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Colleferro, anche il Vescovo Apicella invita tutti alla manifestazione Rifiutiamoli

La questione dei termovalorizzatori presenti sul territorio di Colleferro e la ormai certa ricaduta del loro funzionamento sulla salute dei cittadini e territorio vede da tempo impegnata la nostra Chiesa diocesana in una profonda riflessione.

La questione dei termovalorizzatori presenti sul territorio di Colleferro e la ormai certa ricaduta del loro funzionamento sulla salute dei cittadini e territorio vede da tempo impegnata la nostra Chiesa diocesana in una profonda riflessione.

La nostra Commissione ha più volte evidenziato, anche con pubblici dibattiti, tutte le sue perplessità sulla gravissima emergenza ambientale che segna l’area industriale di Colleferro e dell’intera Valle del Sacco. I dati forniti da ricerche di alto significato scientifico, a partire dal Rapporto ERAS del Dipartimento Epidemiologico della Regione Lazio, fino alle continue e preoccupanti indagini del Sistema SENTIERI dell’Istituto Superiore di Sanità, fanno crescere in noi profonda inquietudine, a fronte di un disegno che fa parte di un modo di procedere non condivisibile.

La scelta di prevedere un semplice “ammodernamento” di impianti obsoleti rischia di nascondere, dietro aleatorie assicurazioni, obiettivi economici che trascurano la reale gravità del problema e la volontà della popolazione interessata, che si oppone a decisioni prese dall’alto in nome di interessi superiori, tutti da verificare e valutare.

Sempre più alta è in noi la preoccupazione per la salute dell’ambiente, e nel contempo cresce la tensione verso una cura del Creato più autentica. In tal senso, anche papa Francesco ci sollecita a una “ecologia integrale” che si sposi con uno stile di vita, individuale e collettivo, sobrio e con uno sviluppo sostenibile, non più connesso a pericolose e ormai inadeguate forme di gestione del problema dei rifiuti.

Oggi siamo alla vigilia di un importante appuntamento che ci chiama in causa tutti, in quanto cristiani e in quanto cittadini consapevoli e attenti alla difesa del bene comune: - in merito alla tutela del territorio; in merito alla salute delle nostre terre; in merito a uno sviluppo economico legato fortemente alle produzioni di “eccellenza” agro-alimentare radicate sul territorio; in merito al valore della Vita.

Gli interessi economici vanno assolutamente subordinati al valore inviolabile della vita, della salute pubblica, della custodia dei beni naturali e della salubrità del territorio.

Siamo quindi convinti che sia più che mai necessaria una compatta partecipazione alla manifestazione organizzata per sabato 9 aprile a Colleferro per dire NO al prolungamento dell’attività dei due centri di “termovalorizzazione”. Ci uniamo pertanto alla voce delle altre realtà sociali, ambientali locali, di movimenti, di associazioni, di uomini e donne di buona volontà che desiderano operare, in modo globale e sinergico, per individuare soluzioni condivise in nome di

un’ecologia integrale, perché “non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale” (papa Francesco).

Perché il bene comune sia veramente tale, perché il Creato sia fonte di stupore e gratitudine e non di soli calcoli economici a beneficio di qualcuno, perché la sfida ambientale che il nostro tempo vive sia presa sul serio dagli uomini della politica e delle istituzioni, partecipiamo all’appuntamento di sabato 9 aprile, con avvedutezza, equilibrio e lungimiranza, consapevoli di dover esercitare un diritto e dovere non solo democratico, ma anche di forte responsabilità ecclesiale.

Velletri, 6 aprile 2016.

Il Vescovo Il Direttore della Commissione

Vincenzo Apicella diacono Vito Cataldi

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