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Colleferro, M5S: “perché i sindaci invece di spaventare i cittadini non vanno a protestare in Regione”

Torna di attualità il tema della discarica colleferrina dopo gli ultimi eventi nella Capitale

Dopo il flash mob dello scorso settimana all’improvviso si torna a parlare della discarica di Colle Fagiolara. Ai sindaci ed alle associazioni ambientaliste replicano gli esponenti del partito di Grillo.

“Cari Sindaci dei Comuni della Valle del Sacco – si legge in una nota dei cinque stelle di Colleferro - con riferimento a tutte le attuali e passate dichiarazioni, riunioni, manifestazioni nonché flash mob, sdraiarsi sull’asfalto e quant’altro utilizzato per esprimere –  qualcuno con ostentata veemenza – tutta la Vostra contrarietà alla riapertura della discarica di Colleferro, noi del meetup Colleferro 5 Stelle rispondiamo che tutte queste suonate di campane in risposta a improbabili trombe nemiche avrebbero un senso se ci trovassimo davvero di fronte al pericolo che possa rinnovarsi quel disastro ambientale che tutti noi Cittadini di Colleferro abbiamo conosciuto e convissuto. Un disastro durato oltre venti anni che si era andato ad aggiungere a quello delle fabbriche.

Ma la storia di quel disastro è stata chiusa con tanto di lucchetto tricolore apposto il 16 gennaio 2020 proprio da uno di Voi, il sindaco di Colleferro, e dovrebbe quindi essere pronta per l’archiviazione definitiva una volta avviato l’iter del post mortem.

Quindi, cari Sindaci, di cosa si sta parlando? Perché ancora allarmate i cittadini con lo spauracchio del ritorno del Mostro? Ma se il pericolo della riapertura effettivamente sussiste, perché tanta contestazione nei confronti del sindaco di Roma e mai una protesta o anche una singola parola all’indirizzo del presidente di Regione Zingaretti?

Eppure per legge, e come confermato dalla recente sentenza del TAR, l’ultima parola in merito spetta alla Regione Lazio. Se ci sono dubbi sull’autorizzazione alla chiusura della discarica da parte della Regione, si spieghi in modo documentato e limpido a noi Cittadini su cosa si fondano i timori da Voi espressi.

Perché una cosa è certa: se la chiusura del 16 gennaio 2020 della discarica fu davvero autorizzata dalla Regione in via definitiva, nessuno, neppure il sindaco della Capitale, potrà mai sperare di potervi conferire anche un singolo sacchetto.

Ma se così non è, il difetto sta in Regione ed è lì che, indossando la fascia tricolore, dovreste recarvi e bussare anziché andarvi a schierare davanti al cancello di una discarica chiuso da un catenaccio lasciando immaginare ai Colleferrini, come in una scena da “deserto dei tartari”, l’arrivo di una fantomatica orda di puzzolenti camion provenienti da Roma capeggiata da Virginia Raggi.

Quali Cittadini di Colleferro nonché abitanti della Valle del Sacco, chiediamo più chiarezza e meno teatro”.

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