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Valle Del Sacco

Bonifica Arpa 2, il giorno dei commenti e dei ricordi del sindaco Sanna, di Turriziani e di Pompeo

La giornata del 16 ottobre 2019 verrà ricordata per molto tempo non soltanto a Colleferro ma in tutta la valle del sacco. Non mancano però le critiche

La giornata di mercoledì 16 ottobre sarà ricordata per molto tempo non solo a Colleferro ma anche in tutta la Valle del sacco. La giornata in cui il Ministro Sergio Costa ed il Presidente della Regione Nicola Zingaretti hanno dato il via ufficiale alla bonifica Arpa 2, ovvero di quei terreni che si trovano all’interno della proprietà della Secosvim che oltre 15 anni fa furono inquinati con sostanze tossiche molto pericolose.

Un periodo buio che viene ricordato in questo modo dal Sindaco Sanna: “Ero un giovane studente del liceo il 23 novembre del 2005, quando migliaia di studenti si riversarono nelle strade della città per solidarietà con gli agricoltori colpiti in quei giorni dalla “valanga dello scandalo Lindano o BHCH. Ho sempre con me il ricordo indelebile del bestiame abbattuto, delle analisi sulla popolazione, dell’incubo della contaminazione, dei commissariamenti e dei ritardi che tutta questa storia porta con sé. Vedere oggi che, dopo ARPA, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Costa e del governatore Zingaretti viene consegnato alla ditta il cantiere di ARPA 2, è senz’altro emozionante. Si poteva fare meglio, si poteva fare prima ma al di là delle partigianerie e sopra le parti dobbiamo dire che oggi è una giornata storica perché: parte la bonifica. Si tratta di una vittoria, di una speranza che si concretizza, di un traguardo raggiunto grazie a tutte le comunità della Valle del Sacco. È proprio il caso di dire: a Colleferro iniziò il disastro, a Colleferro parte la rinascita”.

Per Turriziani (Unindustria Frosinone) importante il progetto di riqualificazione

“Va decisamente nella giusta direzione l’avvio dei lavori di bonifica permanente della Valle del Sacco, in modo particolare dell’area Arpa 2, del comprensorio industriale di Colleferro – dichiara Giovanni Turriziani Presidente di Unindustria Frosinone -   Si tratta di un progetto di riqualificazione ambientale importante ed auspichiamo ora che questo sia il prologo di tutta un’altra serie di provvedimenti che possano veramente rappresentare una svolta per l’intera area della Valle del Sacco e delle zone industriali che in essa ricadono. In particolare ci riferiamo alle ripercussioni della riperimetrazione, decretata a fine 2016, del Sito di Interesse Nazionale (SIN) “Bacino del Fiume Sacco” e delle relative procedure operative e autorizzative, tutte di carattere ordinario, che di fatto risultano bloccate da tempo. Molte aziende appartenenti ad Unindustria , dalle grandi, alle multinazionali, alle piccole e medie imprese – continua Turriziani – ubicate all’interno del SIN, denunciano giornalmente la situazione di stallo che stanno vivendo e che comporta un ritardo sistematico degli investimenti che ha come conseguenza ricadute negative sia da un punto di vista economico che occupazionale, peraltro, in un territorio, lo vogliamo ricordare, che è stato già riconosciuto Area di Crisi Complessa”. 

Le parole del presidente Pompeo

Quella di oggi (ieri ndr), con l’avvio ufficiale del cantiere di bonifica Area ARPA 2, nel comprensorio industriale di Colleferro, non può che essere considerata una tappa storica e attesa da anni, nell'azione di riqualificazione ambientale del terzo sito più inquinato d’Italia, la Valle del Sacco. Una ferita profonda, dolorosa e lacerante  che il nostro territorio porta sulla sua pelle, e su quella dei cittadini, da troppo tempo, anche a causa delle maglie troppo strette di un’odiosa burocrazia che, di fatto, ha impedito di intervenire in maniera tempestiva e risolutiva. È questa, dunque, l’occasione per ribadire, come già fatto in altre sedi e, da ultimo, in occasione dell’accordo di programma firmato nel marzo scorso in Prefettura, la precisa volontà della Provincia di far parte, insieme agli altri Enti coinvolti, della cabina di regia nell'impellente azione di recupero della Valle del Sacco, sottolineando la necessità di un intervento rapido nelle zone maggiormente inquinate del territorio provinciale, come quelle di Ceccano e Patrica. Non solo: in perfetto accordo con le parole del presidente Zingaretti, in merito alla necessità di restituire a quest’area una rinnovata vocazione produttiva, l’auspicio che mi sento di rappresentare è quello che, parallelamente, vengano messe in atto politiche regionali mirate a contrastare l’insediamento di nuovi impianti di trattamento, impattanti e/o inquinanti, la cui attività possa neutralizzare l’importante azione di bonifica finalmente avviata”.

È quanto dichiara il presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, in merito all'apertura del cantiere a Colleferro per la bonifica dell’area Sin Valle del Sacco alla presenza del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. 

Le critiche arrivano dal consigliere comunale Aldo Girardi

"Ma di quale data storica parlano? La vera data storica fu quella in cui, dopo quarant'anni e più di silenzio e di inerzia, si avviò la bonifica di Arpa Uno". A parlare è il capogruppo di Azione Popolare nel Consiglio comunale di Colleferro, Aldo Girardi. "Sono venuti in pompa magna a Colleferro Zingaretti e il ministro Costa per annunciare la bonifica di Arpa due. Uno spot elettorale per il sindaco Sanna. Intendiamoci, la bonifica di quell'area industriale inquinata dalle industrie chimiche  a partire dagli anni Cinquanta è una buona notizia. Solo che non ha niente di storico. Con l'amministrazione di destra, in effetti, furono avviate le caratterizzazioni e la bonifica della prima area. Tutto avvenne dopo aver fatto inserire Colleferro tra i siti da bonificare di rilevanza nazionale, la nomina di un commissario da parte del governo Berlusconi e un lavoro di regia del Comune per ottenere che i lavori di bonifica fossero fatti a spese della azienda. Insomma, allora si riuscì ad affermare, cosa non facile, il principio secondo cui chi inquina paga. Oggi è lecito chiedersi chi pagherà i pur indispensabili interventi. Saranno Regione e Ministero? E quindi, i cittadini?"

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