena che poi proseguono:

“Ricorderete  che tra le decine di denunce ed esposti presentati in questi anni da questi signori c'era pure quella che denunciava il Prefetto perché non aveva sciolto il consiglio comunale che non aveva approvato per tempo il bilancio consuntivo 2020 e quello di previsione 2021.

Noi come amministrazione comunale siamo stati costretti a costituirci quali controinteressati. Non lo abbiamo scelto abbiamo dovuto farlo per difendere le nostre ragioni.

Appena domenica scorsa, in pubblica piazza, queste persone ci hanno rimproverato di aver sperperato soldi pubblici per difenderci dalle loro false accuse.

Bene ora dovrebbero fare un altro comizio chiederci pubblicamente scusa visto che hanno fatto una figura barbina e  dovranno loro pagare le spese processuali sostenute dal Comune.

Ci hanno denunciato anche per il voto espresso in consiglio comunale dal Vicesindaco quale sostituto del Sindaco.

La questione è molto semplice.

Nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, come nel nostro caso, tutti i consiglieri sono uguali. Non esiste nessuna differenza tra Sindaco, Assessore o Consigliere Comunale.

Infatti a presiedere è il Presidente del Consiglio e nel nostro caso il dott. Alfonso De Angelis. Bene, a parere di questi geni incompresi mentre il consigliere Pecorari Domenico può essere sostituito, dal primo dei non eletti, il consigliere Angelini Felicetto non può essere sostituito da nessuno!

Quindi ad avviso di questi signori/e, tra cui alcuni laureati anche in legge, ci sarebbero consiglieri di serie A e alcuni di serie B ( tra cui addirittura il Sindaco). E per loro tutto questo è normale e giusto, anzi di facile soluzione. Peccato che fior di Giudici della Magistratura  Superiore del TAR a distanza di settimane ancora non sciolgono la riserva.

Allora è facile dedurre che la questione non è così semplice né peregrina né malposta perché altrimenti avrebbero deciso in pochi giorni.

Poi potranno anche darci torto. E noi, state tranquilli, arriveremo pure in Consiglio di Stato perché la riteniamo questione di vera giustizia.

Intanto loro facciano pure i conti di quanto dovranno sborsare per rimborsare le casse comunali dei soldi fatti spendere alla nostra comunità per la loro incompetenza e supponenza”.

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