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Valle Del Sacco

Colleferro, da 12 anni si attende la riattivazione dei prelievi ematici nella giornata del sabato

L'appello del Movimento Cinque Stelle. Durante il resto della settimana il numero massimo di prelievi giornaliero è di 80

Sono oramai quasi 12 anni che gli abitanti di Colleferro e delle zone limitrofe attendono la riattivazione dei prelievi ematici nella giornata di sabato presso i locali della Asl Rm5. 

L’appello del Movimento 5 Stelle

“Visto il protrarsi dell’inerzia degli Enti preposti a discapito di una cittadinanza fin troppo paziente, come Attivisti 5 Stelle Valle del Sacco Roma Sud, riteniamo opportuno riportare al centro dell'attenzione di tutti i cittadini utenti del nostro territorio il problema della sospensione dei prelievi ematici al Distretto sanitario di Colleferro nel giorno di sabato”. Cosi gli attivisti del movimento cinque stelle della valle del sacco Roma sud che poi proseguono:

“Doveva essere uno “Stop provvisorio, per i soli mesi di luglio e agosto 2011”, disse l'allora sindaco di Colleferro Mario Cacciotti, e invece lo “stop” è evidentemente diventato definitivo, visto che siamo vergognosamente giunti a gennaio 2023 (si parla dunque di quasi 12 anni) senza che nessuno dei dirigenti ASL, nonché il menzionato primo cittadino precedente di Colleferro o quello attuale, Pierluigi Sanna, abbiano mai provveduto o avanzato richiesta per il ripristino del prelievo del sabato.

La situazione si è aggravata ulteriormente da aprile a novembre 2022 con l'accesso nei giorni stabiliti in base all’iniziale del cognome per gestire al meglio la fase pandemica ad evitare contagi da covid 19.

Il 5 dicembre 2022 si è tornati all'accesso libero ma sempre dal lunedì al venerdì e per un numero massimo quotidiano di 80 prelievi ordinari più eventuali 20 che rivestano carattere di urgenza. Si parla dunque di 100 accessi al giorno per 5 giorni a settimana per un totale di 500 prelievi settimanali, pari allo 0,58% su una popolazione di circa 80mila abitanti che risiedono nel territorio interessato dal Distretto.

Come prevedibile, i cittadini cercano – come in una sorta di rassegnazione – di fronteggiare questo ennesimo handicap della sanità pubblica rivolgendosi spesso agli ambulatori privati, subendo non di rado un aggravio dei costi poiché non tutti gli esami sono convenzionati con la Regione Lazio attraverso il pagamento di un ticket, risultando quindi, tali esami, a costo intero; ancora più penalizzati gli esenti dal ticket, i quali si ritrovano a dover pagare un servizio che per loro diritto, a causa del basso reddito, dovrebbe essere interamente a carico del Servizio Sanitario Regionale, talvolta rinunciandovi quando c’è da scegliere fra cibo in tavola e assistenza sanitaria. 

Senza minimamente immedesimarsi in chi soffre e in più lotta per arrivare a fine mese, si continua a giocare sul diritto alla salute pubblica come fosse un optional, e vale non solo per i cittadini di Colleferro ma anche per quelli dell’intero bacino di utenza. Un fatto inaudito, un grave sopruso in termini di equità sociale!

Chiediamo che il servizio prelievi del sabato venga ripristinato con urgenza, dopo questo spropositato numero di anni di manchevolezza degli Enti e di sopportazione della mite popolazione. Seppur attutiti da un velo di assuefazione, i disagi sono molti, soprattutto per chi, per motivi di lavoro o studio, non può avvalersi del servizio sanitario prestato dal lunedì al venerdì e quindi è costretto a scegliere se rinunciare all’assistenza oppure ad una giornata lavorativa o di studio.

Chiediamo altresì che si aumenti il numero consentito di accessi quotidiani al servizio almeno fino a 120 prelievi ordinari più 30 con carattere di urgenza (150 accessi al giorno per 6 giorni a settimana per un totale di 900 prelievi settimanali, assicurando, nei sei giorni, il servizio all’1,25% della popolazione).
Ciò chiedendo che si applichi la procedura della prenotazione anticipata, telefonicamente o da sportello, da tempo utilizzata nel Distretto sanitario di Palestrina (peraltro anch’esso appartenente all’ASL RM5) risultando più agevole tanto per gli assistiti quanto per gli operatori sanitari addetti.    

Ci appelliamo al Direttore generale dell’ASL RM5 affinché trovi una soluzione a questo grave disagio che i cittadini del territorio subiscono da uno spropositato numero di anni.

Si fa appello anche a tutti i Consiglieri di maggioranza ed opposizione dei Comuni del territorio (Artena, Colleferro, Carpineto Romano, Gavignano, Gorga, Labico, Montelanico, Segni, Valmontone) di portare in discussione in Consiglio comunale questo problema con l’intenzione di risolverlo presto”.
 

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