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Colleferro, nasce il gruppo politico Conservatori Riformisti con Remo Paniccia. Contrari alla chiusura di cardiologia ed ortopedia

"Si sta andando verso la chiusura di alcuni reparti Cardiologia e Ortopedia". Questa la denuncia fatta dai Conservatori Riformisti con a capo l'ex presidente del Consiglio Remo Paniccia (Conservatori Riformisti

"Si sta andando verso la chiusura di alcuni reparti Cardiologia e Ortopedia". Questa la denuncia fatta dai Conservatori Riformisti con a capo l'ex presidente del Consiglio Remo Paniccia (Conservatori Riformisti

aderenti alla linea de Camerun e del nuovo presidente Polacco) che puntano anche al rilancio del sistema logistico dello SLOI-SLIM voluta, anche, dall’ex assessore all’urbanistica Luciano Ciocchetti.

Si è costituito, lunedì, a Colleferro il gruppo dei “Conservatori Riformisti” che in Italia fanno capo a Raffaele Fitto, il giovane parlamentare ex di Forza Italia che alle europee ha ottenuto oltre 300 mila voti di preferenza personale e che ha una visione politica del futuro e del Centro Destra molto più ampia di Berlusconi che, secondo Ciocchetti, ha oramai chiuso il proprio ciclo.

La riunione per la costituzione di questo nuovo gruppo si è svolta presso il ristorante il Muraccio di Sant’Antonio ed ha visto la presenza oltre che di Luciano Ciocchetti (ex Assessore Regionale), di Massimiliano Maselli già Consigliere Regionale, di Pietro Sbardella Consigliere Regionale, di Saturno Iannucci che ha portato i saluti della Città, di Alessandro Colaiacomo e dei rappresentanti dei comuni di Carpineto Romano, Valmontone, Lariano e Segni.

Una serata dove si è tornati a fare politica a parlare di cose concrete e di argomentazioni che interessano alla gente comune. Ad aprirla Paniccia che ha lanciato l’idea: “dobbiamo essere uno dei soggetti costituenti dello schieramento alternativo alla sinistra: pronti a lavorare per le primarie aperte (anche di programma) per le prossime elezioni politiche. Lavoriamo per l’affermazione concreta di obiettivi di modernizzazione, e per metodi che promuovono dal basso scelte di personale politico e programmi, insomma, serve davvero una Nuova Repubblica, una terza Repubblica: non i tempi supplementari della seconda. La bussola per noi ricostruttori è: Più Italia, Più Lavoro, Più Impresa, più Credito; meno tasse, meno spesa, meno debito, meno vincoli Ue.

L’ex parlamentare Luciano Ciocchetti ha lanciato la proposta choc di riduzione delle tasse alla metà, per far ripartire l’Italia, in modo che tutti le paghino e per Colleferro la proposta del sistema logistico a Sud di Roma proponendo di fare una conferenza di servizio, rafforzata dall’intervento dell’ex assessore Colabucci che l’ha inventata. Ma Ciocchetti ha anche spiegato i motivi della sua adesione al progetto Conservatori Riformisti che deve partire dalla gente come si sta facendo questa sera, perché in Europa il solo Camerun sta facendo una battaglia contro la Merkel e Holland per far cambiare il trattato di Maastricht perché ci vogliono nuovi modelli di sviluppo: Oggi serve creare benessere con valori concreti quali la famiglia che è inamovibile e le primarie perche in Italia c’è bisogno di ricostruire il Centro Destra per ridare all’Italia il blocco dei Riformisti veri e quindi dare ai figli nuove prospettive. Raffaele Fitto ha un rapporto con la gente perché fa politica e questa deve essere la nostra bussola poiché si deve dire la verità alla gente. Salvini non è e non può essere la risposta del Centro Destra, infine l'ultimo affondo a Zingaretti, che sta portando la sanità del Lazio ai minimi termini e infine la proposta di rilancio di Colleferro con il sistema internodale a Sud di Roma.

Poi è stata la volta di Massimiliano Maselli che ha parlato di quanto si sta facendo: "oggi si punta sulle persone perché il vecchio Centro Destra ha esaurito la sua fase ed ha invitato i Colleferrini a ripensare la città, come suggerito da Ciocchetti, perché con Zingaretti non ci sono proposte nuove e si deve ricostruire il partito con poche regole chiare, ma soprattutto le primarie con regole precise per ridare vita alla politica". Pietro Sbardella ha poi chiosato che “Colleferro è lo specchio dell’ipocrisia” in quanto i fondi Europei sono al 70 percento dei Comuni e l’altro 30 percento a disposizione della Regione. Ecco perché i comuni devono essere i protagonisti e in questo momento si deve ripartire con un giovane che ha le idee chiare.

Nel dibattito che si è sviluppato è intervenuto anche l'ex assessore Ruggeri di Valmontone che ha lamentato la scarsezza dell’amministrazione Latini che non ha una visione politica della città, poiché questa è priva di un piano artigianale ed i numerosi artigiani presenti in zona hanno bisogno di più spazi per lavorare e per dare lavoro ai giovani.

Giancarlo Flavi (Foto e servizio)

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