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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Valle Del Sacco

Carpineto Romano, i bovini in città animano il dibattito politico

Torna di moda l'annoso problema degli animali inselvatichiti che girano indisturbati per le vie cittadine

A Carpineto Romano, bella cittadina sui monti lepini famosa per le sue montagne e per le sue castagne, il tempo sembra essersi fermato a una ventina di anni fa quando al centro del dibattito cittadino vi era sempre la questione dei bovini vaganti che giravano indisturbati per le via cittadine e che erano diventanti pericolosi per la viabilità e per gli automobilisti.

In questi giorni il tema è tornato di attualità dopo le foto pubblicate sui social dai cittadini con i grandi bovini che bevono tranquillamente nelle fontane del centro storico. Se da una parte il sindaco Cacciotti parla di risultati notevoli nella cattura di questi animali inselvatichiti dall'all'altra il Pd lo attacca dicendo che la situazione non è del tutto migliorata rispetto al passato. 

La nota del Pd di Carpineto

"Ci vuole un bella "faccia tosta" a fare il post che ha recentemente pubblicato il Sindaco sui bovini vaganti. Ancora una volta si ricorre alla politica degli annunci. Ci chiediamo, visto che è residente a 150 chilometri di distanza a Trevignano sul lago di Bracciano, si è fatto un giro per il paese e nelle strade extraurbane per verificare quanti animali vagano indisturbati? Rispetto al passato oltre ai bovini sono presenti in un numero spropositato, anche, cinghiali oltre a tantissimi cani randagi". Cosi il Pd in una nota che poi prosegue: 

"Ogni tanto è importante rinfrescare la memoria perché sembra sempre di più di trovarsi di fronte ad una moltitudine di soggetti con la memoria corta che cadono dalle nuvole. In quel post si fa cenno ai fantasmagorici risultati di cattura dei bovini. Ricordiamo sommessamente che negli anni precedenti il fenomeno dell'abbandono era più grave perché legato agli irresponsabili abbandoni degli "ignoti proprietari" che hanno spesso avuto atteggiamenti minacciosi ed intimidatori, con risvolti legali, nei confronti degli amministratori del tempo.
Negli anni passati sono stati catturati centinaia e centinaia di capi di bestiame, ma il punto è che erano talmente tanti, quelli vaganti nel territorio, che nonostante le numerose e continue catture non si è riusciti a debellare definitivamente il fenomeno. 
Non si può cancellare con un colpo di spugna tutto ciò che è stato fatto in passato anche perché tutto quel lavoro ha contribuito a ridurre notevolmente la dimensione del fenomeno.  In un nostro precedente post abbiamo ricordato l'esempio emblematico di una cattura, quella del 28 febbraio 2015, quando in un solo colpo furono catturati e affidati 42 bovini indelvatichiti.

Allora abbiamo fatto scuola nella nostra Regione su accordi e protocolli con tutti i soggetti istituzionali competenti che l'attuale amministrazione comunale, nonostante i solleciti in Consiglio dell'opposizione, ha replicato putroppo tardivamente iniziando le catture, con un ritardo clamoroso, di due anni dal loro insediamento.  Siamo seri, sono trascorsi ormai quasi cinque anni all'insediamento dell'attuale amministrazione, e il fenomeno dei bovini vaganti che è un problema complesso un giorno verrà risolto; non si risolverà però con la bacchetta magica come affermava l'attuale Sindaco, quando era all'opposizione, ma nel solco di provvedimenti amministrativi già avviati da tempo dalle precedenti amministrazioni. Si sta infatti utilizzando il protocollo e il piano di contenimento che con grande fatica fu elaborato mettendo insieme Ministero della Salute, Ministero degli Interni, Regione Lazio, Città Metropolitana e Asl.

Se ci fosse un po' di onestà intellettuale questo dovrebbe essere riconosciuto. Nel frattempo, in questi anni, è scattata l'emergenza "cinghiali" e non si attivato nessun intervento efficace, anzi sembra che la nostra comunità sia stata lasciata inesorabilmente al proprio destino".

La replica di Progetto Carpineto 

"C’è poco da rispondere al post del PD di Carpineto: il livello degli argomenti è talmente basso che non suscita nessuno stimolo di confronto. La realtà sotto gli occhi di tutti è che il paese è stato liberato dal fenomeno dei bovini a spasso per il centro urbano da questa Amministrazione in soli 18 mesi dall’insediamento. Risultato che loro tentano in modo maldestro di disconoscere con qualche frase ad effetto tipo “in passato sono stati catturati centinaia e centinaia di capi di bestiame” citando poi (probabilmente) l’unico caso riguardante 42 soli capi. Fa veramente sorridere". Cosi gli esponenti della maggioranza consiliare di Progetto Carpineto che poi prosegue:

"Di disonesto intellettualmente vediamo solamente il goffo tentativo di strumentalizzare il problema dell’invasione dei cinghiali sapendo che riguarda i comuni di tutta Italia, con ungulati presenti addirittura sulle spiagge o nel centro della Capitale del mondo oggi amministrata da un “Sindaco amico”.
E per riempire qualche riga in più sui social si tira in ballo di nuovo la residenza del Sindaco. Bene, oltre ad informarli che esiste al governo della città una squadra di amministratori capaci che, insieme al nostro Sindaco, sono da 4 anni e mezzo quotidianamente impegnati al servizio della nostra comunità, ricordiamo al Pd di Carpineto che un Sindaco capace di stare seduto solo sulla poltrona dell’ufficio comunale, anche se per sole due ore al giorno dal 2009 al 2014, è costato alla nostra comunità oltre 50.000 euro che stiamo pagando noi cittadini alla società di cui è dipendente (per chi volesse approfondire basti cercare sull’albo pretorio del Comune la delibera di Consiglio comunale n. 42 del 28/09/2022). Tema, quest’ultimo, che avremo sicuramente modo di approfondire in seguito".


 

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