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Carpineto Romano, presentato il Pallio 2014 del maestro Bruno Donzelli che esporrà le sue opere per tutto il mese di agosto

Si è rinnovato anche quest’anno l’antico rito dell’imbussolamento come codificato negli “Statuti” del 1556. Presso la chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, recuperata al culto grazie all’impegno e alla devozione dei contradaioli, alla...

Si è rinnovato anche quest’anno l’antico rito dell’imbussolamento come codificato negli “Statuti” del 1556. Presso la chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, recuperata al culto grazie all’impegno e alla devozione dei contradaioli, alla presenza del sindaco Matteo Battisti, del maestro Bruno Donzelli autore del Pallio 2014, degli amministratori comunali, delle autorità dell’Ente Pallio della Carriera e dei numerosi cittadini accorsi per l’evento si è proceduto all’abbinamento tra Rione e Cavaliere. Dall'urna settecentesca (nella quale si introducono 7 palle rituali), presenziata da un "notaro della terra di Carpineto", è emerso il seguente verdetto, che ha sorteggiato uno dei sette cavalieri usciti vincitori da una serie di prove equestri tra i "Cavalieri del ducato", svoltesi all’inizio di luglio

Rione Cavaliere Cavallo
1 Jo Curso Marco Toselli Margherita
2 San Gnaco Nico Pizzuti Mistero
3 Jo Laco Gabriele Dominizzi Theve
4 Sant’Agostino Marco D’Emilia Lady Alabama
5 Jo Moro Altieri Simonetti Jumper
6 San Pietro Fabrizio Lorenzi Tristano
7 Jo Casteglio Massimo Toselli Pippo

Mantenere viva questa tradizione rientra nelle corde di questa comunità” ha detto il sindaco Battisti “abbiamo raccolto un importante testimone di ormai quasi oltre cinque secoli: il nostro impegno è quello di infondergli altra nuova linfa vitale”. Fu infatti la Famiglia Pecci, stabilitasi a Carpineto da Siena nel XV secolo, che a imitazione della più famosa corsa senese, la ripropose, apportandovi alcune variazioni e conservando integre le caratteristiche proprie di una gara equestre riservata alle contrade cittadine. Subito dopo è stato svelato il Pallio 2014, ventiduesima perla di una collezione d’arte moderna unica in Italia: quest’anno sul tema della Corsa della Carriera si è cimentato il maestro Bruno Donzelli, artista di fama internazionale: “Carpineto Romano arricchisce così la sua preziosa collezione di opere d’arte moderna” ha affermato l’assessore alla Cultura Noemi Campagna “una collezione originale ed unica che sempre più attira l’attenzione degli studiosi e degli specialisti”. “A nome dell’Ente Pallio della Carriera” ha detto il presidente Giancarlo Panetti, “voglio ringraziare il maestro Orlando Gonnella, che ha fatto da tramite con il maestro Donzelli, portandolo qui tra noi questa sera. Per l’EPC e il Comune è un vero privilegio potersi fregiare della collaborazione di un artista di fama mondiale come lui”. Il Pallio è stato portato in trionfo in corteo per il centro storico, preceduto dagli Sbandieratori e Musici dei 7 rioni storici, per essere presentato a tutti i cittadini che lo attendevano davanti alla Chiesa della Collegiata, la piazza principale di Carpineto Romano. Qui Donna Olimpia Aldobrandini, discesa dal suo Palazzo, ha consegnato ai sette cavalieri che domenica 31 agosto si sfideranno nella Carriera, i sette “pugnali” con i quali infilare gli anelli, mentre domenica 24 agosto Donna Olimpia sfilerà per le vie del paese con il treno storico in costume seicentesco composto da oltre 400 figuranti. Le Hostarie Aldobrandine saranno aperte dal 20 agosto. Da questa sera 27 Luglio, ore 21,30 Si svolge presso la Bottega d'Arte "La Girandola" la personale del maestro Bruno Donzelli, autore del Pallio della Carriera 2014. La mostra si svolge con il patrocinio del Comune di Carpineto Romano e la sponsorizzazione de "Sandro Tucci - rappresentanze edili" La personale resterà aperta fino al 6 agosto 2014 Bruno Donzelli nasce a Napoli il 12 aprile del 1941. Giovanissimo partecipa a diversi premi fra i quali, nel 1960, al Premio San Fedele di Milano e al Premio Termoli, per essere poi presente, nel 1962, al Premio indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. Il 1962 è anche l’anno dell’esordio ufficiale dell’artista, appena ventunenne, sulla scena nazionale, esordio sancito dall’allestimento di una personale tenutasi alla galleria del Fiorino di Firenze. Innumerevoli e diverse, da questo momento, sono le sue partecipazioni a premi e mostre, collettive e personali, di respiro nazionale e internazionale a Venezia, Roma, Parigi e Barcellona. La produzione pittorica di Bruno Donzelli è suddivisa in cicli pittorici, tra i quali, si ricordi, “Ormare”, “Siparietti impertinenti”, “Specchiarsi nel cuore dell’Arte”, “Nuove piazze d’Italia”, “Morandina”,“Sironiana”. Il linguaggio pittorico di Bruno Donzelli è ironico e dissacrante, ricco di rimandi alla storia dell’arte del XX secolo. Utilizza i colori più brillanti e le forme più giocose per “leggere” gli ultimi cento anni del passato millennio. La sua struttura linguistica si è andata sviluppando nel tempo, con costanza e logica consequenziale, partendo da “Cobra” e “Pop”, passando attraverso un’ironica concettualità, guardando alle avanguardie storiche con le sue notissime “Orme mnemoniche”, ripristinando in chiave ipercromatica i motivi formali dei movimenti del Novecento, intessendo un serrato dialogo “le orme” di Picasso, Mirò, Boccioni, Warhol, Burri, Fontana e Kandinsky. Il linguaggio è ironico, dissacrante, i colori brillanti, vividissimi. La figurazione, al limite della fumettistica, è ludica e fresca. Nel 1989 crea alcuni lavori su ceramica, multipli e pezzi unici dipinti a mano. Si cimenta, nel 1991, anche nella scenografia con la realizzazione di costumi e allestimenti per lo spettacolo “Folli notti a Pietroburgo”, tratto da “le Notti Bianche” di Dostoevskij al Teatro dell’Orologio di Roma. Lo scoccare del nuovo millennio è poi occasione per la proposizione di una vasta mostra antologica a Caserta, tenutasi presso la celebre Reggia, mostra che si pone l’obbiettivo di ripercorrere, con sguardo critico, la produzione pittorica di Donzelli. Nel 2004 gli viene assegnato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, al Palazzo del Senato di Milano, il premio dell’Internazionalità. È del giugno 2002 la mostra antologica al Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, una sua Mostra itinerante in spazi museali in Spagna nel 2006/2007 ad Alicante, Valencia e Barcellona, mentre nel 2007 un’ampia mostra al Maschio Angioino di Napoli sarà curata da Gillo Dorfles. Al 2008 risalgono le personali d’oltre oceano a Miami, New York e Shangai.

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