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Carpineto, dal 24 agosto al via il Pallio della Carriera con il treno storico

Cultura, tradizione, arte, gastronomia e passione: questi sono gli ingredienti del Pallio della Carriera di Carpineto Romano, giunto alla sua XXII° edizione. Un intero paese alla ricerca delle radici della sua bellezza e della sua storia. E come...

Cultura, tradizione, arte, gastronomia e passione: questi sono gli ingredienti del Pallio della Carriera di Carpineto Romano, giunto alla sua XXII° edizione. Un intero paese alla ricerca delle radici della sua bellezza e della sua storia. E come in

una fiaba: c’era una volta una ricca e nobile signora, Donna Olimpia Aldobrandini che decise di visitare il suo bello stato accompagnata da dame dai vestiti sgargianti e cavalieri dalle armi scintillanti, vescovi in pompa magna su cavalli cui facevano da corona popolani e streghe, briganti e sbirri. E alla bella Signora il suo Stato piacque così tanto che gli concesse il titolo di Ducato, lo abbellì e lo rese centro vitale di un’intera regione, facendovi accorrere i maggiori artisti dell’epoca, come Caravaggio, che dipinse il “San Francesco in meditazione”, sulle orme di Giulio Romano che anni prima aveva creato la “Flagellazione”.

“È vitale il recupero di questo momento storico” dice il sindaco di Carpineto Romano, Matteo Battisti “le tradizioni, la storia e la gastronomia sono un momento di aggregazione fondamentale per la nostra comunità”.

Da oltre vent’anni, il “Treno storico” ripropone il giorno in cui la Carpineto seicentesca iniziò a prendere forma: nel corteo oltre 400 figuranti accompagnano l’arrivo di Donna Olimpia Adobrandini con gli “Sbandieratori e i musici dei 7 Rioni storici” e le geometrie arabescate disegnate nel cielo dai loro vessilli. “In tutti questi anni con il Pallio” sottolinea il presidente dell’Ente Pallio della Carriera, Giancarlo Panetti “si è cercato di mettere in rete quell’insieme di attività che fino ad allora venivano svolte in maniera episodica e scollegata, dando vita ad un unico grande progetto culturale”.

In coda al Treno storico, l’arazzo del Pallio dipinto dal maestro Bruno Donzelli, ventiduesima perla di una collezione d’arte contemporanea unica: “Ennio Calabria, Daniela Romano, Ettore de Concilis, Ugo Attardi, Alessandro Kokocinski, Luca Alinari, Alberto Sughi, Aldo Riso, Orlando Gonnella, Franco Fortunato, Gino Guida, Ugo Nespolo sono solo alcuni degli artisti che hanno dipinto questi preziosi Palii, esposti anche a Pechino 2008” afferma l’assessore alla Cultura, Noemi Campagna “e grazie anche alle opere d’arte all’aperto, Carpineto si offre agli amanti dell’arte contemporanea come un piccolo museo a cielo aperto”.

Tutto ciò da oltre vent’anni non sarebbe stato possibile se i cittadini di Carpineto, riscoprendo la loro storia, “non avessero fatto nascere l’Ente Pallio, i 7 Rioni storici, le Hostarie Aldobrandine, gli Sbandieratori e musici e le sartorie: è grazie a loro che questa XXII° edizione del Pallio” conclude il sindaco Battisti “che testimonia la continua evoluzione e crescita della manifestazione”.

E per tutti sono aperte fino al 31 agosto le 7 Hostarie Aldobrandine, con i loro menù tipici e la loro ricostruzione di locande ed osterie del XVII secolo: “hosti” e “pastorelle” in costume seicentesco saranno pronti a servire su antiche stoviglie i piatti tradizionali della cucina pastorale lepina: pasta fatta in casa condita con sughi di carne, polenta con spuntature, salsicce, capretto, abbacchio; tagliolini conditi con il ricercato tartufo nero dei Monti Lepini. Un godimento a prova del palato del più esigente amante della cucina tradizionale.

Si ringrazia per le fotografie l’ “Archivio Storico Campagna” di Carpineto Romano

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