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Carpineto Romano, polenta e tartufo nero e olio pregiato: una goduria indescrivibile

Che goduria la polenta con il tartufo nero pregiato di Carpineto Romano. Ieri due blogger palianesi hanno vissuto l’esperienza di vestirsi co costumi d’epoca ed avere un ballo tutto per loro.

Che goduria la polenta con il tartufo nero pregiato di Carpineto Romano. Ieri due blogger palianesi hanno vissuto l’esperienza di vestirsi co costumi d’epoca ed avere un ballo tutto per loro.

E’ questo quanto abbiamo vissuto domenica mattina nel rione San Pietro a Carpineto Romano in occasione del “Tartufo in festa”, dove la nuova ed effervescente presidentessa del rione la Prof.ssa Maria Cristina Mancini (prima donna a ricoprire questa carica nel Rione lo vuole rilanciare attraverso i giovani) ha coinvolto i commensali in balli, canti e soprattutto ha convinto i due blogger internazionali di turismo esperenziale Claudia Bettiol e Gavin Tulloch a vestirsi e sfilare all’interno del convento di San Pietro (dove è ubicata anche la sartoria rionale) e dove due ballerini di taranta e saltarello li hanno "onorati" con i balli, per la loro vestizione. Inoltre, che dire di quelle meravigliose donne del rione che cucinano e che hanno preparato la polenta, la pasta, i dolci, o meglio le crostatina, con prodotti locali e che offrono alla fine del lauto pranzo, il cui costo vale da solo il viaggio nella terra degli Aldobrandini.

E’ stata una domenica davvero emozionale, di questo vive la città e di questo a livello internazionale la cittadina deve farsi conoscere. Basta spendere qualche migliaio di euro per mettere on line tutti i rioni in doppia lingua: italiano e inglese, sul canale preposto e far conoscere le emozionanti storie che offre la città per avere un importante supporto turistico di primo piano.

Giancarlo Flavi

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