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A Colleferro Covid e polemiche vanno a braccetto

Nei giorni in cui il numero dei positivi è tornato a salire il sindaco Sanna spiega che: “la situazione è sotto controllo”

In questi ultimi giorni nella cittadina di Colleferro non si parla solo dell’aumento del numero di positivi al Coronavirus con cifre che si aggirano intorno alle 80 persone, ma anche dell’iniziative come la Festa del Cioccolato che ha riportato la gente in strada e che è stata criticata da alcuni esponenti dell’associazione di commercianti per la modalità con la quale è stata fatta e per logistica.

Il sindaco Sanna in una lunga riflessione postata sui social fa chiarezza e cerca di riportare una certa tranquillità.

“Facciamo un po’ il punto sul Covid: I casi in città sono in aumento e occorre fare attenzione e rispettare le regole, come sempre. La pandemia è una guerra e non uno scherzo.  Detto ciò – scrive il primo cittadino su facebook - per merito del vaccino, la quasi totalità delle persone contagiate non è in condizioni gravi e nessuno dei positivi risulta ricoverato in ospedale, ne in terapia intensiva.  

I casi si fanno più numerosi nelle scuole sia per via del fatto che a diffondersi è la “variante delta” sia perché naturalmente i bambini iniziano ad essere l’unica fetta di comunità rimasta scoperta dalla copertura vaccinale. Ad oggi comunque si registrano nella popolazione scolastica percentuali molto basse, per fortuna, e sarà la Asl a chiedermi eventuali ordinanze allorquando le percentuali dovessero salire. 

Mi sento di poter dire che la Asl continua a tenere sotto controllo la situazione, che non è allarmante.  La Asl concorda con le dirigenze scolastiche le azioni da intraprendere e poi le condivide anche con noi al comune. Noi, dal canto nostro, abbiamo dato disponibilità su ogni richiesta che la Asl vorrà farci sia sulle scuole sia sulla città in generale. Gli scuolabus vengono regolarmente sanificati e come comune sosterremo tempestivamente ogni richiesta utile che verrà da Asl e dirigenze scolastiche riguardo la lotta al Covid, come facciamo dall’inizio d’altronde. 

I medici e tutto il personale sanitario stanno facendo un lavoro straordinario dall’inizio della pandemia: non possiamo acclamarli sui social, chiamarli eroi e poi pretendere di insegnare loro il mestiere. 

Gli eventi e le polemiche

Riguardo gli eventi: se non si fanno va in crisi l’economia già duramente colpita dalla pandemia, se si fanno va in crisi la pandemia, se si fanno a sud va in crisi il nord e viceversa, se si fanno chiudendo le strade va in crisi il traffico e se le strade non vengono chiuse va in crisi l’ambiente, se riescono bene arricchiscono sempre i soliti e se vanno male qualcuno di sicuro ne aveva pronosticata la crisi, se li organizza Caio va in crisi Tizio e viceversa, se piove.. va in crisi l’asciutto ed occorre uscire con l’ombrello oltre che con la mascherina. Certo è che se si fa il mercato settimanale ed a teatro si possono occupare tutti i posti è difficile sostenere la tesi che non si debba organizzare nulla all’aperto e con l’obbligo della mascherina pena la responsabilità dell’aumento dei contagi; non farlo poi cosa significherebbe? Si evocherebbe la orami mitologica “fuga dei colleferrini verso l’Outlet” come base della crisi economica, crisi a cui si può rispondere solo organizzando eventi… insomma un cane che si morde la coda. 

Io dico che solo chi non fa non sbaglia mai!

Penultima cosa: mancano i controlli! Benissimo; chiederemo a tutte le forze dell’ordine maggiore attenzione ma la domanda che sorge spontanea è se ancora oggi, dopo tutto quello che abbiamo passato, abbiamo bisogno del vigile o del militare per ricordarci di indossare la mascherina?

Ultima cosa: la comunicazione. Il comune non sarebbe tenuto a comunicare ma cosa accadrebbe se il comune non comunicasse? Si evocherebbe il complotto, lo si taccerebbe di mancata trasparenza e di copertura di chissà quale nefandezza e di chissà quale quantità di contagiati. Cosa comunica il comune? Quello che gli comunica la Asl. Può comunicare di più? No, perché non ha altre informazioni. Perché la Asl non da maggiori informazioni? Sia perché non è tenuta, sia perché le norme non lo consentono, sia perché avrà qualcosa di più importante da fare.  Noi cosa abbiamo da fare? Il nostro dovere. Facciamolo tutti e continueremo ad essere una grande comunità”.

Le parole del consigliere Fabio Patrizi

Dall’opposizione arrivano le parole del giovane consigliere Fabio Patrizi che parla di notizia rassicurante e di speranza per la festa patronale.

“Abbiamo appena appreso da un comunicato Social del Sindaco Sanna, la rassicurante notizia dello stato “non grave” delle attuali positività in città, nessuno risulterebbe ricoverato e tantomeno in terapia intensiva.

Finalmente – scrive Patrizi sui social - una comunicazione chiara e diretta, intenta anche a placare le perplessità ed i malumori per le manifestazioni culinarie degli ultimi giorni, manifestazione che per precauzione, forse, avremmo potuto evitare “oggi”.

Spero e mi auguro che i contagi possano pian piano decrescere, in previsione di una festa patronale, Santa Barbara, che meriteremmo di festeggiare con entusiasmo e devozione.

Alla luce del mio ruolo istituzionale in Consiglio Comunale, seppur in opposizione, invito la cittadinanza tutta a non abbassare la guardia ed a indossare la mascherina in situazioni di assembramento, anche all’aperto.

Non faremo mai opposizione insensata su un tema così delicato come il Covid 19, collaboreremo con la maggioranza per il bene e la salute dei cittadini, ma saremo sempre  vigili ed attenti. Facciamo attenzione”.

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