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Valle Del Sacco

Colleferro, il rugby pronto a cambiare paese. "Presi in giro per 13 mesi dal Sindaco"

Durante la conferenza stampa di martedì i dirigenti della storica società hanno replicato alle parole del primo cittadino ed hanno spiegato perché il bando come è stato fatto non va bene

Il Rugby Colleferro che milita nel campionato nazionale di Serie B e che per molti anni ha giocato in serie A cambia città e sparisce, di fatto, il binomio conosciuto in tutto i mondo. “Abbiamo scritto ai paesi vicini affinché ci ospitassero, perché il bando comunale che abbiamo perso, per soli 10.000 euro per la gestione del Natali, nei dettagli ci penalizza ulteriormente”. Questo è quanto ha riferito il presidente della società Roberto Benedetti con tanto di grafici nella conferenza stampa tenutasi presso la sala Ludus della parrocchia di Santa Barbara.

Il bando 

Il bando per la gestione del campo Natali aggiudicato dall’Atletica Segni che si è fusa con quella di Colleferro per l’occasione, non consente più al Rugby di avere in gestione la Club House, con la qualche poter fare attività, non solo sportiva, ma anche grandi manifestazioni di beneficienza poichè non è nella pertinenza del rugby. “Chi gestirà non pagherà le tariffe ma le incasserà, vero: dovrà però pagare le utenze, che per legge non possono più essere pagate dal comune. Il comune ha previsto un contributo di 30.000 Euro” cosi il Sindaco Pierluigi Sanna. E’ qui che casca l’asino, come suol dirsi, perché il Rugby colleferro, infatti svolge un’intensa attività avendo otto squadre a partire dalla serie B e quindi sarà la società che andrà a “sfruttare” di più il campo e non ha le gestione diretta della Club House. Per le gare ufficiali, all’interno del regolamento del bando, la società è costretta a sborsare 400 euro a gara, mentre l’atletica, che le incassa, per ogni gara, che non si può paragonare all’attività del rugby, ne dovrà sborsare solamente 90.

Il regolamento attuativo 

E’ tutto qui l’arcano del bando che non ha tenuto conto della storia di questo Sport, che ha portato il nome della città di Colleferro in giro in per tutto il mondo - come ha riferito l’ex presidente Sandro Tucci:“perché quando si giocava in Serie A, il sindaco aveva i pantaloni corti, Colleferro con questo sport era salito alle cronache mondiali perché abbiamo ospitato anche il trofeo del sei nazioni. Insomma, una storia che il bando di fatto ha cancellato. Siamo stati presi in giro dal sindaco per 13 mesi, prima che partorisse il bando e facevamo parte dei primi 10 club Italiani. E’ vero che la Club House è stata realizzata dal Comune, ma anche con il forte contributo dei privati -ha aggiunto il presidente storico Sandro Tucci- ed abbiamo sempre contributo con il comune ai grandi avvenimenti  di solidarietà, garantendo quindi la manutenzione ordinaria. Io mi sento in debito  verso questa società e in 13 mesi di tempo che avevamo contatti con il sindaco non ci ha permesso di fare la programmazione , perché il contributo comunale non è stato dato e il comune non era in grado di garantire l’apertura dell’Impianto. Un paese che non rispetta il suo passato non ha futuro”.

I tre interrogativi 

Poi la palla è ripassata nuovamente al presidente Benedetti  ha cercato di dare risposte agli interrogativi dai quali sono partiti: Ci sono state regole uguali per tutti? Sono stati salvaguardati i diritti di Tutti? Sono stati  rispettati tutti i partecipanti?- Per noi no! Poi è entrato nel dettaglio delle spese dal quale è emerso il perchè il Rugby Colleferro sarà costretto a cambiare città, ovvero che con 8 squadre non ha potuto abbassare i prezzi cosa che invece ha potuto fare la società di atletica che andrà a gestirlo.

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