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Colleferro, spunta la determina per lo spostamento dei tralicci e si accende la polemica politica

I consiglieri comunali Girolami e Del Brusco sollevano il caso del terreno acquistato ad oltre 120mila euro e chiedono un consiglio ad hoc, l'assessore Calamita parla di: "speculazione politica"

Non passa giorno, settimana e mese che a Colleferro non si torni a parlare di rifiuti, discarica e dei lavoratori di Lazio Ambiente. Temi sui quali si è giocata l’ultima campagna elettorale  delle amministrative, che stanno influenzando anche  quella attuale per le politiche e le regionale (la recente visita di Parisi ha provocato non poche reazioni), e sui quali, molto probabilmente, si giocheranno anche quelle future.

Lo spostamento dei tralici

In queste ultime ore al centro del dibattito politico è tornata la discarica dopo la determina di un dirigente comunale che ha dato l’avvio all’esproprio di un terreno molto grande dove verranno posizionati i tralicci dell’Enel che verranno tolti dalla discarica di Colle Fagiolara. Atto che ha mandato su tutte le “furie” i consiglieri dell’IDV Del Brusco e Girolami con l’assessore Calamita che ha replicato parlando di speculazione politica

“Si continua a mungere l'immondizia”

“Nel silenzio generale, con una determinazione di un dirigente comunale, l'amministrazione Sanna espropria un terreno di circa 18000 mq  ove posizionare i tralicci grazie ai quali sino ad ora  é stato impedito di portare altri rifiuti all'interno della discarica  - rilevano in una nota i consiglieri Del Brusco e Girolami -  In questo modo l'enorme buco che si creerà potrà essere  riempito con altra immondizia per oltre un milione e duecentomila metri cubi  di materiali e la discarica, che è  praticamente chiusa da diversi mesi, riaprirà così  ai camion che provengono da oltre 30 Comuni del Lazio”.

Il prezzo esorbitante

“Siamo poi allibiti – proseguono i due consiglieri di opposizione - per l'esorbitante prezzo di ben 122.000,00 pagato per questo  terreno che si trova a confine con la discarica e che nessun comprerebbe mai. Siamo meravigliati per il fatto che, nella nostra città, non si riesce a trovare denaro per tante iniziative e opere pubbliche ed invece per questa operazione non ci sono state difficoltà.  In realtà, é ormai chiaro che chi amministra, vuole continuare a mungere l'immondizia per fare cassa, come fatto in passato. Questa é la solita politica di chi a voce promette che la discarica chiuderà il 31 dicembre del 2019 e con i fatti invece crea un enorme  buco che in appena 21 mesi non sarà riempito. La stessa politica che a parole parla di democrazia partecipata, di referendum cittadini e poi su questi temi cosi importanti per il futuro della nostra comunità, decide nelle segrete stanze con soli signorotti locali. È necessario che il Sindaco riferisca con urgenza  in Consiglio comunale su questi fatti. Noi non ci arrenderemo e lo invitiamo a chiarirci cosa ha in mente”.

La replica dell’ass. Calamita

“Nella vita vi ritroverete davanti una certa quantità di problemi, più o meno difficili da risolvere, in base alla strada che vi ritroverete a percorrere. I miei problemi - spiega sui social l'assessore all'ambiente Giulio Calamita - sono tutti ambientali al momento. Risolvere i problemi ambientali ci pone davanti alcuni dei più grandi dilemmi etici. Ambiente, salute e sviluppo eco-sostenibile del territorio viaggiano di pari passo e non c'è bisogno che vi spieghi cosa significa, lo sapete bene. Il passo è lo stesso della speculazione politica di chi, pur comprendendo la delicatezza dei problemi ambientali del nostro territorio, usa le poche soluzioni a disposizione trovate da chi è chiamato a cercarle per farsi paladino dell'ambiente. Diffidate sempre di chi semplifica la realtà. La realtà è complessa e le soluzioni a parole non esistono praticamente mai. A maggior ragione diffidate di chi critica e non propone nessuna alternativa valida.Abbiamo detto che la discarica chiuderà entro il 2019 e così sarà…tra qualche anno quando ribalteremo il tavolo dei problemi dei rifiuti voglio vedere chi ancora avrà il coraggio di sparlare sul nostro operato!”

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